La Porsche 909, secondo modello della fiorentina F&M Car. |
Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
12 agosto 2018
Un marchio del passato: la F&M Car di Firenze (parte 2, la Porsche 909 Bergspyder)
In un precedente articolo, che potete leggere QUI, ci siamo occupati della nascita del marchio F&M Car e del suo primo modello, la Porsche 718 RS60 di Le Mans 1960. Siamo nel 1986 o giù di lì e Fabrizio De Gennaro e Massimo Martini propongono un modello di tutto rispetto, che riscuote un buon successo, con un centinaio di esemplari venduti tramite l'onnipresente Paolo Tron. Passano un paio d'anni e i due decidono di replicare, stavolta con qualcosa di ancora più elaborato: un modello apribile, dettagliato con la riproduzione del motore e di tutti i principali organi meccanici. Ancora una volta prevale la "religione" di Martini, appassionato porschista, che propone la 909 Bergspyder, una vettura che non aveva mai goduto di particolare favore tra i fabbricanti di modelli speciali.
C'era stata la FDS molti anni prima, e ci sarebbero poi stati Vroom e Gamma (qualche altro marchio ci starà sicuramente sfuggendo) ma in ogni caso si trattava di una scelta assolutamente originale. Anche in questo caso si scelse di fare una serie montata, stavolta numerata (le RS60 non avevano alcun numero di serie), puntando come si è detto sul dettaglio più e sulla meccanica. Il risultato fu all'altezza dei canoni tipici del periodo. Ormai i modelli speciali si stavano evolvendo e proprio in quegli anni si era diffusa la moda dell'apribile, con ancora tante limitazioni tecniche, ma l'inventiva non mancava: molti ricorderanno le varie Porsche 956 e Jaguar Gr.C su base Vitesse realizzate da Crivelin, oppure i primi esperimenti di One Man Factory (che, ahinoi, è sempre rimasto ai rivelli di quel periodo, anzi è regredito fino al punto di essere una banale imitazione di se stesso). La Porsche 909, che venne realizzata in un paio di varianti, iniziò a circolare fra i collezionisti verso il 1988 e non passò certo inosservata.
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