14 febbraio 2015

Breve passaggio da Tiny Cars a Milano

Ormai al suo secondo anno di vita, Tiny Cars in Via Cenisio a Milano è decisamente un posto controcorrente. Primo, perché mentre la maggior parte dei negozi di modellismo italiani chiude, Tiny Cars apre e vive felicemente, seppure con tutti i necessari distinguo dati dalla sua particolare "natura". In un modo o nell'altro, comunque, Tiny Cars esiste mentre altri sono spariti. Secondo, in un mondo che offre immense possibilità di autopromozione, molti non hanno saputo sfruttarle, mentre il proprietario Enrico Sardini ha saputo creare una fitta rete di comunicazione, sfruttando al meglio, ad esempio, un mezzo alla portata di tutti come Facebook. Ma quanti usano Facebook solo per pubblicare, con tutto il rispetto, solo minchiate? E' un lavoro impegnativo e diuturno, quello di Enrico, che stamani era a Torino a visitare la celebre rassegna di auto d'epoca e oggi pomeriggio era a Milano, pronto a ospitare quello che uno degli assidui clienti del negozio, con simpatica autoironia, definisce "il cabaret". Ecco un terzo punto a favore di Tiny Cars: è stato creato un ritrovo di collezionisti, dal poco che ho potuto vedere oggi un ambiente accogliente dove passare alcune ore in compagnia di chi condivide la stessa passione. Ormai non sono molte le città che possano vantare dei luoghi di ritrovo di questo genere. L'ultima volta che ero stato a Milano per visitare un negozio era il lontano settembre del 1992, con Paolo Tron ancora dietro il banco dei locali in Via Boeri. Ma erano altri tempi. Tempi in cui a Torino, a Bologna, a Palermo, a Genova si potevano incontrare collezionisti, scambiare idee. Anche noi il sabato pomeriggio andavamo qui a Firenze da Rocchi. Oggi c'è chi si ritrova da Dreoni in Via Cavour. Ma i tempi, ripeto, sono indubbiamente cambiati. Un Tiny Cars è forse oggi l'unico modo di conciliare una bottega specializzata in automodelli con le difficoltà enormi dell'attuale temperie sociale ed economica. Tiny Cars non assomiglia neanche lontanamente al mitico Milano 43. Ma il suo bello è che non vuole assomigliargli, perfettamente cosciente che oggi non sarebbe più il momento giusto. Godiamoci quindi il ricordo di Paolo in Via Boeri ma apprezziamo lo sforzo di una realtà come Tiny Cars, che oltretutto è nelle condizioni di offrire agli acquirenti una quantità enorme di automodelli (il proprietario, se non ricordo male, mi ha parlato oggi di circa trentamila pezzi in stock), e a prezzi decisamente concorrenziali, spesso di gran lunga inferiori a quanto viene richiesto alle borse di scambio. Modelli nuovi e usati, di ogni marca, ma soprattutto oggi ho notato la passione e la grande energia di Enrico. Mi ripropongo di tornare presto, magari per passarci più tempo e respirare ancora un'atmosfera che a Firenze si è perduta da anni, ammesso che sia mai esistita per davvero.



Una veduta d'insieme...




Meta-internet: il blog sul computer di Tiny Cars pubblicato nel blog...


La pubblicità è l'anima del commercio; certi collezionisti giapponesi farebbero follie per una busta così.




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6 commenti:

  1. Grazie dei complimenti, Tiny cars siamo noi, lo rendiamo tutti assieme un ritrovo dove condividere la passione per le automobili, grandi o piccole, spero un giorno di renderlo ancora piu' accogliente, per ora non posso che essere felice dei bellissimi momenti passati con voi!

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  2. Per quel poco che ci sono stato ,concordo pienamente quello che ha descritto David.
    Tornerò anch'io quanto prima.
    A Firenze come a Prato non c'è mai stato un vero ritrovo,almeno per quanto riguarda l'automodellismo.
    Forse siamo noi un po' restii a crearcelo,che ne dici David !

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  3. Il ritrovo parte da lontano, ma merito di Enrico quando ha creduto in un negozio che sappia riproporre la filosofia delle borse, mixando con il clasico negozio di vendita del nuovo.
    L'entusiasmo che ci mette, e la volonta di coinvolgere chiunque entri nel negozio, ha riportato una rinnovvata clientela, decisamente piu' numerosa delgli ultimi tempi di Emilio, qualche giovane leva molto promettente, e miracolo.... qualche papa che porta dei ragazzini ini ini, che da secoli non vedevo entrare in un negozio di modellismo, diventati negli ultimi anni piu' simili ad un reparto geriatrico che ad un luogo di passioni fanciullesche.
    Il merito di tutto cio' e anche dovuto alla politica dei prezzi dell'usato che possa fare avvicinare all'acquisto chi ritenga una "follia" la spesa di quasi 100€ per un modellino, cifra che solo i collezionisti più navigati sono disposti a spendere, ma difficilmente comprensibile da quanti si avvicinano al collezionismo.
    Ultimo ma non meno importante, il contatto umano tra persone, in un epoca di virtuali, avere a che fare di persona con altri con cui scambiare quatro parole e magari andare alla sara a cena, abitudine ormai perse nei tempi, che invece da Enrico ancora succede.
    Baldo

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  4. Enrico ha saputo coinvolgere nella sua iniziativa Tinycarsiana quel gruppo di vecchi appassionati che si ritrovava troppe volte davanti alla saracinesca abbassata del buon Emilio Re che non brillava certo per rispetto di orari e anche, diciamolo, per educazione nei confronti del sempre più ristretto gruppo di propri clienti. Certo da Tiny Cars non trovi modelli al top della qualità o montatori in grado di sfornare meraviglie alla Jap, ma diciamo gente comune che non brama avere modelli unici e non desidera spendere cifre che superino la fatidica quota 90 di ducesca memoria. Ecco sembra la ricetta dell'acqua calda, ma metterla in pratica non è stato e non è tuttora certo facile, quindi grazie ad Enrico che è riuscito ad infoltire il gruppo dei propri aficionados ed anche ad aumentare il fatturato del ristorante dove ci si ritrova il venerdì sera per la cena dei Cretiny presieduta, impegni famigliari e lavorativi permettendo, da Doc. Piero Tecchio (un'ultima annotazione: Paolo Tron non ne è il vice-presidente anche per la semplice ragione che sono mesi che non lo vediamo).
    Franco

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  5. Concordo con tutti voi.
    E' sempre un piacere passare un pò di tempo da Tiny Cars e salutare Enrico, Gian Guido e tutti i Tinyamici !

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