Che Henri Pescarolo sia un personaggio ancora molto amato in Francia lo testimonia il fatto che AutoModélisme di novembre torna sulle sue auto dedicando al "team verde" la terza parte di una retrospettiva iniziato qualche mese fa. Altro pezzo tematico in questo numero è la descrizione di una raccolta molto particolare, comprendente tutte le vetture che presero parte al Grand Prix de ACF del 1906: una ricostruzione più fedele possibile nata da un'idea di Alain Marie una decina di anni fa, in occasione del centenario della corsa. Sempre interessante l'articolo sul montaggio di un kit in plastica: si parla stavolta della Ferrari 126 C2 Formula 1 in scala 1:20 della Fujimi. I settant'anni della Ferrari continuano ad essere celebrati con una panoramica sui modelli stradali più rappresentativi in scala 1:18. Tutto sommato si tratta di un numero gradevole, completato dalla solita appendice sulle slot, che a mio avviso costituisce una lettura divertente anche per chi normalmente si occupa di modellismo statico.
Interessante soprattutto, per me, la storia del Gp dell' ACF.
RispondiEliminaServizi del genere che riguardano anche la storia del periodo pioneristico si trovano, mi pare, soprattutto in Francia. Purtroppo in Italia siamo in pochi appassionati di quelle ere lontane.
Mi pare che alcuni modelli siano Brumm elaborati, in particolare la Renault e la Darraq.
Qualche considerazione:
Per la Renault è stata scelta la n. 3B di Edmond, ritirata, invece della più significativa n. 3A vincente di Szizs
I Brumm sono approssimativi, ma non c' è molto altro. Per esempio il telaio è lo stesso per tutte le GP del catalogo, con ovvie conseguenze sul rispetto della scala.
La Renault, nonostante la denominazione ufficiale, non riproduce la vincente al GP di Francia del 1906, ma una sua coeva derivata stradale costruita dalla Renault in 10-15 esemplari su input di Vanderbilt, quello della Coppa, almeno credo. Si chiamava tipo AA e un esemplare, forse quello che ha ispirato la Brumm, è tuttora conservato mi pare negli USA e monta un solo faro a sx proprio come il modello in origine. Inoltre, con il n. 1 sempre del modello originale, disputò e vinse la 24 ore di New York del 1909 (non è stata mica Le Mans la prima...) pilotata da Rafallovitch.
Scusate il pistolotto, adesso cerco di procurarmi la rivista.
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RispondiEliminaGuardando meglio mi pare che ci siano due Renault, la n. 3B di cui sopra, ma anche la vincente n.3A
RispondiEliminaPS Oops...Darracq, non Darraq...