07 aprile 2013

Shifting landscapes: commento molto poco politicamente corretto


Ieri sera, aprendo qualche scatolone per cominciare a far fuori il resto degli AMR e roba simile della mia collezione, mi sono imbattuto in un gruppetto di kit. Non ricordavo nemmeno di averli. Istintivamente la mente ha ripercorso in uno spazio di pochi secondi tutte le alternative possibili, ignorando quasi che già nessuna di esse poteva essere presa in considerazione, vista la decisione che stava a monte dell'apertura degli scatoloni. Farli montare a JPM, il quale per scoraggiarti ti chiede ormai cifre superiori ai 2000 euro per montaggi singoli (della serie se accetti bene, se non accetti è anche meglio così non perdo tempo e continuo a montare i Piranha in serie)? Darli a Jean Liatti che se li tiene due anni senza risponderti neanche alle mail? Tenerli così come sono, per poi magari vederli crollare di valore come penso accadrà fra poche stagioni? Delle altre alternative (Alberca e altri) neanche a parlarne, per poi vederli postati belli caramellosi in qualche forum, col codazzo degli adulatori a sfornare a gara sospiri e gridolini. No, grazie. E dopo averli messi su ebay ecco la solita teoria dei collezionisti cui certi personaggi vendono sogni fasulli, a chiedere questo o quello. Se volete buttare nel cesso i vostri soldi comprateli pure; altrimenti, se siete furbi, lasciateli lì. Va contro il mio interesse, tutto questo, ma lo dico per il vostro bene. Tutta questa roba, oltre ad essere la prova che siete (siamo) dei compulsivi con evidenti mancanze interiori, dimostra che intorno a voi si è costituito un sistema perverso che fa dell'esclusività uno dei propri cardini fondamentali. Ormai non guardate neanche più il modello, volete il pezzo esclusivo. L'altro giorno ho venduto una Ferrari 375 MM di AMR dalle linee semplicemente ridicole. Solo un cretino potrebbe comprare una cosa del genere, e nella lista mi ci metto anch'io. E poi, a chi avesse avuto la compiacenza di seguirmi fino a qui, ricordo anche - per l'ennesima volta - che state leggendo un blog. Il vostro parere non mi interessa, tanto per essere chiari. Proseguiamo. Parlavo di un sistema perverso che per fortuna è prossimo al collasso. E' iniziato con due o tre montatori di punta, cui si è aggiunto un gruppuscolo di onesti lavoratori che ha fatto il seguente ragionamento: "se esiste una serie di polli disposta a pagare 400 o 500 euro un montaggio, perché non posso farlo io"? Complice tutta una rete di siti, la cosa si è espansa, anche a dismisura. Se non che, ricordo che questo è un sistema fragile come un castello di carte: se vengono a mancare due o tre grossi acquirenti, il giochino non funziona più. Ed è esattamente ciò che si è verificato. Molti resteranno col cerino in mano, molti altri - meno interessati all'aspetto economico - non avranno più la platea degli adulatori / ammiratori disposti a incensare l'ennesimo pezzo di bravura del guru di turno. Io, per quanto mi riguarda, mi chiamo fuori, e il senso che ho da questa operazione, è un senso di libertà, ve l'ho già detto. Il non dover più chiedere con insistenza se i vetri non sono ingialliti, se le decals sono complete, se qualche sbadato proprietario non ha rigato il parabrezza toccando con le dita il tergicristallo fotoinciso. E poi magari ti arriva il modello, non è come vorresti, magari manca un pezzetto, che deve comunque essere rimpiazzato con un analogo pezzo originale; quindi ti metti alla ricerca del kit, lo paghi una fortuna, poi lo rivendi incompleto (ovviamente perdendoci) e nello stesso tempo devi mandare il modello montato col pezzo di ricambio a qualcuno in grado di metterci le mani senza che l'intervento sia visibile. Poi quello deve rispedirtelo indietro oppure lo devi recuperare chissà quando in qualche angolo sperduto dell'Europa. Ovviamente, tutto questo ti ha già tolto il gusto di aver acquistato quel modello e quindi ne cerchi un altro che ti possa regalare la soddisfazione che ti è stata negata con l'acquisto precedente. E così via. Qualcuno potrà obiettare che le dinamiche sono sempre le stesse, indipendentemente dal tipo di modello acquistato. Vero solo in parte, anzi: vero solo in minima parte. Infatti, con i kit montati non dico dal primo che passa, ma da un onesto montatore, gli interventi sono più facili. Un Provence Moulage montato non vedrà diminuito il proprio valore se gli si sostituisce un tergicristallo con uno simile (anzi, magari ne guadagnerà se il rimpiazzo è più realistico del pezzo originale). Il discorso vale ancora meno per un vecchio Dinky, che essendo composto da quattro o cinque pezzi, o va bene o non va bene, non ci sono mezze misure: e al massimo ci puoi fare un paio di ritocchi utilizzando le vernici identiche vendute in Francia. Qualcuno potrà anche obiettare che le situazioni parossistiche da me descritte non sono che delle estremizzazioni e che i collezionisti più avveduti e giudiziosi sanno tenersi al riparo da certe degenerazioni comportamentali. Ci credo poco. L'escalation è inevitabile: si tratta solo di capire quanto sia veloce. Nel migliore dei casi, si manifesta con una certa lentezza. Basta con i montaggi da 400/500 euro (con un rapporto qualità prezzo ridicolo), basta con i modelli che ricordano delle caricature, basta con un mondo ristretto di gente furba e di clienti vogliosi di essere presi per il culo (scusate ancora, ma posso dirvelo, essendoci passato anch'io). E pensare che c'è chi, come Ffortissimo43, crede che le cose possano ancora continuare così a lungo. E ovviamente uno come Alberca ha pensato bene di fare il verso a Magnette con delle serie limitate di montati con tanto di punzonatura sullo chassis, senza aver capito che chi copia è sempre un passo indietro (vedi sopra l'esempio degli imitatori). Se non altro c'è il forum Duegi che gli assicura ancora delle marchette gratuite. Buona domenica.