Nel thread precedente ci siamo occupati delle elaborazioni eseguite da Salvatore Vergine per Diego Bettoni. Proseguiamo con una seconda parte, presentando i lavori, sempre in 1:43, di Ciro De Simone, ancora per la collezione di Bettoni. Come nel primo thread, si tratta di elaborazioni fatte su base low cost, a riprova della validità di base di certi modelli.
Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
27 marzo 2017
Elaborazioni dalla collezione di Diego Bettoni (parte 1)
Il web è pieno di opportunità per chi colleziona modelli e anche - fortunatamente - per chi intende spendere cifre ragionevoli senza perdere il controllo dei propri bilanci. L'1:43 - e anche altre scale - offre la possibilità di farsi una collezione più che dignitosa partendo da modelli low cost, come Burago, Mondo Motors, senza contare i numerosissimi esemplari da edicola, sui quali spesso si accendono accanite discussioni. Sia come sia, quando i risultati sono come quelli che presentiamo, pensiamo ci si possa decisamente accontentare. In questa prima parte trovate una serie di lavori di Salvatore Vergine, su basi eterogenee; è la prova che se la base è valida, il risultato può essere davvero buono. I modelli sono proprietà di Diego Bettoni.
24 marzo 2017
Ferrari 312 B3 F.1 Argentina GP 1974 Niki Lauda di Looksmart 1:43
Ben dettagliata la parte meccanica visibile; il blocco motore ha ricevuto un'ottima resa in gun metal. Tutto è assemblato con cura, probabilmente con maggiore attenzione rispetto ai normali Spark. |
L'aspetto generale è convincente. I radiatori laterali sono riprodotti in fotoincisione. Fotoincise anche la paratie degli spoiler anteriori e posteriori. |
I caratteristici supporti dell'ala anteriore sarebbero scomparsi nella stagione inoltrata. |
Il modello è offerto al pubblico a circa 100 euro. Troppi? Molti collezionisti rispondono che effettivamente è un po' tanto per uno Spark... travestito da Looksmart. Ma tant'è, le licenze, specie quelle Ferrari hanno un peso notevole e il prezzo da pagare è salato. Commenteremo via via alcuni aspetti del modello direttamente nelle didascalie delle immagini.
Della buona documentazione è essenziale per giudicare i particolari storici di un modello e - perché no? - rilassarsi sfogliandolo e ammirando allo stesso tempo le caratteristiche della miniatura. |
23 marzo 2017
Focus su: Ralt-Toyota RT1 F.3 di CP Model (scala 1:20)
Diciamolo subito, così ci togliamo il pensiero: questo modello non potrà (e non dovrà) piacere a chi è abituato a vedere in collezione solo degli asettici AutoArt, Minichamps e roba del genere. Forse sarà capito leggermente meglio da chi ha avuto la fortuna di vivere tutta la storia dell'automodellismo speciale e ancora oggi non si rassegna alla piattezza dilagante. Pasquale Catanese di CP Model non è mai a corto di idee, e stavolta ha abbandonato la sua scala tipica, l'1:43, per scegliere una scala forse meno apprezzata da noi ma ugualmente ricca di storia, l'1:20. Chi non ricorda i kit Tamiya in quella scala? In Giappone e in altri paesi come il Regno Unito, l'1:20 continua ad avere i suoi seguaci. E visto che ormai era controcorrente, Pasquale Catanese ha scelto anche un soggetto del tutto inedito praticamente in ogni forma e in ogni scala, la Ralt-Toyota RT1 di Formula 3. La RT1 rappresentò un nuovo corso nella carriera di Ron Tauranac: prodotta a partire dal 1975, fu impiegata anche in Formula 2 con un'ampia rosa di motorizzazioni, dal BMW al Ferrari, dall'Hart allo Swindon.
Il propulsore più corrente nella configurazione F.3 fu invece il Nova-Toyota. La prima vittoria della RT1 F.3 arrivò a Monza nel giugno 1975 con Larry Perkins; la migliore stagione in F.2 fu il 1977, con Cheever e Hoffman, rispettivamente secondi e settimi in classifica finale con vetture dotate di motore BMW 2000.
Il modello CP, disponibile solo montato, propone la versione F.3, con diverse opzioni di spoiler posteriore e colorazione a scelta. L'esemplare di queste foto, in giallo con i bolli portanumero bianchi, è particolarmente elegante e sobrio.
Per la realizzazione del modello, Pasquale Catanese si è avvalso della collaborazione di alcuni giovani entusiasti modellisti e l'intenzione è quella di proseguire nella produzione di soggetti come questo, che hanno già raccolto ampi consensi fra il pubblico degli appassionati.
Il modello è in resina con parti in metallo bianco, e subito colpisce per l'esattezza delle sue proporzioni e per l'equilibrio fra ogni dettaglio: si apprezza la silhouette della vettura come se fosse uno dei manichini utilizzati per le prove aerodinamiche ma si riescono a notare anche diversi dettagli che ne fanno un pezzo davvero affascinante. Speriamo che in un prossimo futuro possano uscire i modelli ai quali Pasquale Catanese sta pensando perché si tratta di scelte del tutto azzeccate.
Rassegna stampa: AutoModélisme n°232 (marzo 2017)
Era inevitabile che il numero di marzo di AutoModélisme fosse incentrato sulle novità di Norimberga e Rétromobile. La rassegna su Norimberga si limita in questo numero all'1:43, per poi proseguire con le scale grandi sul 234 di aprile. Al di là di ogni possibile e legittimo discorso sulla reale utilità di simili reportage (forse Rétromobile sarebbe anche giustificato), vi sono altri contenuti degni d'interesse, fra cui un bell'articolo sulla "madre della Parigi-Dakar", ossia il raid Abidjan-Nizza del 1977 che è da considerare come il predecessore di tutti i rallye-raid che si sono susseguiti dalla fine degli anni settanta ai giorni nostri. Da leggere è anche un altro episodio dedicato all'attività di modellista di Erland Elkaim, che stavolta si è cimentato nell'autocostruzione della Tyrrell-Ford 011 del GP Usa 1983 in 1:12.
Iscriviti a:
Post (Atom)