Siamo soliti recensire il bollettino d'informazione del DTCA (Dinky Toys Collectors' Association) riservato agli iscritti del club perché rappresenta sempre una fonte preziosa di aggiornamento su un tema che solo apparentemente ha già detto tutto: esiste sempre qualcosa da scoprire sui modelli d'epoca, e ne è un buon esempio l'edizione di aprile del "Journal" che propone un curioso intervento di David Busfield sui pianali in lamierino riciclati dalla Dinky a partire dalle lastre serigrafate originariamente destinate alla produzione delle locomotive della serie Hornby. Si trova inoltre la prima delle due parti di una retrospettiva sui Foden (1947.1964) a cura di Rob van der Hoort: i Foden sono il classico esempio di un argomento che non conosce mai fine.
Su questi particolari "Dinky Supertoys" sono stati già scritti fiumi d'inchiostro, eppure c'è sempre qualcosa di nuovo da mettere in evidenza, un mistero da svelare, una variante da spiegare. E' bello vedere che in certi paesi come Gran Bretagna o Olanda ci siano ancora giovani appassionati di obsoleti: ormai non si può più parlare di generazioni che hanno giocato con questi oggetti (si parla spesso di modelli usciti negli anni trenta o quaranta), e colpisce il rigore e la serietà metodologia con la quale vengono sviscerati certi temi.
Siamo anni luce - spiace dirlo - da molti collezionisti di casa nostra, costantemente impegnati con vari rottami e rottamini, disposti a spendere centinaia di euro accumulando modelli Atlas e isolati dal resto del mondo nella loro assoluta mancanza di competenza.