11 aprile 2020

"Il n'y a pas d'auto sans histoire". Com'è Rétroviseur? Qualche commento sul numero 365, aprile 2020



Nella pletora delle riviste automobilistiche francesi, Rétroviseur è una delle più anziane, se si eccettuano testate come AutoHebdo o Echappement, entrambe appartenenti al gruppo Michel Hommell. Rétroviseur, invece, fa capo a LVA, una società certo più piccola di quella di Hommell, ma ugualmente specializzata in storia dell'auto, modellismo e collezionismo in generale. Col motto "il ny a pas d'auto sans histoire", il mensile Rétroviseur potrebbe assomigliare un po' al nostro Ruoteclassiche, ma con articoli in genere meglio documentati, ma per lo più corredati di foto contemporanee. Se la scelta degli argomenti privilegia le vetture stradali con test di guida di relativo interesse, il dossier principale è forse l'unica cosa davvero degna di una lettura attenta: nel numero di aprile 2020, diverse pagine sono dedicate alla storia completa della Simca Rallye, con un riassunto chiaro e ben documentato di tutta l'evoluzione dalla Special (una Rallye ante-litteram) fino agli ultimi esemplari di Rallye-3 del 1978.

Non male i disegni che illustrano l'evoluzione estetica di tutte le configurazioni, inclusi i restyling con i fari rettangolari. Direi che questo speciale Simca Rallye, se vi interessa la vettura e non avete altro materiale cartaceo in archivio, potrebbe da solo valere i 5,95 euro della rivista, che nel resto delle 116 pagine non offre troppo altro d'interessante.

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