31 marzo 2021

Vic Elford e la Porsche 911, tributo al Rally di Monte Carlo 1968 [a cura di Nicola Lettieri]

Tributo al Rally di Monte Carlo 1968: Vic Elford e la Porsche 911 [testo e foto a cura di Nicola Lettieri]

Il pilota inglese Vic Elford, per gli amici “Quick Vic”, è stato uno dei più poliedrici e versatili piloti di tutti i tempi, capace di correre e trionfare nelle più diverse categorie del Motor Sport.

Vic Elford
A conferma di ciò, è sufficiente prendere in considerazione il suo anno “magico”: il 1968.

La lunga serie di trionfi di “Quick Vic” iniziò il 25 gennaio con la vittoria al Rally di Monte Carlo in coppia con David Stone con la Porsche 911 T.

Seguì, il 4 febbraio, la vittoria alla 24 Ore di Daytona con la Porsche 907 Long Tail (#005) n.54 ufficiale insieme con Jochen Neerpasch, Rolf Stommelen, Jo Siffert ed Hans Herrmann.

Appena un mese dopo, il 23 marzo, ottenne con la Porsche 907 corta (#026) ufficiale insieme con Jochen Neerpasch il 2° posto alla 12h di Sebring.

24 Ore di Daytona 1968












Il 5 maggio vinse, sempre su Porsche 907 corta ufficiale (n.224) in coppia con Umberto Maglioli, la 52° Targa Florio, dopo aver recuperato nei confronti dell’Alfa Romeo 33/2 di Nanni Galli ed Ignazio Giuinti un ritardo di 18 minuti causato da una foratura.

Il 19 maggio, ancora una vittoria alla 1000 km del Nürburgring con la Porsche 908 (#008) ufficiale in coppia con Jo Siffert.

Rally Monte Carlo 1968
Purtroppo alla 24 Ore di Le Mans del 28 – 29 settembre, la sua Porsche 908 LH fu squalificata per alcune irregolarità commesse nella sostituzione di un alternatore, altrimenti “Quick Vic” avrebbe sicuramente messo la sua firma sull’ennesimo ottimo risultato, stante la superiorità in qualifica delle 908 LH rispetto alle Ford GT40.

Infine, al suo debutto in Formula Uno nel mese di luglio al Gran Premio di Francia, riuscì ad ottenere il 4° posto con una Cooper BRM scarsamente competitiva, dietro a piloti come Ickx, Surtees e Stewart.

12 Ore di Sebring 1968
Tralasciando per il momento la splendida vittoria di Vic Elford alla Targa Florio ’68, che conto di approfondire in futuro, vorrei soffermarmi sul Rally di Monte Carlo del 1968 e sulla prima vittoria in questa durissima e prestigiosa competizione per la Porsche con la 911 T.

Il “Monte 1968” fu una gara di svolta anche perché, dopo che nella prima metà degli anni sessanta si erano imposte piccole vetture come le Saab 96 e le Mini Cooper S anche grazie al sistema dei coefficienti prestazionali, in quell’anno vennero cancellati i tempi imposti a favore degli “scratch” nelle prove speciali. Da allora, quindi, l’auto più veloce e il pilota con il piede più pesante avrebbero vinto.

24 Ore di Le Mans 1968

1000km del Nuerburgring 1968
Da Stoccarda furono inviate in Francia due 911 T da 180 CV che sarebbero state guidate da Vic Elford e David Stone (la 911 T n.210) e dall’esperto Pauli Toivonen e Martti Tiukkanen (la gemella n.116) e che avrebbero dovuto vedersela con le agili e performanti Alpine Renault.

Quell’anno il clima era quasi primaverile e la neve era solo ai bordi delle strade: la squadra di assistenza dovette far arrivare in fretta gomme più performanti, senza chiodi né tasselli, per garantirsi la maggiore tenuta di strada possibile in quelle singolari condizioni.

