19 marzo 2020

Tutto, ma proprio tutto, sulla Renault 5: un hors-série della rivista Gazoline

Gazoline è una delle tante riviste a tema motoristico del gruppo Michel Hommell e a intervalli abbastanza regolari pubblica dei fascicoli "hors-série" a loro volta divisi in gruppi tematici. Una serie recente prende il nome di Votre auto, e si focalizza via via su un modello di vettura particolarmente popolare e amata dai collezionisti. Nel numero uscito a fine febbraio, che è il secondo della serie, si parla di Renault 5, che è il secondo modello considerato, dopo la classicissima Mini. Come format, "Votre auto" è un fascicolo di cento pagine in cui si narra la storia completa dell'auto in esame, dai primi progetti fino alla fine della carriera, passando per le versioni speciali, le produzioni estere, l'eventuale attività agonistica, aggiungendo anche consigli sull'acquisto e sulla manutenzione e una simpatica carrellata degli automodelli in tutte le scale. Ogni quaderno costa € 9,90. 

Questa monografia sulla Renault 5 è davvero ben fatta: in ordine cronologico, anno per anno, si registra l'evoluzione della vettura, con dati preziosi anche per i modellisti, corredata di tutti i dettagli sulle combinazioni di colori-tessuti interni e sull'evoluzione degli allestimenti. Procede parallelo al racconto storico il caleidoscopio delle strategie di comunicazione per i clienti e i rivenditori, un elemento in grado di dare l'idea delle trasformazioni, nel breve spazio di un decennio, in fatto di pubblicità e promozione. 
Difficilmente troverete del materiale così utile a un prezzo così competitivo. Tutti i documenti sono d'epoca, molti dei quali inediti, come alcuni bozzetti pubblicitari. 
Gli hors-série sono molto diffusi fra le riviste francesi e se il momento non fosse tutt'altro che adatto per criticare il nostro paese, verrebbe facile fare alcune basilari osservazioni. Certo, con questi chiari di luna la gente ha altro a cui pensare, ma non è forse proprio per questo che è meglio angosciarsi in compagnia di una monografia ben fatta piuttosto che di una delle nostre banali riviste piene di cose già fritte e rifritte?

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