29 dicembre 2016

Fine anno, precisione e ricerca: alcune riflessioni di Mauro Borella

Queste riflessioni di Mauro Borella, una persona che stimo molto, mi hanno colpito e gli ho chiesto se fosse possibile pubblicarle sul blog. Ricevuto il suo consenso, ve le propongo volentieri. Esse contengono diversi spunti di riflessione sui quali magari tornerò presto. 

Sara' che per tutta una serie di motivi sono un po' depresso ma continuo a pensare, in generale, a come il livello di educazione, cultura, di credere in qualche ideale, di voler bene, di ascoltare per imparare e non solo per rispondere qualcosa, di essere se' stessi siano tutti valori in caduta verticale. Come sempre non parlo dei problemi del mondo, infatti per scelta personale su Fbook mi astengo dal commentare politica, religione e lavoro, ma piu' semplicemente di come si sia trasformato in peggio il nostro amato mondo delle auto/moto storiche e delle corse. 

Gente che parla a vanvera e che apre blog e forum scrivendo delle cazzate inenarrabili, pseudo autori che su (una volta) stimate e rispettate riviste di settore pubblicano articoli insulsi senza fare un minimo di ricerca personale, ma solo copiando gli errori di Wikipedia o di qualcun altro, foto pubblicate su Facebook con didascalie quanto meno opinabili, sia per il contenuto che per la grammatica, tutti che sanno tutto su qualsiasi argomento e invece, permettetemi il francesismo, non sanno e sopratutto non hanno vissuto un cazzo, ma hanno solo sentito o letto qualcosa scritto da altri, tutta gente che vive la vita e le esperienze altrui e le usa (male) cercando di affermarle come fossero proprie. Nessuno che ha piu' voglia di imparare, di ascoltare, ma solo con questa smania di dire per primi qualcosa, anche se e' una minchiata. 

Passati sono i tempi dove leggere un articolo di un autore come Denis Jenkinson (qualcuno se lo ricorda?) su Motor Sport significava entrare nel dettaglio della gara o dell'evento che lui stava raccontando come se si fosse stati la' insieme a lui, compreso il viaggio per arrivarci con magari l'indirizzo di qualche buon ristorante sulla strada. 


Passati sono i tempi dove per scrivere un buon libro di automobili bisognava intervistare personalmente chi quelle auto le aveva progettate e costruite, passando ore negli archivi e cercando di pubblicare dettagli e foto mai viste prima. Passati sono i tempi dove i cosiddetti esperti erano le persone che avevano vissuto in prima persona le vicende del reparto corse o della fabbrica di automobili in oggetto, e non quelli che per sentito dire affermano di sapere qualcosa. Internet e' una gran cosa, ma ha anche permesso la frantumazione di questi valori in tanti piccoli sassolini che possono essere gettati da chiunque senza tanto sforzo, finche' un altro e un altro ancora li raccoglie e li lancia di nuovo, perpetuando tutte le cose sbagliate nell'infinito del web. 

Cerchiamo di tornare alla realta', viviamo la nostra vita e non quella degli altri, e se possiamo, quando non siamo sicuri di quello che stiamo scrivendo o dicendo, stiamo fermi, che e' meglio.
Buon 2017.

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