31 luglio 2013

Estate, dove andare? Alla Galleria Ferrari! [di Claudio Govoni]

Approfittando delle prime ferie d'agosto, col caldo torrido che imperversa nella pianura padana, si impone la ricerca del ristoro.
Dove cercare il fresco da queste parti?
Appennini? Riviera?
Ovviamente tutto troppo banale.
La scelta ricade, infine, sull'aria condizionata della galleria Ferrari di Maranello.

In questo momento sono in corso tre mostre:
Una, entrata negli ultimi due mesi di programmazione, su le supercar.
La seconda sui mulotipi e la terza sulle ferrari di Hollywood.
La terza esposizione è in effetti la meno interessante. Consiste, sostanzialmente, in un paio di vetture: la Ferrari Mondial Cabrio guidata da Al Pacino in "Scent of a woman" e nella 275 GTB che fu di Steve McQueen, più la proiezione di una serie di spezzoni di pellicole in cui compaiono le auto del cavallino.
Di grosso interesse, invece, l'esposizione dei mulotipi, realizzata nella nuova sala inaugurata nel 2013.
Sono presenti nove vetture, di cui cinque effettivamente muletti e sperimentali e quattro "speciali".
Tra i muletti spiccano la 599 Hi Kers, la F150 camuffata e la 348 allungata per la prova dei motori.
Le speciali sono una delle due Scaglietti del China Tour, la Saglietti del Giro dell'India, la 599 del Tour americano e la 355 del World Tour.

La mostra sulle supercar non è certo una novità essendo stata inaugurata in marzo, ma non si può che consigliare, a chi non l'ha ancora vista e ha la possibilità, di andarci, sfruttando gli ultimi due mesi di apertura, data la possibilità di vedere dal vivo, al pian terreno, alcune vetture piuttosto rare, come la GTO evoluzione e una peculiarissima versione stradalizzata della 250 LM.

Lascia un pò di disappunto la scomparsa dall'area di esposizione della Breadvan, vettura senz'altro peculiare e di grande interesse modellistico, sostituita da una sempre bella, ma più usuale, 250 SWB.
Il personale del museo, interrogato in merito alla scomparsa della stessa, dopo che ho fatto notare che sul sito internet la si indica ancora come presente, ha detto che "tanto la swb ha lo stesso telaio"...
Rimossa dall'esposizione anche la GTO del 1964, sostituita da una 250 TDF.
A Maranello non sono nuovi a questo.

Già durante la mostra sulle grandi auto di Pininfarina la 512 BB LM era stata sostituita.
In quel caso c'è la scusante che l'evento era stato prolungato e si era probabilmente dovuto restituire l'auto al proprietario alla prima scadenza concordata, ma in questo caso la sostituzione è avvenuta ben due mesi prima del termine indicato.
Al primo piano, sempre nell'ambito dell'evento dedicato alle supercar, fanno bella mostra di sé la 288 GTO, la Enzo, la F40 e la F50 (oltre a una 126 CK e a una 641 F1).
A fianco delle vetture reali si trovano esposti i modelli in scala 1/1 della F150 / LaFerrari, che mostrano le varie configurazioni prese in considerazione prima della definitiva.

Il mock-up della vettura finale è esposto in una saletta su una piattaforma girevole.
Per quanto interessante e di sicuro effetto, lascia sinceramente perplessi la scelta di esporre non la vettura reale, ma una sua riproduzione, con, oltrettutto, alcuni dettagli che risulterebbero poco accettabili anche su un modellino, come, ad esempio, i dischi dei freni riprodotti con cartoncino su cui è incollata una foto del disco vero.

Piccolo show nello show, non si può che consigliare di accodarsi, senza dare nell'occhio, alle comitive guidate dei turisti stranieri e cogliere alcune "improvvisazioni" delle giovanissime guide, francamente molto "naif".

