Quando Starter e Provence Moulage inondavano il mercato di kit, molti avrebbero voluto avere una Spark che teneva il ritmo che per qualsiasi umano sarebbero stati impossibile da sostenere. I più facoltosi tra i collezionisti accumulavano decine, centinaia di scatole di montaggio, di cui tutt'oggi hanno pieni armadi, cassetti, cassettiere e naturalmente gli spazi sotto i letti. Man mano che escono gli Spark, trovi lotti di kit venduti da Grand Prix Models e altri specialisti a prezzi di solito molto competitivi. I più interessanti, o quelli che permettono un progetto di montaggio un minimo più intrigante, partono subito; gli altri ci mettono più tempo ma normalmente non faticano troppo a trovare un compratore.
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Kit Madyero: Porsche 911 Carrera RSR... |
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...e Osella-BMW PA9 1980. I Madyero continuano ad essere
fra i kit speciali col miglior rapporto qualità/prezzo. |
Per parte loro, i kit contemporanei hanno un loro mercato, segno che la richiesta c'è ancora. La decisione di riprendere la produzione di Racing43, ad esempio, indica una certa domanda, ma anche altre marche come Madyero o Arena hanno i loro estimatori.
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Feeling43, Porsche 911 RSR 2018. |
Che il kit non è morto l'ho scritto già altrove in un recente passato. Non è morto neanche il kit più complesso, che anzi permette di ottenere risultati di tutto rispetto e l'uscita della Porsche 911 RSR di Feeling43 sta a testimoniare che non c'è solo posto per Spark. Nel caso di Feeling43, ma anche di Profil24, MFH e altri, probabilmente la maggior parte della committenza non è in grado di montarsi il kit da solo, ma si affida a qualcuno dei professionisti di punta per avere un modello esclusivo. Tornando ai kit più terra-terra, essi finiscono sempre per far scattare una molla di nostalgia e di interesse in coloro che ne hanno vissuto il periodo di maggior gloria, ossia quello dalla fine degli anni settanta a metà anni novanta.
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Uno dei lotti che di tanto in tanto appaiono sul sito
di Grand Prix Models. Per inciso, l'Inghilterra è ancora
un mercato piuttosto forte per il kit tradizionale. |
Oggi che il problema della documentazione è parzialmente superato grazie a Internet e alla presenza di pubblicazioni ben più dettagliate di allora, c'è la possibilità di farsi una raccolta di modelli davvero "alternativa" agli onnipresenti Spark, a prezzi tutto sommato accettabili. Personalmente, ciò che mi attrae maggiormente in un'ottica di questo genere è l'originalità. Quando esce uno Spark, tutti comprano quel determinato modello: in Europa, in Giappone, negli Stati Uniti, in Australia e al Polo Nord. Vuoi mettere con la casuale incertezza di imbatterti in un determinato kit a una borsa di scambio, su eBay o altrove? E cercando di mettere insieme i pezzi compatibilmente con la documentazione, il collezionista è costretto a farsi una cultura perché non tutto c'è nella scatola e va aggiornato con le foto più nuove scovate in rete, cercando di adeguarlo agli standard moderni, magari senza stravolgerlo troppo. E' un lavoro di gusto e di equilibrio. Una cosa va ricordata: Spark, com'è accaduto in passato con Vitesse e poi con Minichamps, è destinata ad essere superata da un concorrente del futuro di cui ancora non conosciamo il nome ma che sicuramente sta già buttando giù una strategia per rivoluzionare nuovamente il mercato (è la legge del cosiddetto progresso). Un kit montato invece continuerà imperterrito ad esistere, magari con le sue incoerenze e incongruenze, con una storia da raccontare. Perché in entrambi i casi, spero lo sappiate, i modelli che acquistate non sono destinati a rivalutarsi (quando succede è un caso e non potete prevedere quali lo faranno e quali no) e vanno considerati come degli oggetti di divertimento, fatti per appagare una passione. Non è vero che chi ama distinguersi dalla massa ha poche scelte. Poche scelte le ha chi si uniforma alla corrente.
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