12 maggio 2021

Porsche 911T Live Art Brussels [di Nicola Lettieri]

Ospitiamo oggi un intervento - a mio parere molto gustoso - di Nicola Lettieri, che racconta la nascita e lo sviluppo di un'idea di art car basata su una Porsche 911 d'epoca. Nicola ha già scritto per il blog e personalmente apprezzo molto la sua capacità di narrare, abbinata a una competenza che non si fa mai pedante. Lo ringrazio e spero di poter pubblicare presto altri suoi articoli.

PORSCHE 911T LIVE ART BRUSSELS 

di Nicola Lettieri

Quando si parla di “Art Car” il pensiero corre subito alle BMW dipinte dai più famosi artisti internazionali, seguendo il filone inaugurato da Hervé Poulain che nel 1975 incaricò l'artista Alexander Calder di dipingere la BMW 3.0 CSL che Poulain stesso utilizzò nella 24 ore di Le Mans del 1975.

Seguirono altre vetture dipinte da Frank Stella, Andy Warhol ed altri, fino alla M6 GT3 dipinta dall’artista cinese Cao Fei nel 2017.

Gli artisti hanno da sempre subìto il fascino delle auto ed i proprietari, desiderosi di guidare e possedere qualcosa di esclusivo, non hanno mai perso occasione di affidargli le proprie auto perché dessero libero sfogo al loro estro  creativo tirando fuori delle vere e proprie opere d’arte su quattro ruote.

Quello tra arte ed automobile, dunque, è un legame di lungo corso, influenzato anche da vari fenomeni culturali che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano la nostra società.

Ricordiamo, su tutte, la Porsche 356 della cantante rock Janis Joplin (originariamente bianca) dipinta da Dave Richards (suo amico ed organizzatore dei concerti) a tema "Storia dell’Universo", rispecchiando pienamente lo “spirito hippy” della cantante.



O, ancora, la Rolls Royce di John Lennon (originariamente nera) dipinta sul finire degli anni ’60 dall’artista Steve Weaver, su incarico della J.P. Fallon Ltd, in uno stile “gipsy” tipico dell’epoca, i cui colori furono ripresi anche per la copertina dell’album “Sgt. Pepper” uscito di lì a poco.



Il tutto senza contare i famosissimi VW T1, simbolo della controcultura hippy, ridipinti con grafica psichedelica e/o personalizzati come “flower-power bus” oppure “peace & love bus”, un atteggiamento, questo, che contribuì a dare un grande impulso alla tuttora attuale arte di decorare le automobili.

Nel corso degli anni si sono viste auto dipinte da artisti più o meno famosi, in modi più o meno discutibili ma pur sempre terribilmente affascinanti.        

Molte “Art Car” le abbiamo viste solcare le piste di tutto il mondo ed alcune di esse vincere le competizioni più famose. Tra queste, non posso fare a meno di citare la mia preferita tra le ultime “Art Car” ad aver disputato la 24h di Le Mans: la Porsche 911 RSR del Team Project 1 vincitrice nella LMGTE AM alla 24h di Le Mans 2019.

A tal proposito, segnalo, per pura curiosità e per il fatto che a procurarmelo è stato proprio David Tarallo direttamente a Le Mans, che il modello di normale produzione realizzato da Spark (ref.S7942) è stato preceduto da un modello promozionale in zamak (ref.SP276) in serie limitata di 100 pezzi (stimati) venduto negli stand Spark sul circuito in occasione della gara e subito andato esaurito.

Quella di affidare la propria auto alle cure dell’artista ritenuto più idoneo è stata una pratica recentemente utilizzata anche a scopo celebrativo e promozionale, con la particolarità della materiale realizzazione di una “Art Car” dal vivo ad una manifestazione automobilistica.

E’ quanto avvenuto durante la serata inaugurale della mostra per i 70 anni della Porsche al Museo Autoworld di Bruxelles il 13 dicembre del 2018, dove gli ospiti presenti hanno potuto assistere a uno straordinario evento artistico. Cathy Gagalis Vega, graphic designer, e Clarisse Jeghers, illustratrice, fondatrici del collettivo artistico di Bruxelles Louves hanno completato un'opera d'arte "dal vivo" su una Porsche 911 T del 1972 completamente ricoperta di vinile, realizzando una splendida “veste” fatta di fantasie oniriche, stampe ripetute, motivi geometrici e universali.


Il progetto è stato un’iniziativa di 911 Motorsport Belgium,  società che fa capo al collezionista belga Johan Frank Dirickx specializzata, tra le altre cose, in restauri, manutenzione e preparazione di Porsche storiche da corsa e stradali, ed è nato dall’immaginazione di Damien van Lierde, giovane graphic designer ed appassionato di auto e fondatore della Dam’s Grafix, una società che si occupa della ricostruzione grafica di livree storiche, car wrapping, serigrafie, ed architettura d’interni.




La Porsche 911 T del 1973 con numero di telaio #911 310 0643 di proprietà di Johan Frank Dirickx, dopo essere stata ricoperta da una pellicola di vinile bianca a cura di Damien van Lierde è stata poi affidata alle due “street artist” del Louves che hanno tirato fuori un modello unico e molto particolare. Cathy e Clarisse hanno lavorato sulla vettura utilizzando pennarelli, stencil e matite, decorandola splendidamente e completando la decorazione dal vivo in occasione della mostra all’Autoworld di Bruxelles del dicembre 2018, mentre il pubblico (tra cui c’erano anche Wolfgang Porsche e Jacky Ickx) fotografava ed assisteva alla realizzazione.



Avendo intenzione di far realizzare un modello in scala 1/43 della sua 911 T
“Live Art”, Johan Frank Dirickx, dopo aver fatto fotografare in ogni minimo dettaglio la vettura dai fotografi Alan Vertommen e Ludo Lagrilliere, ha affidato la vettorializzazione della decorazione alla Dam’s Grafix trasmettendone i risultati alla Spark cui ha commissionato per la sua JFD Collection, la realizzazione di uno splendido modello realizzato in soli 100 pezzi (codice SP257).





Il modello riproduce fedelmente la splendida decorazione realizzata dalle giovani artiste del Louves e viene venduto in una altrettanto bella confezione personalizzata che ne riprende i temi, corredata anche dai loghi dei partner che hanno partecipato alla realizzazione di questa esclusiva vettura commemorativa.








L
’iniziativa ha avuto un grande successo ed il pubblico ha mostrato di gradire particolarmente la possibilità di poter assistere alla realizzazione di una “Art Car” dal vivo, segno che il fascino che aleggia attorno a queste vetture è stato, è e rimarrà sempre molto alto.





3 commenti:

  1. Conosco due giovani artisti napoletani che saprebbero realizzare delle bellissime art car, partendo dai modellini Porsche del papà.
    Bravo Nicola!
    Alfonso Marchetta

    RispondiElimina
  2. Nick mano lesta. Intendiamoci, non nell'accezione malandrina del termine ma perchè scrive davvero con grande talento. I suoi interventi sono il classico valore aggiunto.

    RispondiElimina