09 luglio 2019

Le craigate. Sublimi ma pur sempre craigate


Che il talento non si trasmetta per matrimonio è ormai un concetto abbastanza assodato. Dei modelli prototipati da Mike Craig abbiamo già parlato in un passato ormai lontano e su alcuni non è neanche più il caso di ritornare. Certi nostalgici continuano ad acquistare i suoi kit in metallo bianco, un po' perché di AMR se ne trovano pochi in giro (di quelli buoni, se poi vuoi i cloni sai a chi rivolgerti), un po' per voglia di novità. Questi kit in metallo bianco delle generazioni post-Ruf sono stati al centro di alcune speculazioni otto-dieci anni fa, ma adesso sono molto meno richiesti e anche le produzioni sono state drasticamente limitate. Se non altro, se qualche montatore taglincolla vuole fare qualche danno, per lo meno lo fa su kit storicamente poco rilevanti. Ed è buffo vedere come certi collezionisti, pur di fare rivivere i tempi in cui esistevano ancora modelli seri di questo tipo, siano disposti a chiudere un occhio, oppure due, su certe robe che su un kit AMR non troveremmo mai - almeno su quelli classici, perché l'ultima produzione, quella marchiata André-Marie Ruf è spesso abbastanza scadente su vari aspetti. In quel periodo Ruf recitava se stesso, un po' come fanno certi artisti alla fine della loro vicenda. Sui social, di tanto in tanto, continuano i peana verso i montaggi "definitivi", i capolavori giudicati opere d'arte di montatori più o meno improvvisati. "Sublime" è il giudizio dato per questa GTO 64, e chissà quanto sarà costata.

Qui si evidenziano tutti i difetti di modelli di questo genere: linea sempre schiacciata e troppo affusolata, grossi problemi di interpretazione dell'andamento dei finestrini laterali e del padiglione. Sulla GTO 64 di Craig il finestrino ha una cornice enorme che sulla macchina vera quasi neanche si nota. Le proporzioni fra finestrino stesso e altezza della portiera non sono rispettate, il che altera tutta la percezione della fiancata. Il passaruota anteriore è completamente rotondo, quando invece nella parte superiore si appiattiva, e così via. Gli acquirenti di questa roba sono magari gli stessi che la fanno lunga più della camicia di Meo se vedono una mezza decal storta o criticano certi modelli da 100 euro che nel loro complesso sono ben più equilibrati, pur senza avere raffinatezze quali le valvole di gonfiaggio dei cerchi o il tappo del serbatoio apribile. I criteri di giudizio possono anche essere vari, e questo non lo nego. Ma se andate a cercare bene nelle case di quei collezionisti, forse trovate la poltroncina con i colori Gulf.

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