Spark SG027 Porsche 935/J Joest DRM Zolder 1980 |
Non sorprende che la serie nazionale tedesca di Spark sia sempre fra le più prolifiche; il mercato germanico rappresenta infatti una risorsa importante per Spark e soggetti come questa Porsche 935 Joest continuano a essere molto apprezzati dai collezionisti. La 935/J è una particolare versione per la quale restano ancora diverse lacune da colmare. Con il catalogo SG027 è uscita da pochissimo tempo la riproduzione della vettura con la quale Rolf Stommelen vinse la Bergischer Loewe di Zolder, prova valida per il DRM 1980. Il modello è proposto in serie numerata e limitata a 300 esemplari. Avendo già in catalogo la 935/J, per Spark non è stato difficile riprodurre questa la versione sponsorizzata da Liqui Moly e Nigrin, probabilmente la più conosciuta. Un'occasione interessante per aggiungere un'importante 935 nelle vetrine dei collezionisti.
La Porsche 935/J di Stommelen nella vittoriosa gara di Zolder 1980 (notare la presa d'aria circolare dietro lo sportello). |
Vista frontale della vettura nella stessa gara: presenti le scritte Bosch sulle calotte dei fari. |
Il modello lo conoscevamo già: corretto nelle linee e nelle forme generali, la stampa in resina è al livello dei migliori kit; del resto le Porsche 935 sono fra i migliori modelli prodotti da Spark da un po' di anni a questa parte. Perfetta la verniciatura e ottimo il livello di montaggio (abbiamo avuto l'occasione di visionare tre esemplari e nessuno presentava difetti particolari). Ben applicata la decorazione in decals: oltretutto su questa versione, che ha pochi sticker, è scongiurato quell'orribile effetto caratteristico di certi modelli Spark, con più decals unite insieme da un'unica pellicola trasparente. Belli gli interni (cinture in decals a parte...), si nota l'assenza della pedaliera, un particolare abbastanza fastidioso se si considera che su questo modello tutti i pannelli dell'abitacolo sono bianchi; l'omissione è quindi abbastanza evidente.
La forma e la collocazione della presa d'aria rotonda sono evidenti in questa foto del Norisring. |
Per il resto, tutto in linea con quanto di meglio (e purtroppo a volte di peggio...) propone Spark: belli tutti i comandi dello staccabatteria e dell'estintore, ottimo il rollbar integrale, passabili i cerchi (neri, quindi i difetti degli autoventilanti si notano meno), ottime le gomme con la scritta gialla Dunlop correttamente tampografata.
Sfortunatamente Spark è incappata in un errore abbastanza grossolano: a Zolder la vettura presentava un'apertura supplementare rotonda proprio sul lato sinistro, proprio sopra la griglia rettangolare dietro lo sportello; tale apertura non era presente in tutte le gare, ma si nota ad esempio anche in una foto dello stesso anno al Norisring.
In teoria mancherebbero anche le scritte bianche Bosch sui fari, ma sono particolari che nello spazio di un weekend di gara vanno e vengono; non è quindi da escludere che la vettura abbia anche corso senza. Infine, l'antenna sul modello è più corta del dovuto ed è nera anziché argento. In sintesi si tratta del classico modello che a prima vista può piacere molto, ma di cui ci si disamora (abbastanza facilmente?) una volta scoperte quelle piccole pecche che nel nostro campo fanno tutta la differenza.
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