Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
17 agosto 2019
Come comunicavamo: segnalazioni dal passato
A Le Mans e in altri circuiti lunghi dove si svolgevano gare della durata di 12, 24 o addirittura 84 ore, comunicare efficacemente con i piloti impegnati alla guida prima del passaggio dai box era una necessità più che un lusso. Le squadre si organizzavano al meglio, secondo la tecnologia a disposizione e l'inventiva, anche nell'epoca in cui le comunicazioni radio nella vettura erano ancora di là da venire. Nei primissimi anni settanta, ad esempio, la Porsche aveva a Le Mans quattro addetti dislocati lungo il circuito, che nelle ore diurne e notturne erano in contatto con i box. Piazzati in zone chiave del tracciato come la staccata di Mulsanne, segnalavano con vari pannelli i tempi sul giro, la necessità di rientrare per rifornimenti o interventi vari, oppure la presenza di concorrenti in grado di minacciare la posizione. Di notte, i pannelli con le comunicazioni venivano illuminati da speciali scatolotti in alluminio, provvisti di luci. Alcuni di questi si sono conservati; in particolare la Porsche ne ha ritrovato uno che ha tre fari della... 917. Se funzionavano sull'auto, potevano indubbiamente essere considerati efficienti anche come fonte di illuminazione delle segnalazioni...
(foto David Tarallo)
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