14 giugno 2019

Speciale Le Mans parte 7: Hypercar, il futuro di Le Mans


Un momento della conferenza stampa dell'ACO di stamani. 
A parte la fuffa tipica di questi eventi, finalmente siamo arrivati un po' al dunque. L'ACO ha appena concluso la conferenza stampa di presentazione dei campionati futuri e possiamo vederci più chiaro. La superseason dell'anno prossimo, la 2019-2020 sarà l'ultima con i vecchi regolamenti e servirà essenzalmente a non perdere continuità prima della stagione 2020-2021, quella che vedrà l'introduzione della nuova normativa tecnica. Ford e BMW se ne vanno dal GT Pro, ma ci si salverà con l'arrivo in delle due Ginetta-AER G60-LT-P1 in classe LMP1 e altre novità, fra cui l'arrivo del Cetilar Racing che schiererà la Dallara-Gibson P217 utilizzata nella serie europea. In un modo o nell'altro, nelle gare corte si resterà sul filo dei 33 partenti, il che è già un risultato più che discreto. Salvata la pagnotta per il 2019-2020, veniamo ai programmi a lunga scadenza: la regina del WEC (e quindi di Le Mans) sarà la HyperSport, che darà la possibilità di due piattaforme diverse: una coincidente con progetti del tutto ex-novo (in pratica prototipi con la forma di Hypercar), l'altra a partire da una vettura stradale, di cui dovranno essere costruiti almeno 20 esemplari.
Richard Mille, presidente della commissione FIA
Endurance, e Pierre Fillon, presidente dell'ACO. 


Queste le caratteristiche di base delle nuove vetture:
Peso: kg 1100
Potenza totale media del gruppo motopropulsivo: 750cv
Livello di performance stimato a Le Mans: 3'30”
Monofornitura di pneumatici
L'aerodinamica sarà piuttosto libera e i sistemi ibridi non saranno obbligatori. La potenza massima del sistema ibrido sarà di 270 cavalli. Il motore sarà a combustione. Per i prototipi dovrà essere specifico oppure derivato da un motore di una ipercar stradale; per le hypercar derivate dalla serie, esso potrà derivare dalla vettura di serie oppure da un altro modello della stessa marca.

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