Uscito nel 1980 per i tipi di De Vecchi S.A., "L'auto maquettisme" è un compendio di consigli e indicazioni su come metter su una buona collezione di automodelli. |
Stamani, camminando distrattamente fra i banchi di un mercatino nel centro della Francia, la mia attenzione viene attratta da un piccolo libro dal titolo "L'auto maquettisme". Lo prendo, lo sfoglio e mi rendo conto di non averne mai sentito parlare. E' datato 1980, un'epoca in cui le pubblicazioni di automodellismo erano rare, figuriamoci i libri. Ne esisteva qualcuno edito in Inghilterra, qualcun altro fatto in Italia.
La Francia, all'epoca, era all'avanguardia con i produttori in resina ma anche già con un marchio come AMR. L'editore è la sezione parigina della nostra De Vecchi. Copertina cartonata, il volume, di circa 150 pagine, si pone come una guida su quello che all'epoca era il mondo degli automodelli. La particolarità di questo volume era data dal fatto che non veniva preso soltanto in considerazione il cosiddetto mainstream, vale a dire i comuni kit in plastica, ma anche gli speciali come i Minichamps, i Tron, i Mini Racing e così via. Insomma chi scriveva conosceva bene i kit del nostro settore, aveva un'idea dei principali marchi e sapeva orientarsi fra i molti negozi, il club e le riviste specializzate.
Alcune delle pubblicazioni che all'epoca andavano per la maggiore. |
Liste come queste all'epoca erano preziose. |
All'epoca reperire certe informazioni era impresa tutt'altro che banale. Nel volume si trovano consigli di montaggio, liste di modelli per gamma e per scala, referenze di colori (Humbrol, Molak, Airfix), di colle, repertori di negozi, di club, di riviste del settore...
Un viaggio di com'era l'automodellismo alla fine degli anni settanta, e sfogliando questo libro si respira la stessa aria che si respira a sfogliare i vecchi TSSK. Non so che diffusione il volume abbia avuto in Italia. Io sinceramente non lo conoscevo affatto. Una miniera preziosa d'informazioni ma soprattutto una testimonianza di come veniva percepito il collezionismo e il modellismo durante un periodo di grande trasformazione per il settore. Un periodo in cui nelle raccolte convivevano ancora modelli diecast, kit in plastica e speciali magari di scale diverse, perché probabilmente i collezionisti erano più onnivori (o meno specializzati) rispetto a quelli di oggi, almeno così a me pare.
Due delle tre versioni ottenibili con il kit Solido della Lancia Stratos Gruppo 4. La terza, che non appare in foto, era la "Bic". |
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