04 ottobre 2020

Alcune celebrità di domani al Mugello: Arthur Leclerc e Lorenzo Patrese

Lorenzo Patrese al Mugello con la
Tatuus-Abarth T.014 Formula 4
di AKM Motorsport
(foto David Tarallo) 
Devo dire che, tifoso di Riccardo Patrese dai tempi della Arrows (iniziai a seguirlo nel 1981), vedere suo figlio Lorenzo debuttare nell'automobilismo dopo i kart nel campionato di F.4 al Mugello mi ha fatto un certo effetto. Il ragazzo ha quindici anni, un'età che oggi è considerata "giusta" per passare dai kart alle auto. Suo padre iniziò a vent'anni. Se sia giusto o no, è un'altra storia. I tempi sono questi e ci si deve adeguare. Stesso casco di Riccardo, Lorenzo ha tastato l'acqua (è proprio il caso di dirlo, visto il tempo che ha fatto dalle parti Scarperia in questo weekend), senza voler fare sfaceli, cercando di accumulare quanta più esperienza possibile. E' presto per dire se la stoffa ci sia. 

Pare di vedere il Riccardo degli 
esordi in Formula Italia
(foto David Tarallo)
Certo, come al solito, con un cognome celebre, iniziare è facile. A volte, però, i cognomi famosi possono iniziare a pesare, e non ho mai capito se chiamarsi Villeneuve o Schumacher sia alla lunga una fortuna o un problema. Altra storia quella di Arthur Leclerc. E' il fratello di Charles, che è ormai un pilota top ma la cui influenza non credo sia stata decisiva nello sviluppo della carriera del fratello minore; Arthur ha dominato la scena della Formula Regional European, al volante della Tatuus-Alfa Romeo F3 T318. Al Mugello ha fatto vedere ancora una volta cose ottime, sfoderando una notevole padronanza del mezzo, freddezza nel contenere gli attacchi degli avversari e una capacità di interpretare l'andamento della gara che fa davvero ben sperare. Certo, alla spalle ha una struttura come Prema Powerteam che può fare una gran differenza. 

Arthur Leclerc dopo la vittoria in gara-3
al Mugello oggi pomeriggio
(foto David Tarallo)

Arthur Leclerc è in testa al 
F.Regional European Championship
con la Tatuus-Alfa della Prema. 
(foto David Tarallo)
Poi, se per uno sponsor sia preferibile appoggiare un Leclerc o un Patrese piuttosto che un Bianchi o un Rossi qualsiasi, è fuori di dubbio, ma se ci si riflette, non vi è nulla di nuovo sotto il sole. Intanto, Patrese jr si è già guadagnato articoli su giornali come il Corriere della Sera e ovviamente sui media locali mugellani. Al confronto, Arthur Leclerc, nato nel 2000, è un pilota affermato, se non altro più maturo e fa già parte della Ferrari Academy. 


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