23 maggio 2015

Storia di un kit: Minardi - BMW GM75 F.2 di Faster 43 (parte II)

Il successo di visite riscontrato con la prima parte della storia del kit Faster 43 della Minardi F.1 del 1980 mi incoraggia a continuare, col prezioso aiuto di Umberto Cattani, la storia di questo modello, che si concluderà con la documentazione delle fasi di montaggio di un kit ritrovato integro in questi ultimi mesi.
Nei giorni scorsi, Umberto ha ritrovato alcuni appunti di Bruno Banzoli, autore del prototipo, e mi pare particolarmente interessante poterli riproporre nel blog:

Uno stralcio degli appunti di Bruno Banzoli, risalenti al novembre 1980

La costruzione del prototipo non segue gli stessi passi  della vettura in scala 1/1 dato che la carrozzeria è stata realizzata in un solo pezzo. Il pianale è stampato congiuntamente al sedile ed a parte della sospensione anteriore. Inizialmente si è partiti dal fondino, realizzato in alluminio da 1,5 mm. riprendendo le forme della vettura originale. Su questa lastra è stata inserita plastilina in corrispondenza delle zone che dovevano restare vuote, come lo spazio occupato dal motore, le zone laterali dei radiatori e l’abitacolo. A parte sono state realizzate le pance laterali con lamierino da 0,75 mm. Essendo piatte, sono servite da punto di riferimento per il progetto successivo. Servendosi sempre della plastilina come materiale di contatto, sono state appoggiate al pianale. A questo punto, si è colato dello stucco metallico, avendo cura di isolare il pianale con dell’olio, allo scopo di poter distaccare comodamente le parti quando lo stucco è catalizzato.
 
La Minardi GM75 Formula 2 del 1980 fotografata ai box (in quel tempo davvero spartani...) dell'Autodromo del Mugello.
 
Terminata questa fase, inizia la modellazione vera, grazie a lime, lame di precisione e carta vetrata, in questo frangente entra naturalmente in gioco l’abilità personale.

Per ottenere una riproduzione fedele, è stato necessario recarsi alle prove del Gran Premio di F2 che si correva al Mugello, allo scopo di raccogliere sul campo le ultime informazioni.

Il motore BMW a quattro cilindri, di derivazione Tenariv, è stato modificato con stucco metallico, lo stesso materiale usato per riprodurre i mozzi posteriori. I collettori di scarico sono stati costruiti con filo di ottone da 1 mm. in seguito sono stati modellati e stagnati nei punti di contatto con il terminale, ottenuto con tubo da 1,5 mm.
 
La foto sopra venne ripresa per essere inserita nel foglio d'istruzioni, dove compare anche un'immagine del modello montato.
 
Il successivo megafono è modellato con l’immancabile stucco. Roll-bar e bracci delle sospensioni seguono lo stesso percorso: saldatura e filo di ottone. L’alettone così come il suo supporto, è ricavato da lastre di alluminio da 0,5 mm. Non essendo possibile la saldatura, si è ricorsi in questo caso a colle speciali, resistenti al calore generato successivamente dalla preparazione dello stampo.

I cerchi sono modellati al tornio partendo da una barra cilindrica di alluminio.

Prima della Minardi, Faster 43 si era cimentata nella produzione della Porsche 917 K del 1969. Ripreso qui uno stralcio del TSSK dei fratelli Tron della primavera 1980 (n.20) dove vengono elencate le versioni uscite e quelle in programma. L'Equipe Tron vendeva i modelli factory built Faster 43 a 42.500 lire.
 

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