Uscita in questi giorni, la BMW 3.0 CSL di Niki Lauda e Hans Stuck alla 1000km di Spa 1973 (modello Spark per la serie belga, SB227). |
La CSL è uno dei modelli migliori di Spark come linee e proporzioni. |
Alla 1000km di Spa del 1973 Alpina iscrisse due 3.0 CSL, la numero 60 per Lauda/Stcuk (equipaggio da nulla...) e una per Brian Muir e lo stesso Lauda (numero 64). In quell'occasione la partecipazione delle turismo non fu particolarmente nutrita - c'è da dire comunque che le Gruppo 2 nel mondiale sport erano considerate una specie di riempitivo - composta, oltre che dalle due BMW Alpina, dalla Ford Capri RS2600 di Gerstmann (ricordate il kit Solido di quella macchina?) condotta da Hartmut Kautz, Werner Christmann e Albrecht Krebs. Fu la BMW numero 60 a conquistare la vittoria di categoria, con un eccellente settimo posto assoluto, davanti a vetture ben più accreditate.
La bandiera nazionale contraddistingue da sempre le serie realizzate per gli importatori locali. |
A ridosso concluse la seconda CSL, mentre la Capri non terminò la corsa a causa di un incidente. Ed è proprio la CSL vittoriosa ad essere stata riprodotta da Spark nella serie belga, a cura dell'importatore Homblé Diffusion. Numero di catalogo SB227, la CSL di Lauda e Stuck è stata prodotta in cinquecento esemplari numerati.
Ottima la realizzazione dei contorni vetro e delle guarnizioni della linea di cintura. Lo staccabatteria è in fotoincisione. |
I fermacofani sono fotoincisi, mentre i gruppi ottici sono in plastica colorata. |
Il modello, made in China (la produzione in Madagascar cui abbiamo accennato tempo fa si conferma quindi come un incidente di percorso dovuto probabilmente a esigenze logistiche) è un esempio di pulizia di montaggio. Sono questi gli Spark che avevamo temuto di perdere al momento della recensione dei disgraziati modelli assemblati nello stesso stabilimento dei MileziM.
Verniciatura perfetta, applicazione inappuntabile delle decals, incollaggio senza il minimo sbaffo di fotoincisioni e degli altri particolari riportati. La CSL di Spark è davvero quello che i collezionisti negli anni ottanta avrebbero pagato una fortuna (e che neanche si trovava in giro, salvo cercare mosche bianche in giro per l'Europa). I contorni vetro anteriori e posteriori sono in tampografia cromata (o è un film tipo bare metal?), con un effetto difficilmente migliorabile. Non c'è la minima traccia di colatura del colore e la linea è stata volutamente tenuta stretta per evitare un effetto finale troppo pesante. Lateralmente è stato riprodotto, con una fotoincisione nera, anche il listello che separa il finestrino anteriore da quello posteriore.
Le cornici laterali dei vetri sono ottenute in fotoincisioni e riportano i dettagli delle doppie battute ove necessario. |
Impeccabile la verniciatura: uniforme, non eccessivamente brillante, coprente, senza una imperfezione. Segno che anche la preparazione è accurata e le resine utilizzate sono di buona qualità. |
Forse qualche piccola incoerenza storica c'è, ma in questo caso è roba da poco: sul frontale erano due le fessure ai lati delle grigliette sotto la calandra (una a destra, l'altra a sinistra), mentre Spark ha sistemato sulla parte destra un gancio traino fotoinciso.
Molto realistici i fari anteriori con parabola cromata e parte trasparente in plastica, ma ormai è un classico di Spark. |
Il fondino è fissato alla scocca mediante due viti. Raro vedere uno Spark da questa prospettiva, vero? |
Restando in tema CSL, mi viene in mente la vettura del Paul Ricard 1973 uscita insieme alla versione di questo articolo, sulla quale Spark ha omesso la riproduzione delle tipiche bandelline triangolari prima dei passaruota. Eppure, specie per quella versione, non sono certo le foto laterali che mancano.
Io sono molto sollevato, nel leggere che la produzione in Madagascar sembra essere stata solo un incidente di percorso...
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