28 febbraio 2020

Coronavirus, annullato il Salone di Ginevra: ma è la fine di un'epoca?

Fino a qualche giorno fa lo svolgimento dell'edizione 2020 del Salone di Ginevra non sembrava in discussione, con gli organizzatori che avevano anche diramato un comunicato all'insegna di un certo ottimismo. Invece, stamani, è arrivata la doccia fredda. Non si tratta ovviamente di una decisione presa dall'organizzazione, ma di un provvedimento federale, che blocca fino a metà marzo ogni evento che preveda la partecipazione di più di mille visitatori. 


Già quest'anno le premesse per il Salone ginevrino erano tutt'altro che rosee, con il forfait di marchi prestigiosi come Lamborghini ma anche la mancanza di diversi costruttori generalisti che negli anni avevano svolto un ruolo senz'altro importante. Del resto, da tempo, ci si interroga sull'effettiva utilità dei saloni automobilistici nel mondo di oggi. Il Covid-19 avrà dato al Salone di Ginevra il colpo di grazia, oppure la manifestazione elvetica riuscirà a riprendersi, riproponendosi per il 2021. L'edizione del 2020 non verrà posposta, e quindi, per la prima volta dall'interruzione a causa della seconda guerra mondiale (si riprese nel 1949), Ginevra non ospiterà la grande esposizione. Un annullamento di questo genere è comunque un unicum che non si era mai verificato nella storia del salone, neanche nel 2006, quando un'eccezionale nevicata durata diversi giorni sembrò compromettere molte delle funzionalità della manifestazione. 
Al di là del coronavirus, ormai siamo forse alla fine di un'epoca, e il famigerato morbo non ha dato che il colpo di grazia a un evento che soffriva già di una crisi piuttosto preoccupante. 
Ecco il comunicato ufficiale del GIMS, diramato stamani (i vari enti partecipanti e le case stanno cercando di salvare il salvabile con collegamenti in diretta web a porte chiuse e altre iniziative simili, che assomigliano più che altro a un brodino riscaldato): 


La 90e édition du Geneva International Motor show qui aurait dû accueillir les médias à partir de lundi prochain et le grand public du 5 au 15 mars 2020 n’aura finalement pas lieu. Il s'agit d'une injonction du Conseil fédéral du 28 février 2020 selon laquelle tous les événements réunissant plus de 1.000 personnes sont interdits jusqu’au 15 mars 2020.

Les organisateurs acceptent cette décision: «Nous regrettons cette situation, mais la santé de tous, acteurs et visiteurs, est notre priorité absolue ainsi que celle de nos exposants. Il s’agit d’un cas de force majeure et d’un coup très dur pour les exposants qui ont massivement investi dans leur présence à Genève. Nous sommes pourtant convaincus qu’ils comprendront cette décision» a déclaré Maurice Turrettini, Président du Conseil de Fondation. «Nous tenons à remercier chaleureusement toutes les personnes impliquées dans l’organisation de ce qui devait être l’édition 2020 du GIMS.»

A quelques jours de l’ouverture de la manifestation, le montage des stands était à bout touchant. Il y a une semaine, lors des conférences de presse annonçant l’édition 2020, rien ne laissait présager la nécessité d’une telle mesure. La situation a changé avec l'apparition des premiers cas confirmés de coronavirus en Suisse, puis l'injonction du Conseil fédéral le 28.02.2020. L'événement doit être annulé en raison de cette décision.

Le démontage devra maintenant s’organiser dans la foulée. Les conséquences financières pour tous les acteurs de la manifestation sont importantes et devront être évaluées dans les semaines à venir. Une chose est sure : les billets vendus de la manifestation seront remboursés. Les organisateurs communiqueront au plus vite à ce sujet via leur site web.

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