20 dicembre 2016

Focus su: Ferrari 250 P Le Mans 1963 di Tecnomodel in 1:18



Lungamente attesa, è appena uscita un'altra Ferrari di Tecnomodel nella serie dedicata alle sport-prototipo del cavallino. La 250 P è un inedito in scala 1:18, come lo sono state diverse altre Ferrari prodotte di recente dalla casa lombarda, e gli appassionati stanno già aspettando le varie 330 P3, P4, 512 S ed M, che non dovrebbero tardare. Sono modelli resincast venduti a un prezzo accettabile, sulle cui caratteristiche ci siamo già soffermati in passato. 

Della 250 P sono disponibili varie versioni, e il soggetto prescelto per questa gallery è forse la variante più famosa, la vettura vincente a Le Mans 1963 con Scarfiotti/Bandini. Limitata a 285 esemplari numerati, la 250 P numero 21 è presentata stavolta in modo leggermente diverso: sotto il modello, infatti, troviamo una moquette marrone, piuttosto elegante. 

E' sempre stato difficoltoso interpretare la linea della 250 P: in 1:43 ricordiamo un flop abbastanza recente, il modello di Minerva, che nella sua inverosimiglianza sfiora il ridicolo. Abbiamo delle perplessità sull'interpretazione del profilo al di là del passaruota posteriore, che sembra troppo corto. Difficile dire con esattezza, ma qualcosa sembra leggermente fuori registro. Al di là di questo, la finitura è irreprensibile, dalla verniciatura perfetta, come su tutti questi modelli Tecnomodel, alla pulizia di montaggio generale e dei singoli dettagli in fotoincisione (ce ne sono molti). Più che accettabile l'interno, anche se siamo in presenza di inevitabili semplificazioni per contenere i costi. I vetri sono in plastica e non in acetato; belli i cerchi color alluminio satinato, con un gallettone però un po' troppo semplificato, per fortuna con il giusto orientamento. 










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