12 luglio 2019

La BMW 3.0 CSL di Lauda/Muir di Spark e un libro di Jeremy Walton: fra passato e presente


"Unbeatable BMW" di Jeremy Walton è l'opera di riferimento sull'attività sportiva di BMW. La prima edizione, pubblicata da Osprey, uscì nel 1979 ed è rimasta per due decenni un riferimento per gli storici e i modellisti, fino alla pubblicazione, a fine anni novanta, della seconda edizione presso Bentley Publishers. Ma le seconde edizioni, spesso (e ingiustamente) passano inosservate e nel cuore degli appassionati, quando ci si pensa, "Unbeatable BMW" resta quel libro dalla sovraccoperta celeste, col formato 20x22, tipico dei libri della Osprey di quel periodo. Per alcune ragioni, ho venduto la seconda edizione conservando la prima. La trovai nel 1986 alla libreria Seeber di Via Tornabuoni a Firenze, ormai scomparsa. La libreria Seeber era una delle pochissime a Firenze, se non l'unica, ad avere una scelta di un certo livello di libri di automobilismo (un anno prima, ad esempio, ci avevo preso la prima edizione di Porsche - Excellence was expected di Karl Ludvigsen, un altro irrinunciabile classico). Ancora oggi, tante delle immagini di Unbeatable BMW sono rimaste ben impresse della memoria di tanti, inclusa quella di copertina. Del resto, all'epoca, le uscite dei libri erano più rare e l'unica alternativa era qualche rivista presa qua e là. Internet ce l'aveva solo l'esercito americano e serviva a fare tutt'altro che a diffondere foto di automobilismo. Per certi versi, Unbeatable BMW, Porsche Excellence was expected o i volumi di Pourret e Prunet sulla Ferrari sono rimasti iconici e insostituibili. Esistono aggiornamenti, riedizioni e titoli ben più documentati, ma quelli occupano sempre un posto speciale quando si vanno a cercare immagini per confrontare un modello o una particolare versione. Nella loro relativa semplicità avevano la dote della completezza. 

Quando Spark ha annunciato nella serie tedesca la BMW 3.0 CSL vincitrice della 4 Ore di Monza 1973 con Niki Lauda e Brian Muir, ho pensato automaticamente a Unbeatable BMW. Parlavo di foto iconiche. Ecco, nel libro di Walton c'è un'intera pagina con due immagini di questa macchina. Ferme nella memoria da anni, quasi cristallizzate, come se altre auto, altre foto non pubblicate in quel libro non esistessero. 

E' questa la funzione iconica delle immagini, un concetto ben presente anche agli esperti di comunicazione e ai critici d'arte (basti pensare al libro di Richard Brilliant, Narrare per immagini. Nella mente si forma una selezione che dà sempre la priorità a un determinato tipo di ricordo, collegato ad un'immagine, qualunque sia la sua forma (scultura, fotografia, pittura, disegno...). 

Ah, il modello? Il modello, catalogo SG359 e in serie limitata e numerata a 500 esemplari, è ben fatto; la CSL di Spark è sempre stata una riproduzione azzeccata, con tanti dettagli. Per fortuna il listellino che divide la seconda dalla terza luce laterale è realizzato in fotoincisione; all'interno troviamo rollbar completo, ruota di scorta e tante piccole finezze (ad eccezione delle solite brutte cinture in decals). 

All'esterno, le varie modanature cromate sono applicate con notevole precisione. Belle le poche decals presenti, tutto sommato accettabili i cerchi con un'ottima riproduzione della parte centrale, fotoincisa. Peccato per l'insufficiente inclinazione del numero di gara sul cofano anteriore, che dovrebbe essere ancora più orientato verso sinistra. In ogni caso un bell'esempio di modello legato ad un momento importante del passato, e anche un tributo a Niki Lauda, scomparso quest'anno.  

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