29 agosto 2013

Rassegna stampa: Four Small Wheels 6/2013


Stavolta con un aspetto decisamente quaresimale, tutto parato di viola, il numero 6/2013 dell'immortale rivistina di GPM si presenta con una copertina su cui campeggiano modelli estremamente eterogenei: si va dalla (brutta) Breadvan di Minerva alla Golf Kamei di Spark, dalla Ferrari F458 di Valentino Rossi di BBR alla Lotus XI del Tour Auto della Pinko. E' un numero dove spuntano qua e là notiziole interessanti, tipo la ripresa della produzione dei kit RPM (con diverse Triumph molto accattivanti) e della gamma Original Miniatures. In effetti il classico kit in resina, pur non facendo scintille, sta sopravvivendo con una certa dignità, con produzioni forse ridotte ma intriganti. La vita dei produttori di kit in piena era Spark non è facile.
Fra le editor's choices, FSW ci presenta la già citata Ferrari F458 di VR46 della BBR (produzione cinese scala 1:43), un incredibile kit in 1:32 della struttura del Mustang P51D ad opera di MFH, il kit in metallo bianco della Ferrari 250 P Le Mans '63 di Minerva43 (dev'essere una nuova marca di fiammiferi) e il bel libro McLaren M23 "Owners' workshop manual" edito da Haynes in una collana ormai classica. Questo volume fa il paio con gli indispensabili quaderni editi da MFH. In questo numero abbiamo anche un test-build, scritto come sempre da Wayne Moyer, della Maserati 250 F telaio 2508 di Stirling Moss, la celebre vettura grigio-celeste, il cui kit è stato realizzato da Renaissance (art.4355). Fra le recensioni di libri segnaliamo l'uscita del volume sulla storia della 24 Ore del Nuerburgring, di Wilfried Muller e Jorg Ufer. 

Un indispensabile complemento a ogni biblioteca automobilistica che si rispetti. Il pezzo storico, di David Blumlein, è dedicato stavolta all'apparizione una tantum a Le Mans di due marchi che si sono sempre distinti piuttosto per il loro impegno rallystico, vale a dire Citroen e Skoda; eppure anche queste due case appaiono nella lista dei partecipanti alla 24 Ore, seppur con una sola vettura ciascuno. Anzi, attorno alla Citroen del 1932 (riprodotta di recente da SLM) è circolata per anni la voce che si trattasse di una vettura fantasma, iscritta ma mai partita e invece fu proprio Blumlein a scoprire una foto della macchina numero 19 e a pubblicarla per la prima volta in un libretto sulla storia di Le Mans apparso ormai un po' di anni fa. Quanto alla Skoda, la storia è molto meno misteriosa e l'uscita del modello SLM ha riportato interesse su quella Sport bianca che partecipò nel 1950 col numero di gara 44.  

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