07 ottobre 2020

Lola - Ford Mk.6 GT Le Mans 1963 di Spark (S4948). Un tentativo di riconciliazione?

Il titolo è provocatorio. In realtà Spark sta facendo parecchio per deludere i suoi estimatori, e nel blog, oltre che nella rivista Modelli Auto, ho dimostrato come certi soggetti lungamente attesi hanno fallito il loro obiettivo, lasciando parecchi con l'amaro in bocca. 

Lasciamo quindi stare per un momento le varie Lancia Delta Integrale, Giulietta SZ e Porsche 908/03 per dedicarci ad un modello apparentemente semplice, nello spirito della miglior tradizione dei kit in resina stile Starter o Provence Moulage. Sono questi gli Spark che ci piacciono: non complicati, magari senza troppi fronzoli, ma forti di un rapporto qualità-prezzo imbattibile, specie considerando che la stessa qualità trent'anni fa l'avremmo pagata almeno quattro volte tanto. Non penso assolutamente che Spark si sia persa. 

Credo solo che stia deviando leggermente dalla "mission" originaria, e questo alla lunga potrà costare caro. Probabilmente la struttura è troppo grande per frenare ed è questo il vero problema. 

Venendo al modello di questo thread, esso sembra esente dai difetti che ci hanno fatto un po' disamorare di Spark in questi ultimi tempi. Certo, le decals raggruppate in un unico film non sono una novità e gli errori, da che mondo è mondo, li facciamo tutti. Però quando c'è la sensazione di una svista compiuta per fretta, per sciatteria e per scarsa passione... ecco quando questa viene a mancare crolla tutto. 

La Lola Ford Mk.6 è un'auto importante. La storia probabilmente la conoscete bene ma la riassumo nel minor spazio possibile. Concepita in modo originale da Eric Broadley con un telaio centrale monoscocca, la vettura fu dotata di un motore Ford V8 modificato da Shelby, prima da 4,2 litri, poi da 4,7. 

Dopo un debutto a Silverstone nel 1963, la Lola Mk.6 partecipò alla 1000km del Nuerburgring, dove si ritirò per un problema al motore. Fu iscritta poi alla 24 Ore di Le Mans, dove Attwood e Hobbs ne dimostrarono le grandi doti, fallendo però l'obiettivo del traguardo: la domenica mattina Hobbs finì in folle all'entrata del Tertre Rouge e non riuscì ad evitare una disastrosa uscita di pista. Finì lì. Un secondo esemplare avrebbe dovuto prendere parte alla 24 Ore e un terzo partecipò al Bank Holiday meeting a Brands Hatch. Una quarta vettura fu venduta al Mecom Racing che in seguito vi montò un motore Chevy da 6 litri. 

La Lola GT è un'auto importante perché è considerata l'antenata - almeno concettuale - della Ford GT40. In effetti Eric Broadley fu chiamato a collaborare con Ford Advanced Vehicles per lavorare al progetto della futura Ford. Insoddisfatto e deluso dall'ambiente che trovò in Ford, Broadley tornò a Slough preferendo seguire i propri progetti piuttosto che sottostare al grigiore della burocrazia aziendale. 

Il modello Spark colpisce per la pulizia di montaggio e per la qualità di verniciatura. L'uscita di una buona documentazione in materia ha permesso di dettagliare bene anche gli interni, con i sedili color crema, il volante con la parte centrale di forma triangolare, la strumentazione e così via. 

In passato Tim Dyke di MPH aveva incluso la Lola fra le sue eccezionali elaborazioni. Da dimenticare, invece il modello Mini Racing, giusto per citare qualche produttore che ha dedicato le proprie attenzioni alla Mk6. Notevoli sullo Spark i cerchi e tanti altri piccoli particolari: i rivetti del lunotto posteriore, i fari posteriori (che erano quelli della Ford Cortina!), la poca meccanica in vista trattata con dry brushing, i vetri laterali applicati dall'esterno, la cornice del parabrezza... 


Tutto è equilibrato e ben fatto. A questo prezzo, sarebbe irragionevole chiedere di meglio. Consiglio vivamente l'acquisto della Lola Mk.6 di Spark, che può essere considerata un prodotto classico della produzione del marchio di Ripert. 

Come dite? Che il modello non è una novità ma è una semplice riedizione? 

Ah, è vero!

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