23 febbraio 2015

Da Carrara Models una serie di Alfa Romeo Alfetta Gr.2

Denis Carrara ha appena completato una piccola serie di Alfa Romeo Alfetta Gr.2 berlina in configurazione corsa, partendo da una base Progetto K. Questi modelli si collocano nelle serie limitate e numerate anno per anno, eseguite su modelli di altri produttori. In passato queste serie hanno incluso modelli di Yow, Barnini, Remember, tanto per citare alcune delle marche più note. Per la prima volta viene proposta un'elaborazione, diremmo piuttosto radicale, per ottenere una versione "corsa" dell'Alfetta Gr.2, vettura non troppo nota, ma comunque importante per ogni collezione Alfa Romeo. La lista degli interventi sul modello di serie include:

-sostituzione dei vetri in plastica con vetri termoformati da master
-sostituzione e aggiunta fari anteriori
-sostituzione mascherina in plastica con una in fotoincisione + logo Alfa
-sostituzione tergi da plastica a fotoincisione
-eliminazione sedili anteriori di serie e aggiunta di sedile da corsa lato pilota con cinture in fibbia e fotoincisione
-pannellatura in fotoincisione tipica auto gr2 con aggiunta di estintore
-pedaliere in fotoincisione
-specchietto retrovisore interno
-strumenti in decals
-verniciatura volante con logo alfa in decals
-sostituzione gomme
-colorazione fari posteriori più realistici
-aggiunta tappi in fotoincisione dei fori paraurti
-logo Alfa su bauliera
-marmitta laterale a papera
Finiture bordini vetri e nero opaco e miglior compromesso auto/modello.

Chi fosse interessato, può trovare in vendita il modello a questo link:

http://www.ebay.de/itm/Alfa-Romeo-Alfetta-1-8-Gr-2-1972-Assetto-Corsa-built-by-Carrara-Models-1-43-/111606864807?pt=LH_DefaultDomain_77&hash=item19fc499ba7
 
Ciascun modello è numerato e commercializzato con base e scatola Carrara Models.
 





 







 
 

15 febbraio 2015

On line il catalogo 2015 di True Scale Miniatures

Per chi voglia divertirsi un po' (specie con l'1:18) segnalo l'uscita in pdf sul sito di Mix Diffusion del catalogo 2015 di TSM, a questo link: http://www.mixdiffusion.fr/Files/28801/15448121951738.pdf

14 febbraio 2015

Breve passaggio da Tiny Cars a Milano

Ormai al suo secondo anno di vita, Tiny Cars in Via Cenisio a Milano è decisamente un posto controcorrente. Primo, perché mentre la maggior parte dei negozi di modellismo italiani chiude, Tiny Cars apre e vive felicemente, seppure con tutti i necessari distinguo dati dalla sua particolare "natura". In un modo o nell'altro, comunque, Tiny Cars esiste mentre altri sono spariti. Secondo, in un mondo che offre immense possibilità di autopromozione, molti non hanno saputo sfruttarle, mentre il proprietario Enrico Sardini ha saputo creare una fitta rete di comunicazione, sfruttando al meglio, ad esempio, un mezzo alla portata di tutti come Facebook. Ma quanti usano Facebook solo per pubblicare, con tutto il rispetto, solo minchiate? E' un lavoro impegnativo e diuturno, quello di Enrico, che stamani era a Torino a visitare la celebre rassegna di auto d'epoca e oggi pomeriggio era a Milano, pronto a ospitare quello che uno degli assidui clienti del negozio, con simpatica autoironia, definisce "il cabaret". Ecco un terzo punto a favore di Tiny Cars: è stato creato un ritrovo di collezionisti, dal poco che ho potuto vedere oggi un ambiente accogliente dove passare alcune ore in compagnia di chi condivide la stessa passione. Ormai non sono molte le città che possano vantare dei luoghi di ritrovo di questo genere. L'ultima volta che ero stato a Milano per visitare un negozio era il lontano settembre del 1992, con Paolo Tron ancora dietro il banco dei locali in Via Boeri. Ma erano altri tempi. Tempi in cui a Torino, a Bologna, a Palermo, a Genova si potevano incontrare collezionisti, scambiare idee. Anche noi il sabato pomeriggio andavamo qui a Firenze da Rocchi. Oggi c'è chi si ritrova da Dreoni in Via Cavour. Ma i tempi, ripeto, sono indubbiamente cambiati. Un Tiny Cars è forse oggi l'unico modo di conciliare una bottega specializzata in automodelli con le difficoltà enormi dell'attuale temperie sociale ed economica. Tiny Cars non assomiglia neanche lontanamente al mitico Milano 43. Ma il suo bello è che non vuole assomigliargli, perfettamente cosciente che oggi non sarebbe più il momento giusto. Godiamoci quindi il ricordo di Paolo in Via Boeri ma apprezziamo lo sforzo di una realtà come Tiny Cars, che oltretutto è nelle condizioni di offrire agli acquirenti una quantità enorme di automodelli (il proprietario, se non ricordo male, mi ha parlato oggi di circa trentamila pezzi in stock), e a prezzi decisamente concorrenziali, spesso di gran lunga inferiori a quanto viene richiesto alle borse di scambio. Modelli nuovi e usati, di ogni marca, ma soprattutto oggi ho notato la passione e la grande energia di Enrico. Mi ripropongo di tornare presto, magari per passarci più tempo e respirare ancora un'atmosfera che a Firenze si è perduta da anni, ammesso che sia mai esistita per davvero.