L’Alpine-Renault di Gérard Larrousse alla partenza dell’ultima tappa aveva 14” di vantaggio su Elford, seguito da Toivonen, poi il colpo di scena: Elford vinse le prime due PS e nella terza - La Couillole – recuperò ben 51” al francese, braccato anche dalla seconda Porsche n.116 di Toivonen. Al secondo passaggio del Turini, complice un po’ di neve gettata sulla strada da alcuni spettatori improvvisatisi “spalatori”, l’Alpine di Larrousse con le gomme “racing” uscì di strada finendo contro un muro e la Porsche ottenne finalmente la prima vittoria e la prima doppietta al Monte Carlo della 911. Quell’anno, il favorito nella squadra Porsche era certamente il più esperto Toivonen ma, complice il bel tempo e le singolari condizioni della strada, fu Elford a vincere per le sue migliori doti di stradista rispetto al finlandese, più a suo agio sulla neve.

Incontro al Turini, giugno 2018
Nel mese di giugno del 2018, cinquant’anni dopo la vittoria al Monte della 911 T di Elford/Stone e quarant’anni dopo la vittoria del francese Jean-Pierre Nicolas in coppia con Vincent Laverne alla giuda della 911 Carrera RS 3.0 (l’ultima assoluta per Porsche), la Casa di Stoccarda organizzò un meeting con cinque ex piloti di rally alla tappa del Col de Turini del Rally di Monte Carlo alla giuda di cinque iconiche Porsche per celebrare le prime e ultime vittorie del marchio al Monte.

Monte Carlo, giugno 2018
Alla guida di una 911 S 2.0 Coupè, c’era Herbert Linge che aveva partecipato alla prima apparizione della 911 al Rally di Monte Carlo nel 1965, piazzandosi all'ottavo posto assoluto. Il francese Jacques Alméras, guidava una 911 3.0 Gruppo 4 del ’74 con la quale nello stesso anno era diventato campione francese della montagna nella classe "GT Special". René Rochebrun, che aveva corso come copilota di Jean-Jacques Santucci al Monte del 1978, giudava una 911 Carrera 2.7 RS bianca del 1972. Jean-Pierre Nicolas era ancora una volta al volante della 911 SC blu e oro del 1978 che aveva guidato durante l'ultima vittoria di Porsche al Rally di Monte Carlo ‘78. Ed infine, alla guida di una 911 (991-2) Carrera T del 2018, costruita per rendere omaggio alla 911 T che aveva guidato nel 1968, c’era Vic Elford.


La vettura, esemplare unico, presentava numerosi richiami alla vittoriosa 911 T del 1968, come ad esempio i fari supplementari, i paraspruzzi posteriori, strumenti da rally Halda sul tunnel centrale, sedili avvolgenti con finitura in tessuto di carbonio e gli anni "1968" (lato passeggero) e "2018" (lato conducente) ricamati sul poggiatesta e riportati sulla placca di identificazione all’esterno della vettura, naturalmente decorata con i numeri di gara “210”.



Terribilmente affascinato da questa vettura, da buon collezionista Porsche ed ammiratore di Vic Elford, qualche mese fa ho deciso di rivolgermi al mio amico Giuseppe di “JH Racing Models” per la realizzazione del modello in scala 1/43 da mettere in collezione, usando come base la rossa 991-2 Carrera T di Minichamps realizzata in serie limitata di 200 pezzi per il negozio tedesco Cartima.

Una fase dell'elaborazione

Giuseppe ha aggiunto i fari supplementari realizzando il supporto saldando tubi in ottone, inserito, autocostruendola, la strumentazione Halda sul tunnel centrale, realizzato i paraspruzzi con plasticard opportunamente sagomato e stampato le decals affidandosi ad un professionista esterno al quale ha fatto realizzare anche la cartolina da inserire come sfondo nella confezione. 


La strumentazione Halda
sul tunnel centrale
Montaggio dei fari supplementari

Il risultato finale ha pienamente soddisfatto le mie aspettative, meritando un posto di riguardo nella mia vetrina insieme alla sua illustre progenitrice.

Vecchio e nuovo...







1 commento: