Oggi presentiamo due realizzazioni non proprio recentissime, ma che meritano tutta l'attenzione perché si inseriscono in una tradizione tutta toscana che nasce con Valerio Barnini e continua con artigiani come Denis Carrara e appunto Alex Puggelli. Partendo proprio da dei kit Barnini, Alex ha ottenuto due modelli, uno già conosciuto, ossia la Fiat-Giannini Gr.2 del Passo dello Spino 1974 (vettura n.157), l'altra una Fiat 500 Gr.2 della Sillano-Ospedaletto 1975 (n.69).
Il primo modello era uscito già nella serie Barnini, ma ovviamente Alex l'ha migliorato curando particolarmente gli interni e altri piccoli particolari trascurati a suo tempo. Molto precisa la verniciatura bicolore; l'altra versione è inedita e riproduce la vettura di Michael Tolaini che in quegli anni gareggiava per la Firenze Corse-Biondetti, la scuderia toscana che aveva preso questa denominazione nel 1970, dopo aver iniziato la sua storia alla fine degli anni cinquanta come Scuderia Automobilistica Clemente Biondetti. Anche in questo caso una particolare attenzione è stata dedicata a tanti dettagli in grado di fare la differenza: ganci, maniglie, decals fatte realizzare appositamente per una mini-serie di... due esemplari. Molta cura è stata riservata alla presentazione, con basette e teche di ottima qualità e scatole specifiche marchiate ProModelTek, oltre a un certificato di autenticità.
Questi modelli non sono per tutti, l'abbiamo detto tante volte ed è bene ripeterlo; sono destinate alle vetrine di collezionisti che hanno la completa consapevolezza di ciò che rappresentano, che hanno dedicato magari del tempo ad approfondirne la storia e le vicende, perché si tratta di due pezzi che rappresentano a meraviglia quell'automobilismo "minore" di metà anni settanta; un automobilismo ancora a metà strada fra antico e moderno, in procinto di trasformarsi radicalmente nel decennio successivo ma ancora molto legato a tanti elementi tipici degli anni sessanta. Solo chi ha la pazienza o l'interesse di capire il senso di questa parte di storia potrà apprezzare a dovere questi modelli. Gli appassionati, per fortuna, ci sono ancora e la rete può aiutare. Resta da sperare che Alex possa realizzare presto altri piccoli capolavori come questi perché l'automodellismo ha bisogno di personaggi umili e bravi come lui.
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