23 giugno 2019

Quando la Porsche fa la Porsche: la 718 Cayman GT4 stradale


In un'epoca in cui i costruttori di vetture sportive si stanno attorcigliando intorno ad assurdità come la Ferrari SF90 che pesa quanto un Ducato e per muovere la quale servono 1000 cavalli (di cui una parte generati da due motori elettrici che si scaricano dopo cinque minuti in pista), la Porsche sembra avere avuto uno scatto d'orgoglio verso quello che è il vero DNA di una macchina prestazionale: peso contenuto, motore relativamente piccolo e generale semplicità costruttiva. Premesso che per molti quello che ha fregato la Porsche per vari decenni è stato il fantasma della 911, la casa tedesca sta giocoforza o meno riprendendo certi concetti che erano stati così efficacemente espressi dalla Carrera GT, che altro non era che la riproposizione in chiave moderna del layout della 904 Carrera GTS del 1964.


Tutto nasce da un equivoco: la 911, che era un'auto concettualmente sbagliata, conobbe un enorme successo negli Stati Uniti, quando la Porsche aveva tutte le possibilità di rivoluzionare il mondo dell'auto sportiva con un prodotto - la 904 - anni luce avanti la concorrenza. Scelse invece di non abbandonare la strada iniziata con la 356 e andò avanti fino ai nostri giorni con la 911, che è diventata un mito ma è stata contemporaneamente (e paradossalmente) la disgrazia del suo costruttore. Ci provarono negli anni settanta-ottanta, a farla fuori, ma i modelli proposti non avevano il sufficiente appeal, e soprattutto avevano il motore anteriore.


Il futuro era la 904 ma a Stoccarda non ebbero il coraggio di sfruttare fino in fondo quella che poteva benissimo essere commercializzata come vettura stradale (la 904 non era un prototipo da corsa, ma una vettura utilizzabile "normalmente"; un po' estrema forse ma fruibile). Oggi, dicevamo, in mezzo a questa ridda di supercar pesantissime, potentissime e in ultima analisi impossibili da guidare normalmente, la Porsche riesce a sorprendere, e non lo fa con una 911, ma con la versione stradale della 718 Cayman GT4, cui sarà affiancato il modello 718 Spyder.

Per rendersi conto della validità del progetto si possono leggere le semplici cifre: motore aspirato da 4 litri di derivazione 911, potenza 420 cavalli, peso 1420 chili (beh, non pochissimo, ma meno rispetto alle mostruose tendenze odierne), cambio manuale (evviva!). Anche per la versione stradale è previsto il pacchetto Clubsport, per utilizzare la vettura nei trackday. Le prestazioni sono assicurate non da una caterva di elettronica e di diavolerie pseudo-tecnologiche, ma dal semplice sfruttamento dell'esperienza che qualsiasi marchio ha potuto accumulare in questi decenni di competizioni: distribuzione dei pesi, leggerezza e aerodinamica.


A proposito di efficienza aerodinamica, la 718 Cayman GT4 stradale produce fino al 50% in più di carico, senza che ciò influisca negativamente sulla resistenza. Prezzo, circa 82.000 euro. La vettura uscirà nel 2020 e forse rappresenta un anticipo di quello che la concorrenza dovrà fare per tenere il passo delle generazioni future di auto sportive. Siamo ancora in un periodo in cui dominano i SUV pesantissimi con gomme da Formula 1, che per essere tenuti in strada hanno bisogno di elettroniche sofisticate e costose. Porsche ha scelto, almeno per la Cayman GT4, la strada che un marchio come Lotus ha percorso da tempo con le varie Elise, Exige e compagnia bella.



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