Da Madyero una riedizione dell'Alfa Romeo 33TT12 1973 e 1975

Uno dei classici della produzione Madyero, l'Alfa Romeo 33TT12, è di nuovo disponibile come factory built. Madiai ha infatti montato una piccola serie di questi modelli, in attesa di sviluppare altre nuove versioni. Nello stock di modelli montati (tra l'altro con piccoli ma importanti aggiornamenti), vi sono quattro vetture del 1973 e due del 1975. Ecco il dettaglio: 1000km del Nurburgring 1973 (Regazzoni/Facetti e De Adamich/Stommelen), Targa Florio 1973 (stessi piloti) e Digione 1975 (Merzario/Laffite e Pescarolo/Bell). Dietro a questi modelli vi è uno scrupoloso lavoro di ricerca e di documentazione storica, soprattutto a livello di misurazioni. Spero che presto lo stesso Luigi abbia la voglia di completare questo post con alcune annotazioni personali. Qui basti dire che i modelli hanno un ottimo livello di dettaglio, con un retrotreno molto particolareggiato, cinture realistiche, parti fotoincise e verniciatura Remember. Ecco una gallery delle sei versioni realizzate.


































La Citroën SM di Norev si rimpicciolisce

...tranquilli, non è l'ennesimo fenomeno "strano" che colpisce i modelli del costruttore francese. Stavolta la mutazione non ha niente a che vedere con le dubbie reazioni che hanno portato a sorprese poco piacevoli in un recente passato. Dopo l'1:43 e l'1:18, Norev presenta la Citroën SM nella gamma 1:87, che di recente è stata incrementata con soggetti totalmente inediti in quella scala, che ormai si è affrancata dal ramo fermodellistico per acquistare una dignità propria e indipendente. Norev interpreta i modelli in 1:87 secondo lo stile proprio alle altre due scale: carrozzeria in zamac, fondino in plastica e particolari riportati o tampografati. Il risultato è gradevole: la SM è stata proposta inizialmente in un discreto ed elegante bianco, ma c'è da pensare che altre tinte si aggiungeranno presto e magari anche la conosciuta versione Gendarmerie. Il prezzo al pubblico di questo piccolo modello si aggira sui 7 euro.
Numero di catalogo 158510, la Citroën SM di Norev diventa 1:87 dopo le conosciute riproduzioni in 1:43 e in 1:18. 

Il modello Norev ha il tipico layout della marca francese: carrozzeria in zamac, fondino in plastica. Le cornici dei vetri, così come le maniglie e altri piccoli dettagli, sono tampografate. I tergicristalli sono stampati con i vetri ma colorati in nero, con un effetto convincente. 

La targa di Parigi è di rigore! Belli i gruppi ottici posteriori. La verniciatura è uniforme e abbastanza liscia anche se un po' spessa. Alcuni esemplari, come questo, presentano qualche imperfezione di troppo. 

Come nella vettura reale, la targa è sistemata dietro il fascione trasparente che unisce i proiettori. 

Belli i cerchi, considerata anche la piccola dimensione. Anche in questo caso la scolpitura delle gomme sembra assai più pronunciata che dal vero. A voler essere pignoli la larghezza degli pneumatici è un po' generosa. L'assetto è giusto, ma su alcuni esemplari il fondino è fissato leggermente disassato longitudinalmente rispetto alla scocca. 

Ancora un particolare dei gruppi ottici posteriori. Notare un'imperfezione di verniciatura abbastanza evidente in coda. 

Piccolo tocco di classe, la riproduzione dello specchietto retrovisore. Il montante centrale è stampato con il gruppo vetri e colorato in alluminio. 

Pur essendo commercializzata nella ben nota scatolina trasparente senza basetta, la SM di Norev presenta un fondino sul quale è previsto un fissaggio centrale. Il nome del fabbricante e della vettura sono semplicemente tampografati (per questioni di economie di scala?). Il fondino è fissato alla carrozzeria mediante due rivetti. 

30 luglio 2013

L'estate di Spark: dalla Porsche 904 Carrera GTS alla Rondeau M379


Per Spark Porsche 904 come se piovesse: qui tre versioni di Le Mans.

