12 agosto 2018

Un marchio del passato: F&M Car di Firenze (parte 1, la Porsche 718 RS60 Spyder)



La Porsche 718 RS60 di F&M Car fotografata sul libro che
in quegli anni tutti i collezionisti Porsche dovevano
avere, "Porsche Excellence was expected" di Karl
Ludvigsen, che era uscito nel 1977. 

Negli anni ottanta i piccoli marchi di modelli speciali, spesso a conduzione poco più che casalinga, fiorivano come funghi. C'erano ancora tantissime lacune da colmare e il mercato dei diecast non copriva che una frazione della domanda. Il sistema di vendita era naturalmente del tutto diverso da quello di oggi: non esistendo Internet, ci si affidava ai maggiori rivenditori e distributori. I collezionisti, in Italia, avevano il TSSK di Tron, che era il vero Internet degli anni ottanta. Molti non avranno mai sentito parlare di F&M Car e in effetti il marchio ebbe vita breve, ma vale la pena di recensirlo, anche perché i suoi due animatori furono due collezionisti e appassionati di primo livello, Fabrizio De Gennaro e Massimo Martini (da qui la sigla FM). Martini era già un affermato e conosciuto collezionista di modelli Porsche a Firenze, mentre De Gennaro aveva rivolto la propria attenzione sui marchi italiani, e ancora oggi i due - seppur discretamente - continuano la loro vicenda collezionistica lontani da certi clamori e dalle conventicole tipiche di questo settore, che non portano quasi mai a nulla di buono. Poco dopo la metà degli anni ottanta uscì il primo modello della collaborazione tra De Gennaro e Martini, una Porsche 718 RS60 in versione Le Mans 1960 (numero 33, Graham Hill / Jo Bonnier).
Il livello di dettaglio è tipico dei prodotti di alta gamma
degli anni ottanta: molto raffinati i cerchi, composti da due
parti, e anche gli interni rivelano una ricerca apprezzabile di fedeltà;
il numero posteriore era arricchito dall'immancabile chiodino, a
simulare il faretto d'illuminazione. 
Si trattava di un classico prodotto dell'epoca: parti in resina - stampate dalla Gamma di Roma - con pochi particolari in fotoincisione, ma una finitura molto accurata e un montaggio di livello adeguato. I numeri di gara neri erano ricavati dai classici foglietti Letraset che si trovavano ancora in ogni negozio di accessori per l'architettura. Molto bella e precisa la vetratura in termoformato e curiosamente il modello era sprovvisto delle coperture dei fari. Fu Paolo Tron a smaltire l'intera produzione, che godette di un buon successo. Le linee del modello erano corrette e il soggetto poteva essere un'aggiunta originale a ogni collezione di Porsche e di vetture di Le Mans. Di questa RS60 uscì una sola versione, anche se qualche tempo fa sul sito di Carmodel si è vista la numero 39 di Le Mans dello stesso anno (Edgar Barth / Wolfgang Seidel). Un mezzo mistero, probabilmente un'elaborazione fatta in un secondo momento da qualche collezionista, ma la certezza assoluta non c'è.
Si apprezza da quest'angolatura la fedeltà delle linee. 
La Porsche RS60 di F&M Car è un tipico speciale
montato della seconda metà degli anni ottanta. 


L'occasione, però, è stata buona per rifare, con i pezzi originali, un modello che si potrebbe definire un "falso storico", che vi presentiamo insieme alla versione "ufficiale". La Porsche RS60 di F&M Car fu venduta solo montata in un centinaio di esemplari e i modelli non riportano alcuna numerazione progressiva. Del marchio F&M Car si sarebbe sentito parlare ancora un paio d'anni dopo, e la seconda parte
potete leggerla a questo link.
Il modello con la sua scatola originale. 
La versione n.39 non è mai stata prodotta ufficialmente. 


Nessun commento:

Posta un commento