In materia di Carrera Panamericana esistono dotti thread in svariati forum, in Italia e all'estero. Personalmente non ho mai subito il fascino di questa corsa che invece appassiona tantissimo molti modellisti e collezionisti. Massimo Martini, "porschista" fra i più competenti in circolazione, è sempre alla ricerca di soggetti nuovi o inediti. La rivista Modelli Auto gli ha dedicato un articolo nell'ultimo numero uscito a ottobre, e proponiamo qui alcune foto di una delle sue più recenti elaborazioni, che riguarda appunto una Porsche 356 molto particolare, che corse la III edizione della Carrera, nel 1952. Cerca che ti ricerca, Martini, avendo fra le mani alcuni "rocchetti" (come li chiama lui), ha trovato un paio di foto di questa 356 su un vecchio libro sulla Porsche, e la tentazione di cimentarsi in questa elaborazione è stata troppo forte. La Brumm resta tutto sommato un'ottima base, nonostante gli anni trascorsi dall'uscita di questo modello. Il blog aveva già pubblicato alcune elaborazioni della Carrera Panamericana, proprio su base Porsche 356 Brumm, a cura di Umberto Cattani.
Il risultato è un modello estremamente gradevole, caratterizzato da tutti i passaruota carenati. Martini è poi intervenuto con svariate migliorie all'abitacolo e anche esterne, fra cui la griglia posteriore in fotoincisione al posto di quella di serie, che è in plastica cromata. Le foto originali sono in bianco e nero e questo ovviamente lascia spazio a qualche interpretazione e inevitabili "licenze poetiche".
Interamente realizzata "in casa" la decorazione, un po' con pennello a mano libera (notare la scritta sul posteriore, sotto la targa), un po' con i soliti avanzi di decals che non mancano mai nei cassetti dei modellisti più scafati. Come detto, la mia sostanziale ignoranza sulla Carrera e anche una specie di pigrizia che mi prende quando si parla di questa gara non mi consentono di dire con sicurezza se si tratti di un soggetto del tutto inedito. Resta però a mio parere la qualità dell'elaborazione e la sua originalità.
Questa elaborazione originale lo è senz' altro e anche di qualità, valorizza un modello vecchio, ma dalle linee indovinate. Però ho dei dubbi sul fatto che si riferisca alla Carrera, nonostante la scritta. Per quel che ne so nel '52 parteciparono due 356, con i numeri 10 e 11. Porsche partecipanti alla Carrera con il n. 268 non me ne risultano, ma potrei sbagliare.
RispondiEliminaAvevo anch'io qualche dubbio ma non disponendo della lista degli iscritti ho lasciato il beneficio d'inventario.
EliminaCiao a tutti ... ritorno qui per un link di Elio Venegoni dal Forum di Duegieditrice ... guardo le foto proposte e vedo che la vettura 1/1 indica IIa Carrera mentre il modello indicata IIIa Carrera ... bizzarro ... o forse sono io ad esser orbo?
RispondiEliminaE' possibile...
In ogni caso questa Porsche non credo abbia mai visto il Messico; infine, il modellino è proprio bellino ma sembra rientrare in una categoria che non ammiro: modelli di fantasia ...
Credo che ci sia scritto III anche sull'auto vera. In ogni caso si tratterebbe di un "falso d'epoca", anche se non saprei esattamente a quale anno si riferiscano le due foto. Bentornato sul blog Paolo.
EliminaSpulciando il Cimarosti si evince che la prima partecipazione Porsche alla Carrera fu appunto nel '52, III edizione, con le numero 10 e 11. Da racingsportscars nel '53 il 268 fu di una Chevrolet e nel '54 di una delle Alfa 1900, ergo...niente Carrera!
RispondiEliminapregevole il lavoro del modellista ma per ciò che riguarda la sua effettiva partecipazione alla " vera" Carrera è totalmente da escludere .Probabile invece abbia partecipato alla " rievocativa" dove le decorazioni sono libere e di fantasia.
RispondiEliminaUn'appunto sull' uso della base Brumm per le varie 356 partecipanti alla Carrera : se ci si accontenta ...beh , tutto va bene , se si pretende fedeltà i vari model-year sono totalmente errati ...solo l'abilità di Martini potrebbe adattarli e renderli coerenti alle vetture vere .
L'idea era appunto quella di ricavare qualcosa di originale da uno scatolone di modelli recuperato da una cantina dopo un oblio di trent'anni...!
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