25 gennaio 2016

Alfa Romeo 33 Stradale 1968 scala 1:12 di Premium ClassiXXs

Alfa Romeo 33 Stradale fotografata nell'ottobre 2008
in occasione di un convegno a Calenzano (Firenze)
su Franco Scaglione. Probabilmente non esiste
un esemplare uguale all'altro [foto David Tarallo].

Annunciata nella seconda parte del 2015, la 33 Stradale di Premium ClassiXXs (catalogo 40035) arriva puntualmente sul mercato, confermando la tendenza ad una certa rinascita della scala 1:12. Nel periodo in cui molti fabbricanti stanno attingendo a piene mani all'ancora amplissima riserva degli 1:18 rimasti inediti, c'è già chi sperimenta strade alternative, abbinando a questa scala "ingombrante" e senza dubbio di grande lignaggio la soluzione moderna del resincast. Ed eccola qua, l'Alfa Romeo 33 Stradale in scala 1:12. Una vettura che non ha certo bisogno di presentazioni, un capolavoro di quel genio di Franco Scaglione, una figura troppo spesso dimenticata. La 33 Stradale, cui l'Alfa Romeo avrebbe preferito - e per giunta anni più tardi - la Montreal, era una vera e propria vettura da corsa; le prestazioni si avvicinavano molto a quelle della 33 Prototipo che aveva debuttato nel 1967. Il motore 8 cilindri a V da 1995cc sviluppava 230 cavalli; il passo era stato allungato di 10 centimetri rispetto alla 33/2 Prototipo dalla quale la Stradale derivava.
Maquette in scala 1:2,5 realizzata da Franco Scaglione nel 1966
per prove aerodinamiche in vista della produzione della 33 Stradale. Convegno
dell'ottobre 2008 su Franco Scaglione presso l'Istituto di disegno industriale, Università
di Firenze, Calenzano [foto David Tarallo].
La primissima configurazione prevedeva il tergicristallo imperniato sul tetto e un fregio sul cofano anteriore, mentre successivamente si scelsero due tergicristalli montati in modo più convenzionale alla base del parabrezza mentre la decorazione sul cofano scomparve. Dovrebbero essere diciotto gli esemplari della 33 Stradale prodotti. Alcune vetture vennero anche utilizzate in competizione, in pista e nelle cronoscalate.

Il modello

In questa scala si inizia ad esigere veramente "tutto", nel senso che i dettagli sono così grandi che è impossibile semplificare troppo. Per un prezzo competitivo (circa 250 euro da Model Car World), Premium ClassiXXs è riuscita a produrre un modello che farà scuola. La tiratura è di 500 esemplari, non numerati.
Immaginiamo solo l'effetto che potrebbero fare altre supercar in questa scala, nella quale si è già cimentato un altro leader dei modelli in resina come OttOmobile e non è escluso che prima o poi un marchio come Laudoracing possa fare anch'esso il grande salto. L'impressione è di generale qualità, di estrema pulizia di montaggio, con una cura e un'esattezza dei particolari che non è dato vedere tanto frequentemente. L'1:12 è una scala che "rende" e questo magnifico modello di colloca nella prestigiosa tradizione inaugurata da Tamiya ormai molti decenni fa.

Nota: una gallery supplementare con le foto di ulteriori dettagli del modello è visibile a questo link:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.it/2016/01/alfa-romeo-33-stradale-1968-scala-112_25.html

Un modello in scala 1:12 è sempre impressionante.

Proporzioni e linee sono perfettamente rispettate. L'armonia e l'equilibrio
generale sono evidenti.

L'esemplare prescelto per la riproduzione ha un solo faro per parte e ha un fregio anteriore, assente su molte vetture. I coprifari sono in acetato piuttosto spesso. Le cornici sono fotoincise, mentre altri particolari sono in plastica cromata. La pulizia del montaggio è di altissimo livello. Su questo esemplare si notano solo delle piccole tracce di colla
sul coprifaro lato guida.