L'estate di Spark è iniziata con la 24 Ore di Le Mans e in queste settimane, mentre in Francia escono via via i prodotti irrinunciabili legati alla gara della Sarthe (in primis lo speciale Auto Modélisme), la casa di Ripert ha tirato fuori alcuni pezzi da novanta che i collezionisti aspettavano da tempo. Della Porsche 934 si è già parlato e in questi giorni sono in distribuzione le prime versioni della Porsche 904 Carrera GTS. In attesa di parlare più diffusamente di questo modello in un thread specifico, possiamo dire che ha già fatto la sua apparizione la versione vincente alla Targa Florio 1964 oltre ad alcune versioni di Le Mans, fra cui anche la configurazione con motore 6 cilindri. Non è un modello inedito, ma come sempre tutta nuova (o particolarmente aggressiva) la strategia di marketing. Come è noto, Spark non risparmia neanche le vetture già ampiamente sfruttate - e anche recentemente - da altri fabbricanti per riproporle alla propria maniera. E' il caso della 904 che Minichamps ha proposto (in plastica) nei mesi scorsi. Ma per Spark non c'è concorrenza che tenga: loro ci provano e quasi sempre gli va bene, "costringendo" i collezionisti a cambiare gli arredi di casa (guardate la rubrica dei "sales" di Grand Prix Models quando esce una mandata di novità Spark: puntualmente appaiono i kit corrispondenti di Starter, Provence Moulage, Record e compagnia bella. Un altro filone che Spark sfrutterà appieno nei prossimi tempi sarà quello della Rondeau M379: già uscita nella serie dei vincitori di Le Mans la vettura di Rondeau e Jaussaud del 1980, adesso è la volta di due M379C di Le Mans 1981, quella di Pescarolo/Tambay e la "Calberson" tristemente famosa per il mortale incedente di Lafosse. E se tutto questo flusso di novità non bastasse, ci si mette anche l'1:18. Ne riparleremo presto.
Forse non ampio come quello della 904 ma ugualmente vasto, il tema delle Rondeau: qui due vetture di Le Mans 1981, distribuite in questi giorni (ma il negozio Spark e i clienti come Modelissimo le avevano già in occasione della 24 Ore lo scorso giugno).

27 luglio 2013

Rassegna stampa: Auto Modélisme Hors-Série n.18 Le Mans 2013


Ormai abbandonata la serie degli speciali sui rally, Auto Modélisme continua puntualmente anno dopo anno col fascicolo dedicato alla 24 Ore di Le Mans. E' quasi un "instant-book", che in Francia esce già alla metà di luglio per poi essere diffuso in tutto il mondo nelle settimane successive. L'idea è quella di base, semplice e vincente: pubblicare per ogni concorrente della 24 Ore una scheda fotografica con le cinque/sei viste principali. Un fascicolo pensato quasi espressamente per i modellisti, che dal 1998 ad oggi è diventato un qualcosa di irrinunciabile, peraltro a prezzo limitato (in Francia il costo è di euro 6,90 mentre in Italia è di 8,00). Certo, con tempo, qualcosa è cambiato e forse neanche in meglio, come avemmo già l'occasione di rilevare l'anno scorso. Sono ormai sparite le brevi sezioni speciali dedicate al modellismo e quest'anno è cambiata leggermente anche la grafica, forse in onore alla novantesima edizione della corsa. Intendiamoci, siamo in presenza di un prodotto concepito per essere cotto e mangiato, quindi senza grandi pretese formali e con tutte le limitazioni del caso, anche in termini di piccole incoerenze editoriali (come l'alternanza nelle intestazioni del nome della scuderia e della vettura). Le schede non sono più complete come quelle del passato: a volte manca la visuale del posteriore, sacrificata magari per un paio di foto di dettagli. 

Non si capisce perché, con le tecnologie oggi a disposizione, il numero delle foto per vettura debba subire oscillazioni: ora 5, ora 6, fino a un massimo di 9 foto; i vecchi numeri erano in questo molto più coerenti. Col passare degli anni è cambiata forse anche la funzione dello speciale Auto Modélisme, oggi che si trova in rete praticamente di tutto e di più. Solo nel 1998 o nel 1999 la situazione era ancora ben diversa da quella attuale. Un "bonus" simpatico è l'aggiunta di qualche immagine relativa alle vetture che hanno preso parte alla giornata di test ufficiali, e vi si ritrova l'Audi numero 4 - quella nera - sulla quale sono state provate soluzioni tecniche in vista del cambio dei regolamenti previsto nel 2014. 

In sintesi si tratta di un documento che vale la pena acquistare e conservare nel tempo, specialmente se non si è mai perso un numero delle annate precedenti.