Una veduta d'insieme...




Meta-internet: il blog sul computer di Tiny Cars pubblicato nel blog...


La pubblicità è l'anima del commercio; certi collezionisti giapponesi farebbero follie per una busta così.




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13 febbraio 2015

Nonomologati trasloca. Ma prima... Fiat 697 gru

Gli aggiornamenti da Marco di Nonomologati fanno sempre piacere, perché si tratta sempre di vere e proprie "perle", spesso commentate da Marco stesso con quella passione e dedizione che solo certi veri intenditori possono avere. Del resto, come ci scrivevamo per e-mail questa mattina, il senso del modellismo e del collezionismo risiede anche (e per molta parte) nel capire cosa c'è dietro un particolare pezzo, perché sono state fatte certe scelte e non altre, insomma nel cercare di comprendere qual è l'essenza di un modello. O almeno avvicinarcisi.
Ecco quindi l'ultima realizzazione di Nonomologati prima di un trasloco che gli auguriamo possa essere il più rapido e meno faticoso possibile. Godetevi questa magnifica gru... che fa così anni settanta.

Questa volta ci siamo. I pochi operai in accordo con i sindacati hanno terminato i lavori sul Fiat 697. Le officine e carrozzerie "nonomologati" site in Via Torregrotta dal 2007, chiudono i battenti.

Ultimo camion revisionato e allestito. Sul mio archivio prende il numero 51 del 12-02-2015.

Da oggi si pensa a chiudere gli scatoloni. A mettere via pennelli e bombolette. Si deve preparare un trasloco e speriamo di trovare un piccolo spazio per riprendere con questi lavori.

Il fare questi camion non mi riempie le tasche. Riempiono e rinforzano lo spirito. Il vedere la soddisfazione di chi tiene sul palmo della mano il camion terminato; il vedere come il loro sguardo vada alla ricerca dei dettagli più minuti; la sorpresa nel riconoscere un qualcosa di famigliare. E soprattutto l'orgoglio di possedere un "nonomologati".

Sono queste le soddisfazioni più belle. Anche perché i miei camion fanno rivivere i ricordi di chi all'epoca era molto più giovane. E' forse questa la vera essenza o magia dei miei camion. Il suscitare bei ricordi ... e cosa c'è di più bello della giovinezza passata ?
L'ode a Bacco del tuo concittadino la esalta come nessuno ha fatto mai.

Tornando al camion ti elenco qualche dettaglio costruttivo:

Camion fornito dal cliente e completamente smontato e sverniciato.

Verniciatura a bomboletta. Finitura satinata. Gomme e interno cassone lavorati a pennello con colori acrilici Tamiya. Fanaleria completata con colori Clear sempre di Tamiya.

Base di partenza il solito camion Fiat di Lima. Telaio completato con parti Herpa e Kibri. Montata la cassa batteria, il filtro aria e la gomma di scorta completa di telone.

