16 luglio 2018

Le 24 Heures du Mans, les années légendaires (années 50-80), un libro di Joël Béroul

Libri sulla 24 Ore di Le Mans continuano a uscirne, più o meno belli, più o meno interessanti, più o meno utili. Questo volume, pubblicato da Ouest-France qualche settimana fa, è un esempio di come si possa ancora fare qualcosa su una corsa come la 24 Ore conservando un'originalità che dovrebbe sempre contraddistinguere ogni titolo che esce. Si tratta di un ritratto della gara, attraverso le immagini inedite di Henri Béroul, fotografo storico a Le Mans che cessò l'attività nel 1979 dopo aver aperto un negozio nel centro della capitale della Sarthe che col tempo diventò un punto di riferimento per gli appassionati. In questo libro, scritto dal figlio, la storia di Henri Béroul s'intreccia con la storia della gara, attraverso immagini di grande interesse anche documentario. Il libro è diviso per temi, abbracciando piloti, scuderie, momenti, usi e costumi della 24 Ore. 

Una girandola di auto, di anni, di particolari che sanno essere importanti nella settimana in cui Le Mans diventa la capitale del mondo sportivo automobilistico. Il pregio di una pubblicazione come questa è il saper descrivere quanto diversa è la 24 Ore, che conserva tutt'oggi un carattere imprescindibilmente "glocal". Suggestive le foto d'ambiente di fine anni settanta in cui si apprezza il lento passaggio da un periodo all'altro delle corse, in cui l'antico non aveva ancora fatto definitivamente spazio al moderno. Anche il piccolo negozio di Béroul era così, esattamente come Manou al Passage du commerce e altre piccole-grandi istituzioni che hanno fatto sì che andare a Le Mans fosse sempre una festa, parafrasando il testo di una celebre canzone. Questo libro è consigliabile a tutti, compresi quelli che su Le Mans hanno una biblioteca già bella completa.



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