26 ottobre 2014

Incontro con Simone Zamolo: la passione per i mezzi assistenza rally

Il giovane modellista sanremese Simone Zamolo è conosciuto dagli appassionati dei mezzi assistenza rally per le sue realizzazioni in decals, che gli hanno consentito di ottenere versioni mai uscite né presso i produttori industriali né presso gli artigiani dell'1:43. Il blog ha deciso di approfondire questa realtà, con alcune domande su una tematica di cui si parla forse troppo poco, ma che non ha nulla da invidiare, per varietà e bellezza delle decorazioni ad altre nicchie più frequentate.

"Ho iniziato a collezionare e montare kit - spiega Simone - all’età di 13 anni, quando ancora il modellismo in scatola di montaggio era un must, Provence Moulage, Starter, Merik Kits e Racing43 per la maggiore. Dopo qualche anno, visti i costi che avevano, e visto che i risultati dei montaggi soddisfacevano qualche amico, ho iniziato a montarli per altri per riuscire a comprare i modellini per la mia collezione. Ho fatto questo per un po’ di anni, fino a che, purtroppo, con scuola e università, il tempo era poco, e mi accorsi che montavo solo modellini per altri, e continuavo ad accumulare i miei. Così smisi, e mi diedi anima e corpo alla grafica virtuale, già qualche decals la disegnai, e mi diedi alla realizzazione di alcune vetture da rally reale e qualche lavoretto per videogiochi online, sempre in ambito rally".

Puoi descrivere le decal che hai deciso di realizzare?
Le decals sono di ottima qualità, per scelta non sono fustellate, per mantenere i costi e anche perchè a mio parere per fare un furgone, che di solito non ha un grafica troppo complicata, sarebbe comunque una comodità ma un costo inutile per la facilità di realizzazione del modello. Principalmente sto cercando di riprodurre in scala tutta la storia del Fiat 242 E/Citroën C35 dagli anni 70 alla fine della sua gloriosa carriera nella fine degli anni 80. Parallelamente anche del Fiat 238 e delle assistenze più importanti e interessanti fino a metà degli anni 90.

Gruppo di Fiat 242.

Come è nata l'idea di produrre le decal dei furgoni assistenza?
Un annetto fa, invogliato dai tanti gruppi apparsi su Facebook, la malattia mi è tornata, pesantemente, e così ho deciso di ricominciare dove avevo terminato, però coi giusti crismi e con la calma del bravo modellista, ricominciando da cose semplici come tutti i progetti dei furgoni assistenza anni 70 e 80 che ho sempre voluto realizzare, e così grazie a qualche contatto di amici che lavorano nel settore, ho dato inizio a questa nuova/vecchia avventura, per riuscire a fare quei modellini che mi mancano, e renderli disponibili anche per altri “malati” come me, cercando di mantenere i costi.
Principalmente la mia fantasia modellistica più ricorrente è riuscire ad avere ogni modellino con la sua relativa assistenza. Anche i meccanici vogliono la loro parte!

Quali sono le basi da utilizzare?
Soprattutto cerco di arricchire la collezione partendo dal chioschetto, ossia dalle collezioni da edicola, che oramai da un bel po’ di anni hanno ridato polpa al settore.
Altaya principalmente, ma anche diecast di furgoni classici come Eligor o Old Cars.

Fiat 242 Alitalia.

Tu che sei dell'ultima generazione di modellisti, come vedi il settore dell'1:43?
A me piace vedermi come un modellista che è a metà tra la vecchia scuola dei kit e delle elaborazioni, e la nuova che conosce prevalentemente diecast ed edicola. Nonostante inizialmente avessi qualche dubbio sulle collezioni industriali, ora sinceramente, la vedo come una mano dal cielo per il settore. Quando smisi anni fa, c’erano le prime collezioni agli inizi, e le ditte storiche italiane iniziavano a cigolare e con la crisi a sentire i primi scuotimenti di mercato. Sinceramente, vedo che l’interesse è cresciuto molto, grazie a questa novità del “collezionismo di casa porta a porta” (molti si abbonano a queste collezioni e non se ne perdono una), e una nuova linfa, che cambierà sicuramente il modo di vedere il modellismo rispetto a soli 15 anni fa, ma alla fine vedo tanti anni molto floridi. Il mercato dell’accessoristica aftermarket ha sicuramente avuto un boom insperato fino a pochi anni fa, e come me in Italia e altri, anche all’estero ci sono moltissimi nuovi produttori di accessori, da gomme a decals a qualsiasi minuteria per impreziosire le proprie basi industriali. Dopo anni di settore statico che presentava pochi prodotti, e a mio parere, raramente curati nella loro completezza, ora praticamente ogniuno ha la possibilità di trovare quasi tutto quello che vuole a livelli di qualità di elaborazione di qualsiasi livello.

Fiat Ducato team Martini Racing.

La produzione di accessori, transkit ecc. può essere quindi un incentivo per le nuove generazioni?
Assolutamente, come dicevo prima, è una specie di ritorno al passato che ridarà un futuro importante per tanti. Fino a che, come la vedo io, le tecnologie 3d daranno il passo.

Hai in programma anche di produrre in proprio qualche kit?
Sì ,a breve completerò il mio primo kit, prototipato da me, partendo da una base edicolosa, che consentirà di realizzare il 242 E in tutte le salse sia in versione I Serie, anni 70, che II Serie, anni 80, arricchite, piano piano, da pacchetti di accessori che via via cercherò di mandare in produzione.

Quali sono i soggetti e le livree che preferisci?
In generale sono sempre alla ricerca di modellini del marchio Gruppo Fiat, principalmente Lancia, Fiat e Abarth. Ho dato una tirata di cinghia alla mia collezione tenendo solo modellini dei marchi prima descritti e vetture partecipanti alle edizioni del Rally di Sanremo e Montecarlo. Da sempre impazzisco per le livree Esso Grifone e Oliofiat, ma di pari passo ho un debole per le Abarth della 4 Rombi Corse e le classiche Lancia Martini.

Che tipo di appassionati segue le tue realizzazioni?
Guarda, tra tutte le persone che mi hanno contattato per i miei furgoni, (a me piace sempre definirmi come quello dei furgoni, a tutti rimango impresso così), non riesco a definire una tipologia, vado dal minuzioso che cerca di arricchire i suoi modellini curati nel minimo dettaglio, a quello a cui piace averli e in tutte le salse costi quello che costi. Secondo me questa nuova forma di fai da te, molto seguito all’estero, anche nel modellismo, assieme alla disponibilità (come si usa dire oggi) “user friendly” sarà il futuro per questo nostro bellissimo hobby, e spero anche il mio.

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