31 maggio 2020

Concept-car beauté pure: il catalogo di una mostra al castello di Compiègne


Oggetto sperimentale, estetico (ma non solo), laboratorio tecnologico o studio di stile, la concept-car ha sempre cercato di conciliare le speranze commerciali di un fabbricante con le intuizioni di un designer. Per la prima volta è stata organizzata, in Francia, un'esposizione molto completa sull'evoluzione delle concept-car dalle origini ai nostri giorni. Voluta congiuntamente dal castello di Compiègne (dipartimento dell'Oise, Alta Francia) e dalla Réunion des Musées essa segna il rinnovamento del museo nazionale dell'automobile, primo museo al mondo dedicato alla locomozione, che fu aperto a Compiègne nel 1927. Composta da una ventina di veicoli ma anche fotografie, documenti, disegni preparatori, modelli, essa ha presentato, tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020, l'automobile nella sua forma più vicina ad oggetto d'arte: la concept-car o dream car, per dirla con gli americani. Apparso intorno al 1910, questo tipo di veicolo si presenta normalmente sotto la forma di esemplare unico, realizzato per studi sull'aerodinamica, la funzionalità, l'ergonomia e lo stile. Esso acquisirà col tempo anche una valenza importante di promozione commerciale.

Ha accompagnato la mostra la pubblicazione di un eccellente volume di oltre 230 pagine, che racchiude saggi diversi e testi di analisi tecnico-stilistica di molte significative concept-car presentate nel corso di un secolo di storia dell'automobile. In un capitolo, ad esempio, Serge Bellu ripercorre gli intrecci fra Europa e Stati Uniti tra il 1930 e il 1990; Alessandro Sannia rievoca l'Italia delle concept-car, mentre Rodolphe Rapetti dedica un bello studio alla Jamais Contente, la capostipite delle vetture aerordinamiche, e così via. Serge Bellu è anche l'autore di una cronologia finale contenente 101 concept-car dalle origini più remote al... 2054! Sì perché l'ultima auto catalogata è la Lexus 2054 che Harald Belker immaginò per il film Minority Report, girato da Steven Spielberg nel 2002, ambientato appunto nel 2054.

Divulgativo e al tempo stesso serio e documentato, questo volume può essere tranquillamente l'opera di riferimento per lo storico dell'auto non specializzato in questo settore. Esso fornisce tutte le informazioni di base che servono per comprendere storicamente e tecnicamente il fenomeno concept-car, approfondendo molti aspetti meno conosciuti riguardanti la storia commerciale dei vari studi di design e l'attività promozionale legata a questi veicoli. Il prezzo del volume è tutto sommato contenuto: 40 euro per un libro stampato in modo elegante, con copertina cartonata e tantissime foto e documenti a colori e in bianco/nero.


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