E' una questione annosa, ma mi è tornata in mente ora che è uscito il modello BBR in scala 1:18. Attorno alla Ferrari 340MM di Giannino Marzotto, quella che vinse la Mille Miglia del 1953, è sempre aleggiata una specie di mistero sul colore dei fascioni laterali, riprodotti quasi da tutti in colore argento.
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La recensione al modello BBR 1:18 su AutoModélisme del marzo 2016. L'esemplare recensito
dalla rivista francese è ancora un pre-serie. |
Non si è sottratta alla consuetudine BBR, col recente bellissimo modello in 1:18, che è stato recensito in anteprima nel numero 221 di AutoModélisme. La vettura appare fotografata a colori nel poster della gara dell'anno successivo, la 21ma edizione del 1954, con una fascia laterale decisamente scura. L'immagine parrebbe ritoccata (le parti inferiori del numero di gara differiscono dalle altre foto) ma probabilmente chi ha operato tali ritocchi sarà partito dalla realtà. La didascalia di AutoModélisme interpreta il fenomeno dando la colpa al flash. Si legge infatti: "on notera le coup le flash qui noircit le bas de caisse".
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Il manifesto della gara del 1954. Come molti hanno già fatto in passato, AutoModélisme
attribuisce la fascia scura all'effetto del flash. La foto sembra comunque ritoccata ma
il colore blu della fascia trae spunto dalla realtà? |
La faccenda, anche molto prima dell'articolo di AutoModélisme e dell'uscita del modello BBR, non mi ha mai convinto. Ricordavo di aver letto da qualche parte qualcosa che mi aveva sempre fatto dubitare. Cerca e ricerca, ho trovato la fonte del mio dubbio: si trovava - cosa molto importante - in un reportage immediatamente successivo alla gara, pubblicato nel numero di giugno 1953 di Motor Sport, "from our continental correspondent" (penso non sia altri che il leggendario "Jenks"). A un certo punto, descrivendo il passaggio delle vetture a inizio gara, scrive: "One minute later there was the most shattering spectacle as a
blue and red open 4.1 Ferrari came into sight, cutting for the bend and then accelerating by at over 130 m.p.h. on a bumpy 30-ft. road, looking completely out of control. It was Giannino Marzotto and almost at the same time his Brother Paulo (
così nel testo) passed with the 3-litre coupé."
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La Ferrari di Marzotto sui tornanti della Futa alla Mille Miglia del 1953. Ognuno
può congetturare nelle maniere più varie il colore del fascione laterale. Che non sembra
in ogni caso troppo chiaro... |
L'articolo è stato ristampato diversi anni fa nella collana Brooklands Books, nel volume
Mille Miglia 1952-1957 The Ferrari & Mercedes years, pp.38-40. E' una testimonianza che mi ha sempre fatto pensare, e confermerebbe anche lo strano effetto della foto nel manifesto del 1954. Il mistero rimane, anche perché dalle foto in bianco e nero è difficile dire qualcosa di definitivo. Ma se quasi sempre un'immagine vale più di mille parole, in questo caso una parola rischia di valere più di mille immagini (in bianco e nero)...
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Marzotto e Crosara al controllo di Firenze della Mille Miglia 1953.
La parte bassa della vettura di colore diverso dalla carrozzeria
si estende anche alla parte posteriore. Se osservate le linee di giunzione
a destra e a sinistra della targa potrete concludere che è difficile che la parte inferiore sia
di colore alluminio. Sembra addirittura più scura del rosso. |
David ha sollevato il dubbio di sempre sulla 340MM '53 di Giannino Marzotto; bene sul libro di Marzotto "La Ferrari alla Mille Miglia" ed. Autocritica Roma 1987 a pag.76 una foto (in B/N) ci mostra la parte inferiore della vettura più scura della carrozzeria, quindi non poteva essere argentata. Alla pagina sucessiva 77 si vede la 340 spider Vignale in uscita da una curva cittadina (foto sempre in B/N ma scattata da distanza ravvicinatissima) in cui la parte inferiore della vettura sembra effettivamente essere di un colore chiaro metallizzato. A questo punto penso che ogni interpretazione sia possibile e plausibile.
RispondiEliminaForse un azzurro o celeste metallizzato? La vettura di Cabianca aveva la parte inferiore blu, di quella esistono foto a colori che non lasciano adito a dubbi.
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