07 agosto 2020

Un po' di storia: la Fiat 509 SM Tipo Corsa di Autostile

La Fiat 509 SM di Autostile, sesto kit
della gamma. Uscì nel corso del 1979. Il
prototipo era di Bosica.
Non si può dire che i produttori artigianali degli anni settanta-inizi ottanta mancassero di originalità. Del resto, il campo era ancora tutto libero e certe scelte erano anche differenti da quelle che si sarebbero prese oggi. Si guardava parecchio all'anteguerra, mentre certi collezionisti che speravano nei piccoli produttori proprio per avere soggetti puntualmente ignorati dai marchi industriali, erano costretti ad attendere o ad arrangiarsi elaborando i diecast. In ogni caso, i produttori nostrani erano spesso all'avanguardia con le loro realizzazioni, anche se il punto di riferimento era rappresentato dagli artigiani francesi. 
All'epoca le ruote a raggi ABC
suscitavano molta ammirazione, in un'epoca
in cui molti produttori utilizzavano ancora
ruote a raggi stampate in metallo bianco. 

Qualche giorno fa mi è capitato un modello tipico di quel periodo, prodotto in metallo bianco da Autostile, marchio di Carlo Brianza che aveva esordito con il kit della Ferrari Dino 206 di Scarfiotti, proseguendo con altri soggetti molto apprezzati dai collezionisti, fra cui la Ferrari 512S coda lunga in un paio di versioni. Con il numero di catalogo 6 venne commercializzata nel 1979 il kit della Fiat 509 SM Tipo Corsa degli anni venti. Il prezzo del modello in scatola di montaggio era di circa 14.000 lire, e per 40.000 lire era possibile avere anche il factory built. 
La riproduzione era fedele alla
vettura reale. Notare i parafanghini posteriori. 

Il modello, il cui master si doveva a Vincenzo Bosica, era stato apprezzato anche dal pubblico estero e la rivista Minis dell'ottobre-novembre 1979 ne lodava le forme e le ruote a raggi veri nichelate, prodotte da ABC. Per collocare il modello nei suoi tempi, possiamo ricordare cosa producevano in quei mesi altri marchi artigianali italiani: Fadini era uscito col suo terzo modello, la Stutz Black Hawk, FDS, continuava ad alternare attualità (Ferrari 312 T4, Ligier JS11) con la storia (Ferrari 275 GTS 1964), Conti Models si dedicava alle Fiat Ritmo Gruppo 2, mentre Hobos presentava alcune varianti della Porsche 917PA insieme alla Lotus 79 Formula 1. 
Pochi i pezzi nel kit, ma come spesso
accadeva non era facilissimo far combaciare
telaio, balestre, mozzi e attacchi delle
sospensioni. 

Il kit della Fiat 509 SM non è oggi particolarmente raro ed è possibile trovarne ancora, a prezzi del tutto abbordabili, su eBay e altrove. Si tratta di un soggetto ancora oggi molto interessante, che potrebbe essere montato secondo lo stile di quegli anni oppure costituire una base per un progetto di revisione totale, magari fatto da qualche modellista giapponese. Chissà. 
Una foto sulla copertina del libro sui
modelli FIAT di Edoardo Massucci, pubblicato
nel 1985 da Automibilia è quasi di rigore! La Fiat 509 di
Autostile compare nella lista riepilogativa del volume. 
In ogni caso sconsiglierei qualsiasi soluzione intermedia. Il modello di queste foto è stato montato in anni abbastanza lontani, senza interventi aggiuntivi rispetto ai pezzi che venivano forniti nella scatola. Anche i numeri di gara in decals sono quelli originali. 

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