28 settembre 2013

Un paio di ritrovamenti storici: Porsche 936 e 944 Carrera GTP

Spesso con i collezionisti più "anziani" si parla dell'importanza dei ritrovamenti di modelli particolarmente significativi, che possono entrare a buon diritto in ogni raccolta che voglia ripercorrere la storia degli speciali. In un periodo in cui il mercato è fortemente condizionato dall'offerta di Spark da una parte e da una fascia altissima di speciali più o meno prestigiosi ma comunque costosissimi, il vecchio kit montato - si sa - segna il passo e si avvia forse verso un inesorabile declino.

Le occasioni non mancano ma c'è da chiedersi quanto in futuro modelli di questo tipo saranno capiti e apprezzati. La comprensione del valore storico di un oggetto è una condizione essenziale per la sua conservazione. Non era in questa sede che volevo introdurre un tema così particolare, che riguarda da vicino molti di noi; volevo piuttosto mostrare cos'è ancora possibile trovare in giro (in questo caso su ebay), a prezzi bassi o addirittura bassissimi - si parla di 30-40 dollari. Dallo stesso collezionista americano, mi sono arrivati nei giorni scorsi due pezzi che ovviamente solo un appassionato di lunga data può capire, escludendo tutti coloro che hanno come scopo principale quello della massima accuratezza, indipendentemente dall'importanza storica di un modello. La ricerca di questi modelli può dare altrettante soddisfazioni di altri tipi di tematica, con costi ragionevoli e la garanzia di accrescere le proprie conoscenze in materia.
Questo è un factory built MRE di fine anni settanta, contraddistinto, come spesso nel caso dei modelli francesi (viene in mente Manou), dal numero progressivo di serie inciso sul fondino. Si tratta della Porsche 936 vincitrice a Le Mans nel 1976, in metallo bianco, conservata in modo perfetto.




Insieme alla 936, è arrivata questa 944 Carrera GTP di Le Mans 1981, kit Record montato nei primissimi anni ottanta da John Simmons, futuro creatore di Marsh Models. Su questo montaggio si riconoscono alcune prerogative dei Marsh Models, come il "lining" alle aperture, o la particolare tecnica di realizzazione a pennello, molto precisa, che si sarebbe riscontrata sui successivi factory built. Modelli, come si è detto, ormai appartenenti ad una categoria passata, testimonianze di un periodo fortunato e forse irripetibile.


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