Annunciate da una vita, finalmente escono le Porsche 917/10 e 917/20 di Minichamps in scala 1:43. Non nella serie in metallo, come probabilmente la ditta tedesca aveva preventivato ai tempi dei tempi, ma nella gamma Evolution, in resina, assemblate quindi da Spark. Direi che si tratta di una decisione saggia, visti e considerati anche i numerosi difetti di fabbricazione dei modelli in zamac, dai quali neanche un marchio prestigioso come Minichamps è stato esente. Volendo fare una battuta, potremmo dire che Minichamps torna alle origini, dato che erano state proprio le Porsche 917/20 le prime referenze in catalogo quando ad Aachen si producevano kit in metallo bianco. Forse è per questo che molti collezionisti della prima ora aspettavano con impazienza questo modello, e hanno dovuto attenderlo per anni. Oggi le tirature sono decisamente più basse e la resina costituisce il materiale migliore per una produzione di questo tipo. Delle 917/10 parliamo in un altro post (link:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.it/2016/04/porsche-91710-scala-143-di-minichamps.html). Stavolta ci focalizziamo sulla 917/20, e la prima versione uscita è la numero di catalogo 437 736107, che riproduce la versione Jagermeister vittoriosa alla Sudwest Pokal di Hockenheim nell'Interserie del 1973.
Un po' di storia non guasterà: secondo vari esperti questa vettura sarebbe in realtà la 917/30-001, ovvero l'esemplare a passo variabile che era servita a Mark Donohue per lo sviluppo della vittoriosa vettura Can-Am nell'inverno 1972-73. Tra l'altro nel programma della Sudwest Pokal, la vettura figura come 917/10...
Vic Elford non era un regolare dell'Interserie, ma nella gara di Hockenheim, il 15 luglio 1973, ottenne la vittoria per somma di risultati, dopo un secondo posto nella prima manche e un primo nella seconda. Della 917/20 Interserie è prevista prossimamente la versione Martini, in uscita a giorni, e non c'è dubbio che fra Minichamps, Truescale e Spark altre ne verranno fuori, nelle serie ufficiali e speciali. Limitato a soli 380 esemplari, il modello è andato rapidamente esaurito presso gli importatori (Ripa l'ha finita in un paio di giorni, insieme alle prime due 917/10 uscite contemporaneamente). Diciamo che si tratta del classico "modello-meteora", destinato ad essere ricercato dai collezionisti. Per un soggetto simile, 380 esemplari sembrerebbero davvero pochi, ma forse Minichamps ha voluto essere prudente, tanto più che lo stampo potrà essere ammortizzato a dovere con altre versioni esistenti.
[in questo blog è disponibile anche una gallery della versione Martini Interserie 1974:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.it/2016/04/focus-su-porsche-91720-martini-racing.html ]
Lasciamo quindi la parola alle immagini:
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Eccola qua la prima versione della 917/20 di Minichamps. Questa versione
l'aveva annunciata Truescale ma evidentemente deve esserci stato un
passaggio di testimone. |
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Tutta la struttura del retrotreno è riprodotta in plastica. |
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Ottima la verniciatura. Questo modello si contraddistingue per la
quasi assenza di fotoincisioni. |
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La decorazione è in decals. |
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Come emerge da queste foto, il livello di finiture è molto alto. |
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Ricco di dettagli l'abitacolo; le cinture di sicurezza sono in decal, ma
vengono applicate su stampi in rilievo, salvando così l'effetto. |
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Ancora una vista della parte posteriore, ben dettagliata fra motore e struttura
del telaio. |
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La verniciatura è perfetta. |
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Notare il parabrezza in colore giallo trasparente, forse un po'
troppo alto rispetto alla vettura reale. |
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Gli specchietti retrovisori hanno la parte interna riflettente. |
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Le coperture delle prese d'aria NACA sono in plastica dipinta, così
come i supporti dell'ala posteriore. |
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Il fondino è semplificato, giusto il minimo indispensabile. Ciò che resta
a vista, comunque, va più che bene. |
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Buon realismo per i supporti dell'ala posteriore. |
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Il modello è presentato sulla classica base in plastica Minichamps
e anche la scatola è la stessa della produzione in zamac. |
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Solo 380 esemplari per questa prima versione della
Porsche 917/20. Già esaurito il modello presso Minichamps e presso
l'importatore italiano Ripa. |
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In fotoincisione è realizzato il manettino dello staccabatteria... |
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...e anche il comando esterno del sistema di estinzione. |
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Ottima la riproduzione della ventola del motore, caratteristica
che già i collezionisti apprezzavano nelle prime 917 in zamac, di inizio anni 2000. |
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Precisi e netti i riempimenti in nero opaco delle varie entrate e uscite d'aria. |
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Belli gli pneumatici col marchio del fabbricante tampografato. |
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I caratteristici cerchi della 917; dietro si intravede il disco freno fotoinciso. |
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Nulla da dire sul livello generale del dettaglio. |
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I rivetti di fissaggio dell'ala posteriore fanno tutt'uno con la decal
Jagermeister. Una soluzione forse non ottimale, ma bisogna pur
sempre accettare certi compromessi. |
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