Cabina allestita con interni Herpa, vetri in acetato, copertina in tessuto. Mascherina decorata con fotoincisioni G&G Rail. Specchietti laterali sempre in fotoincisione.

Gru Herpa con sotto i piedini di stazionamento dei legni, come al vero.

Cassoncino Kibri con l'aggiunta di una retina di protezione in fotoincisione e carico vario.

Applicati tubi dell' olio agli snodi della gru.

Targa della provincia di Latina (come da richiesta) anni '80.

Poster di Bettega in cabina.

























10 febbraio 2015

Rétromobile: un approfondimento su Built Up Models

In questa sequenza di gallery dedicate a Rétromobile 2015 abbiamo volutamente lasciato per ultimo Built Up Models, perché meritava uno spazio particolare. Da svariati anni la presenza dell'atelier marsigliese costituisce uno dei motivi di maggiore interesse nella Rétromobile modellistica, e anche in questa edizione i pezzi di grande pregio non sono mancati. Non solo 1:43 e non solo automodelli. Ecco un saggio di ciò che era possibile ammirare al parco delle esposizioni. Un particolare ringraziamento a Stéphane Dufrène (in una delle foto) per la sua gentilissima collaborazione.










09 febbraio 2015

Rassegna stampa: Auto Modélisme 208 e 209

Recensiamo in un unico intervento i primi due numeri dell'anno di Auto Modélisme, che si contraddistinguono per una bella ricchezza di contenuti. Nel 208 si celebra giustamente Bertrand Azéma, scomparso di recente a causa di una terribile malattia. La vedova di Azéma ha deciso di mettere all'asta una porzione della celebre collezione dello specialista della Solido, devolvendo il ricavato alla ricerca sul morbo di Alzheimer. Auto Modélisme dedica un giusto omaggio alla figura di Azéma, autore delle più importanti opere bibliografiche sulla storia della Solido, e ad alcuni notevoli pezzi della sua collezione, una delle più importanti nel settore, se non la più importante in assoluto. Sorvoliamo le inevitabili recensioni sulle cineserie per dedicarci al bel montaggio del kit BMW M3 DTM 2012 della Revell in 1:24, montaggio completato poi nel numero successivo. Belle le schede sul Rally Montecarlo 1973, che propongono alcune vetture insolite. Il numero 209 è decisamente focalizzato su alcune anteprime di Rétromobile, con la Porsche 906 Carrera 6 di Profil24 che campeggia sulla parte superiore della copertina. Si anticipano anche un paio di diorami destinati all'esposizione di Parigi e si esegue anche un bel test sulla Porsche 914/6 di SRC in scala 1:32, un articolo tecnico e pratico che farà sicuramente la felicità degli specialisti del settore. La recente scomparsa del disegnatore Wolinski nell'ultimo terrificante attentato di Parigi è l'occasione per un dovuto omaggio alla Porsche 911 GT2 di Le Mans 1998, di cui viene riproposta la "fiche" pubblicata a suo tempo nel primo Hors Série di Auto Modélisme, integrata però da ulteriori immagini scattate da Daniel Dormoy e Claude Parpex. I numeri 208 e 209 di Auto Modélisme sono strettamente legati fra loro anche per un altro paio di articoli lunghi, dedicati alla Ford GT40 a Le Mans (una bella ed erudita carrellata fra modelli speciali e industriali) e alle Mercedes stradali. Nel numero 209, la Ford GT40 è trattata nelle sue riproduzioni industriali, con una storia degli obsoleti dalle prime uscite (Solido, Politoys...) fino ai nostri giorni. Il pregio di questo articolo, a differenza di quanto si è vista nel passato soprattutto in alcune riviste nostrane, non è una pedestre e acritica sommatoria di modelli, ma un tentativo di collocare le varie riproduzioni nel loro tempo, fornendo ai lettori meno esperti o... più giovani un'interessante chiave di lettura.
Superato definitivamente un periodo decisamente scialbo, in cui il mainstream dominava, Auto Modélisme sembra avere definitivamente assunto una veste che coniuga felicemente le esigenze del moderno con l'importanza della storia e del passato.






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