11 febbraio 2021

Note sparse sulla Chevron-BMW B16 Escuderia Montjuich Le Mans 1970 di Spark (S9401)

Lo Spark uscito in questi giorni
(S9401), diversi anni dopo il Bizarre. 
L'arrivo delle Chevron B16 nella gamma Spark non è una novità assoluta. Già diversi anni fa le tre Chevron di Le Mans '70 erano state commercializzate da Bizarre, la numero 44 e la 49 nella gamma standard, la numero 48, motorizzata Mazda, nella serie speciale consacrata alle vetture e ai propulsori del costruttore giapponese a Le Mans. 

La Chevron-BMW B16 di Baker/Martland, 
Le Mans 1970. 


Delle tre B16 la prima a ricomparire nella produzione Spark è stata in questi giorni la numero 44, motorizzata BMW 4 cilindri 1991cc (la 49 aveva invece un 4 cilindri Ford da 1771cc) e iscritta dall'Escuderia Montjuich per Clive Backer e Digby Martland. Le B16 erano una presenza costante soprattutto nell'Europeo 2 litri. Il modello Bizarre (BZ310) era un classico prodotto di questo marchio: semplice, pulito, senza tanti fronzoli e con qualche dettaglio raffinato messo al posto giusto. Spark poteva contare quindi su una buona base per la riedizione di questa Chevron. Curiosamente, lo Spark presenta alcuni piccoli progressi rispetto al Bizarre. ma anche un paio di omissioni. Esaminiamole in breve: 

  • Lo Spark ha ora scritte gialle Dunlop Racing sugli pneumatici, mentre il Bizarre si limitava a semplici Dunlop. La foto di riferenza è evidentemente quella pubblicata a pagina 730 del secondo tomo di 24 Heures du Mans di Moity/Teissedre/Bienvenu. Le scritte appaiono però troppo grandi sul modello. 
  • Come sul Bizarre, lo Spark ha le coperture in plexi sui fari. Probabilmente questa vettura non le aveva. 
  • Mancherebbe una piccola freccia rotonda sul frontale, giusto un po' più avanti in basso dell'adesivino blu. 
  • Sullo Spark sono stati aggiunti i rivetti lungo il bordo superiore della decal che simula l'alluminio della scocca, sulle fiancate. 
  • Mancano, sullo Spark, i dettagli tampografati che sul Bizarre simulavano le cerniere e la linea di apertura del deflettore dei vetri laterali. 
  • Sullo Spark le cerniere delle porte (sul tetto) non sono state colorate in alluminio; le feritoie posteriori sono rimaste rosse mentre sul Bizarre avevano ricevuto una mano di nero, a simulare le aperture nella "persiana". 
  • Di diverso disegno gli sfoghi trapezoidali nelle "orecchie" ai lati del motore, ora di forma più corretta. 
  • Aggiunta sullo Spark della piccola decal gialla sul muso (peraltro assente in qualche foto), sul lato opposto al numero di gara. 
  • Sul Bizarre era stata stampata una seconda coppia di cerniere sulla portiera, giustamente eliminata sullo Spark. 
  • Rispetto al Bizarre, lo Spark ha i bocchettoni della benzina diversi: più dettagliati, con la loro sede ovale. 
  • La carrozzeria dello Spark ha ricevuto piccole migliorie a livello di sedi di rivetti nei punti di aggancio col telaio. Credo siano state riviste anche le linee delle giunture in generale. 
Il modello Bizarre (fonte www.carmodel.com).
Nota aggiuntiva: questo Spark è stato assemblato in Madagascar. A dispetto dei segnali di progresso mostrati in modelli recenti, le ultimissime novità che ho ricevuto (la Simca del Monte Carlo 1973, la Alpa di Le Mans 1994 e un'Alpine A110) non sono esenti da tante piccole imprecisioni che speravo fossero solo un ricordo. Spark dovrà ancora lavorare per ottenere una corrispondenza soddisfacente e costante fra la qualità dei modelli cinesi e quelli made in Madagascar. 

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