16 dicembre 2017

Quando i taglincolla fanno danni: come ti faccio fuori tre AMR in un colpo solo

Ne sono passati di anni da quando il blog si occupava delle quotazioni dei modelli factory built AMR, con opinioni che a volte hanno non poco influenzato le opinioni di tanti collezionisti, causando comunque fruttuosi e interessanti dibattiti. Dal 2012-2013, i primi due anni del blog, è passato tanto tempo, il collezionismo si è ancora evoluto (o involuto, vedete voi) e ora Facebook ha guadagnato una fetta importantissima del traffico web, anche nel nostro settore dell'1:43. Molti forum o non esistono più o hanno ridotto i loro thread, idem i blog... non resta che affidare la propria memoria storica a Facebook? Parrebbe proprio così, ma il discorso ci porterebbe lontano, troppo lontano. Al di là di questo è un dato di fatto che il social più popolare del mondo si sia arricchito di centinaia di pagine tematiche, nelle quali son confluiti tanti collezionisti anche della vecchia maniera - e anche tanti montatori tradizionali, con velleità più o meno dichiarate.

Non facendo il nome, tanto chiunque potrà facilmente individuarlo, uno di questi negli ultimi giorni ha postato alcune orrende (absit iniuria verbis) foto di tre perfette Ferrari 330 GT factory built di AMR smontate, buttate nel diluente e destinate a una radicale rielaborazione per ricavarne versioni con quattro aperture. Ora, a parte le capacità del montatore, argomento che volutamente qui non affronto, mi chiedo quali siano le nuove e prossime frontiere di quelli che io chiamo i taglincolla; come molti sapranno, la 330 GT non è mai uscita in kit, ma santo cielo uno scempio di questo genere era davvero così necessario. Il ricco e ignorante committente di questi "lavori" non poteva scegliere fra le decine di altri kit normalmente presenti in commercio?


Quando con un pizzico di polemica ho fatto notare al montatore che secondo me la cosa aveva solo un ché di bassa macelleria, il tizio in questione mi ha risposto che è altrettanto folle spendere 1500 euro su eBay per un modello male in arnese provvisto di basetta firmata da André-Marie Ruf. L'una follia non rende l'altra giustificabile, per quanto onestamente preferirei sempre l'opzione del modello autografato da Ruf perché dotato comunque di una sua riconoscibilità storica. Difficile far passare il concetto in mezzo al pubblico di scimmie ammaestrate sempre pronto a utilizzare parole come "master" o "work of art", peggio ancora nel flusso inarrestabile dei thread di Facebook. Questi, ragazzi, erano modelli che alla fine degli anni ottanta costavano svariate centinaia di migliaia di lire; modelli che hanno fatto la storia e che sono tutt'oggi un riferimento nell'ambito della qualità del montaggio, della precisione, della bellezza della verniciatura. Senza contare che un modello concepito nel 1988 o giù di lì difficilmente sarà una buona base per un lavoro "contemporaneo". Si rischia un risultato finale poco equilibrato, vista anche la personalità di questi modelli. Ma di questo, cosa importa al pubblico di Facebook?



D'accordo, qualcuno dirà, ognuno coi propri modelli e coi propri soldi ci fa ciò che meglio crede, ma, anche da ex-collezionista AMR, mi piange il cuore nel vedere tre factory built in condizioni perfette (già perché se si fosse trattato di modelli mal messi la cosa avrebbe potuto avere un suo senso... forse) essere macellati per mano di uno che poi tutto sommato non è neanche lontanamente paragonabile a un modellista del calibro di Thierry Miliadis. Evidentemente è questa la nuova frontiera del modellismo "high end": rinnovare come gli americani rinnovano i vecchi casali del Chianti. Magari aggiungendo nel giardino una bella piscina a forma di cuore.

4 commenti:

  1. Buonasera a tutti,non ci sono parole scusatemi ma non riesco a dire altro.

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  2. David è sempre maledettamente diretto e questo va anche bene, però ci vuole anche misura e rispetto! Scimmie ammaestrate, scempio, bassa macelleria, ma perché usare termini del genere, criticare è sacrosanto, che non piaccia "l'operazione" ci sta, ma qui si offende a mani basse!
    Pierre è un buon montatore ed i modelli hanno una "validità tecnica" lodevole, il tagliaincolla non è venuto niente male e se i committenti sono felici va bene per tutti!
    Ho avuto modo di vedere uno dei pezzi da vicino, da molto vicino, la 330 GTC, quella verde, non è niente male, anzi, vero non ha il fascino di un Brauer o Miliadis, ma li c'è un background, come dire, una "filosofia" che Fabregues non può avere e chi gli ha chiesto questo lavoro lo sa, deve saperlo!
    Ecco, credo così sia più giusto, più equilibrato ed anche, se mi è consentito, meno offensivo.
    Per ultimo, io non lo avrei fatto mai su un montato AMR, mi sarebbe sembrato un sacrilegio, magari su un kit....

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  3. Per carità, ognuno è certamente libero di acquistare ciò che crede, e se c'è chi esegue queste operazioni, significa che esiste una domanda in questo senso. Questo è un blog dove le opinioni possono (e debbono) essere quelle di chi lo gestisce, al di là di certi articoli che hanno un taglio più oggettivo. A mio avviso questo genere di montaggi resta qualcosa di incomprensibile, considerando che si tratta di modelli in perfette condizioni e non di relitti da recuperare in qualche modo. Se i committenti sono felici buon per loro. Io continuo a pensare che si tratti di una scelta criticabile e storicamente poco coerente.

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