Ormai al suo secondo anno di vita, Tiny Cars in Via Cenisio a Milano è decisamente un posto controcorrente. Primo, perché mentre la maggior parte dei negozi di modellismo italiani chiude, Tiny Cars apre e vive felicemente, seppure con tutti i necessari distinguo dati dalla sua particolare "natura". In un modo o nell'altro, comunque, Tiny Cars esiste mentre altri sono spariti. Secondo, in un mondo che offre immense possibilità di autopromozione, molti non hanno saputo sfruttarle, mentre il proprietario Enrico Sardini ha saputo creare una fitta rete di comunicazione, sfruttando al meglio, ad esempio, un mezzo alla portata di tutti come Facebook. Ma quanti usano Facebook solo per pubblicare, con tutto il rispetto, solo minchiate? E' un lavoro impegnativo e diuturno, quello di Enrico, che stamani era a Torino a visitare la celebre rassegna di auto d'epoca e oggi pomeriggio era a Milano, pronto a ospitare quello che uno degli assidui clienti del negozio, con simpatica autoironia, definisce "il cabaret". Ecco un terzo punto a favore di Tiny Cars: è stato creato un ritrovo di collezionisti, dal poco che ho potuto vedere oggi un ambiente accogliente dove passare alcune ore in compagnia di chi condivide la stessa passione. Ormai non sono molte le città che possano vantare dei luoghi di ritrovo di questo genere. L'ultima volta che ero stato a Milano per visitare un negozio era il lontano settembre del 1992, con Paolo Tron ancora dietro il banco dei locali in Via Boeri. Ma erano altri tempi. Tempi in cui a Torino, a Bologna, a Palermo, a Genova si potevano incontrare collezionisti, scambiare idee. Anche noi il sabato pomeriggio andavamo qui a Firenze da Rocchi. Oggi c'è chi si ritrova da Dreoni in Via Cavour. Ma i tempi, ripeto, sono indubbiamente cambiati. Un Tiny Cars è forse oggi l'unico modo di conciliare una bottega specializzata in automodelli con le difficoltà enormi dell'attuale temperie sociale ed economica. Tiny Cars non assomiglia neanche lontanamente al mitico Milano 43. Ma il suo bello è che non vuole assomigliargli, perfettamente cosciente che oggi non sarebbe più il momento giusto. Godiamoci quindi il ricordo di Paolo in Via Boeri ma apprezziamo lo sforzo di una realtà come Tiny Cars, che oltretutto è nelle condizioni di offrire agli acquirenti una quantità enorme di automodelli (il proprietario, se non ricordo male, mi ha parlato oggi di circa trentamila pezzi in stock), e a prezzi decisamente concorrenziali, spesso di gran lunga inferiori a quanto viene richiesto alle borse di scambio. Modelli nuovi e usati, di ogni marca, ma soprattutto oggi ho notato la passione e la grande energia di Enrico. Mi ripropongo di tornare presto, magari per passarci più tempo e respirare ancora un'atmosfera che a Firenze si è perduta da anni, ammesso che sia mai esistita per davvero.
Una veduta d'insieme...
Meta-internet: il blog sul computer di Tiny Cars pubblicato nel blog...
La pubblicità è l'anima del commercio; certi collezionisti giapponesi farebbero follie per una busta così.
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