03 aprile 2013

Opel Kadett Type-E GSi 16v DTM 1989 di Minichamps


E' probabilmente un modello che in Italia passerà più o meno inosservato, ma la Kadett GSi è comunque un "gap-filler" in ogni collezione di vetture da turismo che si rispetti. Torniamo indietro al 1989, quando il DTM si correva ancora con vetture "umane" e non con i mostri di metà anni novanta. Già ai suoi primordi, il rinnovato marchio di Lang, convertitosi al diecast, aveva attinto a piene mani agli schieramenti del DTM, e non a torto: il pubblico c'era, e i riflettori dei media contribuivano in misura notevole alla fama della serie tedesca, che aveva sostituito validamente il DRM nei cuori degli appassionati. Oggi le cose sono cambiate, sia sportivamente che modellisticamente: il DTM ha cambiato ancora una volta pelle (secondo me in peggio, ma lasciamo perdere) e anche i modelli non sono più quelli dei primi anni novanta. Se ne sta ben rendendo conto Minichamps che sembra voler abbandonare progressivamente lo zamac a vantaggio di altri materiali, come la resina e più recentemente l'ABS. E' una scelta che mi sento di condividere in pieno, e se prima la resina investiva prodotti più o meno imparentati con l'offerta di altre case e riguardanti l'ambito delle gare Gran Turismo, ora l'attenzione si volge verso categorie che prima erano appannaggio esclusivo della lega di metallo.

E' il caso della Opel Kadett GSi, di cui Minichamps aveva già riprodotto in zamac le versioni stradali, che viene proposta in una serie di livree del DTM 1989, in edizione limitata a 650 nella serie "Evolution". L'idea è ottima e ne sono venuti fuori modelli di grande finezza e realismo, con particolari "giusti" e un grado di finitura davvero notevole. Queste poche immagini potranno rendere l'idea. Raffigurate in questo thread sono le vetture di Markus Oestreich e Peter Oberndorfer, ma è disponibile anche la numero 40 di Volkert Strycek.
Molto realistico il colpo d'occhio, con i colori tipici di Opel Motorsport.

Dettagliati gli interni, con un rollbar completo, sedile specifico con (purtroppo) cinture in decals, anche se non della peggior specie. Tutto sommato sono accettabili anche se si poteva fare di meglio. 

Sul pianale dipinto nello stesso colore della scocca, si nota l'estintore di colore rosso. Molto curato il cruscotto, il volante e il cambio. Siamo ancora in presenza di una turismo "umana", lontana dalle sofisticazioni del DTM degli anni novanta ma anche del Superturismo ultima maniera. 

Molto realistico l'assetto, col modello che "poggia" correttamente a terra senza dare l'idea che danno molti diecast "saltellanti", un po' giocattolosi. Qui siamo già in presenza di qualcosa di più serio. I ganci cofano posteriori sono in fotoincisione, così come quelli anteriori. In fotoincisione sono anche le finte griglie laterali, posizionate dietro i finestrini. 

Altro particolare della coda. Tutti i vetri sono in acetato, applicati dall'esterno, con guarnizione nera prestampata. L'effetto è indubbiamente realistico. 

Il tergicristallo, come su tutti i modelli della linea in resina Evolution, è fotoinciso. 

Davvero molto belli i cerchi Ronal, accoppiati a delle gomme della misura giusta e dalla spalla decisamente corsaiola.  La definizione generale delle linee e delle incisioni su questo modello in resina è davvero notevole. 

Una vista dalla quale si può ammirare parte degli interni. 

L'assetto è una delle caratteristiche più azzeccate della Kadett GSi DTM di Minichamps. 

Piuttosto buona la riproduzione dell'antenna; la base è realistica. Notare anche in questa foto la precisione dei tagli degli sportelli, ancora più sorprendente dal vivo e valorizzata ancora di più da una verniciatura leggera, lucida il giusto e praticamente impeccabile. 

Due delle versioni riprodotte: la numero 9 di Oestreich e la numero 10 di  Oberndorfer.  Segni distintivi gialli per la prima, verdi per la seconda. A chi piace il rosso segnaliamo anche la numero 40 di Strycek. 



9 commenti:

  1. Tralasciando il discorso sulla qualita' del modello,secondo me riproduzione di una macchina insignificante che col DTM non c'entrava nulla.Minichamps
    avrebbe fatto meglio a concentrarsi su qualcosa d'altro.
    By Marcoparra

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  2. @Marcoparra: Dipende sempre daipunti di vista, caro! Son mica tutti "Ferraristi" o "FormulaUnisti" nel mondo eh!

    Io le stavo aspettando eccome! Sono modelli ottimi di Opel Ufficiali, non di un privato delle retrovie (che io apprezzerei comunque)

    Non vedo l'ora di affiancarle le sorelle e qualche Sierra XR4i di NEO!

    Andrea


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  3. Il DTM di quegli anni, Marco, si componeva anche di quel tipo di auto e volesse il cielo che Minichamps dedicasse attenzione agli esemplari che correvano nel nostro Superturismo ma sarebbe davvero chiedere troppo.
    E' una vettura che ha la sua dignità e il suo significato. Il marchio Opel ha molti seguaci in Germania e nell'Europa centrale, e questa macchina può avere la stessa valenza storica, in una collezione dedicata alle vetture turismo, di una Clio Williams o di una Peugeot 205 GTI.

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    1. Magari le superlative WV JETTA di RADAELLI guidate all'epoca da GABBIANI e CAPELLO nel SUPERTURISMO ITALIANO?!?!
      By Marcoparra

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    2. Perché no? Io le prenderei di volata. Sarebbero modelli in grado di far rivivere tanti bei ricordi.

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    3. :-))))

      By Marcoparra

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    4. Senza dimenticare la possibilità di proporne qualche versione da rally, anche se Minichamps da anni non mostra più interesse per la categoria.
      Però qualche rivenditore potrebbe, per esempio, proporre a tiratura ragionevolmente limitata la vettura di Haider-Hinterleitner vincitrice in Nuova Zelanda nel 1988. Fu l'unico successo iridato della berlinetta tedesca e, a oggi, resta ultima vittoria mondiale della Opel; il modello, a quanto mi risulta, è ancora inedito.

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  4. Per fortuna che qualcuno riproduce anche le macchine meno famose.
    Magari questa non interesserà, ma fa comunque piacere sapere che non c'è sempre la solita minestra e chissà che il prossimo "sconosciuto" non sia proprio quello che si stava aspettando.
    Quanto costa, vagamente, questo modellino?

    E... un bentornato anche alla galleria scorrevole! :)

    Luca

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  5. Al pubblico siamo sui 59,95 euro.

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