13 giugno 2019

Speciale Le Mans parte 1: un'edizione poco memorabile? Consoliamoci con i colori

Il paddock di Le Mans stamani verso le 9 (foto David Tarallo). 
Le premesse per un'edizione fiacca della 24 Ore di Le Mans ci sono tutte: regolamenti giunti alla fine del loro ciclo (e con ancora una maxi stagione da disputare) e l'assenza di veri concorrenti della Toyota sono le due cause principali di una settimana che a meno di stravolgimenti eccezionali si preannuncia poco eccitante. In ogni caso siamo qui, facciamo il nostro lavoro e cerchiamo di darvi un'idea dell'evento, soprattutto in chiave alternativa, com'è sempre avvenuto. Inutile focalizzarsi sui fatti sportivi, di cui altri siti ben più frequentati sono ricchi di notizie praticamente in tempo reale.
Non che non manchino i motivi d'interesse in altre categorie: la LMP2 è competitiva come non mai, mentre la LM-GTE, così com'è concepita oggi, vive forse il suo ultimo momento di massimo splendore prima dell'uscita di BMW e Ford. Per attirare l'attenzione, quindi, niente di meglio di tirar fuori delle colorazioni ad hoc delle vetture, così sia Spark sia i collezionisti di automodelli potranno essere contenti. Un po' come l'Inter quando fa le maglie a strisce orizzontali, il Napoli quelle mimetizzate o la Juve quando confonde i giocatori per i fantini della contrada della Lupa del Palio di Siena. E' un modo facile e tutto sommato neanche più tanto originale per far parlare di sé.
Il collage scelto da Porsche per la 24 Ore di Le Mans 2019:
a sinistra, la livrea celebrativa della vittoria nel WEC, con la
banda oro che sostituisce quella normale rossa; a destra la
colorazione che commemora il Brumos Racing (foto David Tarallo)
L'anno scorso, due delle quattro Porsche 911 RSR diventarono rapidissimamente virali sul web con le colorazioni storiche, ispirate alla 917 Pink Pig e alle 956/962C della Rothmans. Ora la Porsche è andata sul sicuro, riproponendo i colori pseudo-Brumos già visti in IMSA quest'anno. Un omaggio a Hurley Haywood, grand marshall di questa edizione di Le Mans, ma qualcuno si è chiesto se nell'anniversario del mezzo secolo della 917 (1969-2019) non sarebbe stato giusto commemorare quella vettura con almeno una livrea storica.
Una delle due Porsche 911 RSR "Brumos" schierate a Le
Mans 2019 durante le libere di ieri pomeriggio, all'uscita di Arnage
(foto David Tarallo). 
Al museo di Stoccarda è aperta una mostra a tema che durerà fino a settembre, per cui non è che la Porsche si sia dimenticata della ricorrenza, tutt'altro. Solo che Le Mans poteva essere l'occasione per fare qualcosa di più originale. Peccato. Parleremo ancora di art-car e pseudo-tali, perché con lo strapotere della Toyota, l'edizione 2019 della 24 Ore rischia di passare alla storia più per questi exploit cromatici più o meno riusciti che per la reale consistenza della competizione.

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