La componentistica degli interni, in plastica, rende benissimo l'idea dei vari materiali. E' presente
anche la puntinatura che simula il fissaggio della calotta della strumentazione al cruscotto.

Perfetto il montaggio della vetratura, con cornice in fotoincisione, vetro in acetato e parte nera a simulare la
guarnizione in gomma. Le cerniere sono fotoincise, con tanto di riproduzione delle tre viti di fissaggio.

Il cruscotto è un capolavoro, con tutti i pulsanti, leve e levette riprodotte in modo maniacale.

Dall'ampia vetratura è possibile ammirare l'eccellente lavoro fatto
nella riproduzione del cruscotto e della strumentazione.

Perfettamente applicato anche il lunotto. La griglia laterale nera è fotoincisa, mentre le "persiane"
posteriori sono in plastica.

In fotoincisione è riprodotta la protezione dei tromboncini di aspirazione. Perfetta la resa satinata delle
parti in nero.

Da quest'angolazione si apprezza la cura con la quale è stato incollato il lunotto.

Cerchi in plastica e pneumatici in gomma dura con doppia scritta Dunlop
tampografata, che mi lascia un po' perplesso. Non dovrebbe essere
piuttosto "Dunlop Racing"? Forse anche troppo grande il carattere.

Come le griglie posteriori, anche le anteriori sono in fotoincisione. Eccellente la
riproduzione degli specchietti, con parte riflettente. I cerchi, pur essendo in plastica, hanno una
resa soddisfacente. Non manca la riproduzione della valvola di gonfiaggio, indispensabile
in una scala come questa.

Altri particolari. I tergi sono in plastica, ben fatti e realistici.

I gruppi ottici offrono un grande realismo. Lo scudo Alfa è in
plastica cromata.

Si può apprezzare la perfetta trasparenza dell'acetato, che non crea alcuna
distorsione, come succede invece in modelli di altre marche, anche "solo" in 1:18.

Il listello del vetro laterale è in fotoincisione.

Molti particolari in plastica cromata ad alta definizione aggiungono un tocco raffinato.

Ancora un particolare del perfetto accoppiamento cornici-acetati,
sicuramente uno dei punti più validi di questo modello.

Quel poco di meccanica visibile sotto lo specchio di coda è riprodotto con
sufficiente scrupolo.

Eccezionali i gruppi ottici posteriori. La targa è una normale tampografia.

Non abbiamo ancora parlato della verniciatura, ma solo perché eravamo affascinati
da tutta una serie di altri particolari. In una parola, il livello di finitura della
carrozzeria è PERFETTO. Non un puntino, non una colatura, non un capello fuori posto. Notevole.

Grandi effetti ottenuti trattando opportunamente i particolari degli interni in plastica.

Le linee sono perfettamente "leggibili", segno che la verniciatura
fa il proprio dovere, senza imporsi sulle varie intersezioni della carrozzeria.

Difficile fare meglio in questa categoria. Sulla 33 Stradale cerchi
color alluminio si alternavano a cerchi di colore oro.

Le gomme sono trattate correttamente, con un battistrada
realistico e un punto convincente di nero semilucido.

Effetti di luce su una carrozzeria verniciata come meglio non si potrebbe.

La scritta e lo stemma Alfa Romeo, cromati.

Il fondino è semplificato, come sempre accade su questo genere di modelli.
L'essenziale c'è. I terminali di scarico sono in tubo metallico passante.

Insieme al modello viene fornito un particolare panno nero per la
pulizia e un libriccino che illustra i tratti salienti della vettura.


In definitiva, l'Alfa Romeo 33 Stradale di Premium ClassiXXs è un successo sotto
tutti i punti di vista. Attendiamo con impazienza le prossime realizzazioni, e se il buon giorno
si vede dal mattino...

1 commento:

  1. Presa,eccezionale a 360 gradi,tolta la scritta Dunlop che in origine non c'è e fatta fare su misura una bella teca di vetro con base in finta pelle bianca,in arrivo anche lo scudetto Alfa smaltato a corredo di tutto,speriamo facciano anche la versione prototipo vista al museo di Arese Guido

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