Spark SF137, Alpine Renault A440 Magny Cours 1973, edizione limitata a 500 esemplari numerati. |
La A440 è il primo passo dell'Alpine-Renault verso la vittoria a Le Mans, conquistata nel 1978 dopo molti sforzi. |
Jean-Pierre Jabouille a Magny-Cours nel giorno del debutto agonistico della A440. |
La storia è abbastanza nota e non vale qui la pena di ripeterla. La prima vettura di una larga famiglia che avrebbe avuto il proprio termine nel 1978 con i modelli A442B e A443 è forse quella meno conosciuta: la A440, dotata del motore V6 Turbo, è la capostipite oscura che un paio di recenti uscite modellistiche hanno riproposto all'attenzione dei collezionisti. Nel passato i modelli della A440 sono stati rari: fra i primi, il marchio industriale Norev, che uscì con un modello molto semplificato, in linea con la produzione diecast anni settanta e fra i pionieri del modellismo speciale, il primo a dedicare attenzione alla A440 fu Michel Elkoubi (MRE) con un kit in metallo bianco.
Carico d'anni, il kit in metallo bianco di MRE. |
Lo spoiler posteriore è interamente in resina. Manca la riproduzione di due rivetti sulla parte esterna. Ottima la realizzazione dei gruppi ottici posteriori, in plastica trasparente. |
Senza difetti la verniciatura, uno dei punti di forza di tutta la produzione Spark. |
L'abitacolo ha subito qualche semplificazione di troppo. Manca per esempio ogni accenno alla struttura del telaio che sulla vettura reale era ben in vista a lato dei sedili. |
Le cinture di sicurezza sono in fotoincisione. Notare il manettino dello staccabatteria, sempre in fotoincisione. |
Molto ben riprodotti i cerchi, dalla caratteristica foggia a bottone. La scritta Goodyear è in tampografia. |
La parte rossa è verniciata. Gli specchietti sono cromati con parte riflettente separata. |
Non è facile far "girare" la decal sui fianchi, ma qualche sforzo in più si poteva fare: in questo caso le due parti del numero di gara non sono ben raccordate. |
La lama anteriore con i suoi supporti è fotoincisa. |
Mah…
RispondiEliminaNon so cosa ne penseranno gli altri lettori ma io sono sempre più preoccupato da questo spostamento in Madagascar della produzione! Proprio adesso che si era arrivati ad un ottimo livello complessivo… seguo con una certa preoccupazione gli sviluppi di questa faccenda!