25 giugno 2019

Riflessione estemporanea sul calcio femminile


Ho visto sette minuti di Italia-Cina, partita valida per il Mondiale di calcio femminile. La Fiorentina di Montella a fine stagione aveva più senso. Nemmeno uno straccio di tattica, tutte dietro alla palla come all'oratorio, poca tecnica. D'accordo, c'è entusiasmo. Ci stanno ammannendo questo calcio femminile come se fosse un valido antidoto ai veleni e alla corruzione ormai imperante in quello maschile. Ma non è detto che lo spettacolo sia accettabile. Seguire in queste settimane il calcio femminile fa figo. Ci si sente emancipati e ci si lava la coscienza; se proprio non si riesce a deviare il proprio interesse verso il rugby, sempre calcio è, ma "pulito". Che gran pulizia. Sapete, come quando i genitori decidono di mandare il pargolo al corso di rugby anziché di calcio. "Il calcio è roba da burini, lo mandiamo a rugby così impara la lealtà e la sportività". Tanto o lavorerà in un call center o sfrutterà i poveracci dall'ufficio di una banca. Utilizzerà un SUV da 1800 chili pensando di inquinare meno e di dare una mano al pianeta. Torniamo al calcio. Oggi se non ti appassioni al calcio femminile sei un troglodita e ovviamente i media ci sguazzano, un po' come tutti parlavano di Azzurra ai tempi delle regate o di pattinaggio sul ghiaccio durante le Olimpiadi di Torino. Non ho nulla contro il calcio femminile.

Che si divertano, che giochino, che si sfoghino come vogliono. E' sacrosanto. Ma non pretendano da me che mi appassioni a questa specie di brutta copia del calcio. Ci sono sport dove le donne sono addirittura più interessanti da guardare rispetto agli uomini; non mi piace la pallavolo ma giocata dalle donne la trovo più appassionante e tecnicamente più gradevole. Anche lo stesso tennis, più lento, offre delle fasi di gioco talvolta più gradevoli rispetto alle partite a duecento all'ora fatte dai maschi, dove ormai non vedi neanche dove sta la pallina. Citerei forse anche la scherma, in cui le donne hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta. Ma il calcio no, dai. Ridateci la Fiorentina di Montella.

3 commenti:

  1. Concordo. Mi è capitato di vedere in TV qualche partita di calcio femminile (mondiali).
    Negli ultimi 3 anni ho poi visto dal vivo due partite di Champions League femminile. Quindi tutte partite di alto livello. Tutte a rincorrere la palla.
    Io sono dell'idea che nel calcio femminile si dovrebbe usare campo e porte con dimensioni minori.
    Non credo che sia maschilismo. Nello sci, ad esempio, le donne usano attrezzi più corti: in questo modo lo sci femminile è spettacolare e tecnico quanto quello maschile.
    Anche nella pallavolo femminile la rete è più bassa: ne deriva che la pallavolo femminile è spettacolare come quella maschile. Se giocassero con la rete a 2,43 come gli uomini assisteremmo ad una serie di palleggi stile oratorio.

    RispondiElimina
  2. Ho seguito diverse partite, poi ho smesso, deluso dalle giocatrici che, dopo aver segnato, non si toglievano la maglietta.
    Fofò

    RispondiElimina