17 agosto 2020

Porsche 935/L IMSA Swap Shop 12 Ore Sebring 1984 Bell/Foyt/Wollek Spark US091

Spark US091, Porsche 935/L IMSA Andial
12 Ore di Sebring 1984. Modello limitato a 500 esemplari
numerati. 
Una Porsche 935 IMSA, Spark e di Wollek: c'è di che scatenare un putiferio. Proviamoci lo stesso. Da qualche anno, Spark sta affrontando, soprattutto nella serie per l'importatore americano, la storia delle 935 IMSA, che è praticamente sconfinata. E in questa storia generale ci sono a loro volta delle microstorie non meno intricate e difficili da seguire. 
La carrozzeria che si ispirava alla Moby Dick aveva
una coda accorciata. 
Molti i dettagli sul modello Spark. Gli autoventilanti
non sono il massimo della vita, ma sono comunque
decenti. Il modello Madyero, sotto questo aspetto,
dà dei punti allo Spark anche se a voler essere
pignoli, sui "coni" vi erano in rilievo i motivi a nido
d'ape, caratteristici dei cerchi BBS. 


Una di queste è la 935 di Andial, o 935/L, che fu costruita nel 1982 e che continuò ad essere impiegata dal team fino a tutto il 1985. Per chi non lo conoscesse, segnalo un bell'articolo scritto da Martin Raffauf sul sito porscheroadandraces.com: https://www.porscheroadandrace.com/the-andial-935-l-moby-dick/ . La versione scelta da Spark è stavolta quella della 12 Ore di Sebring 1984. Nel 1984 la vettura si presentava dipinta in un bell'arancione carico, che già di per sé è abbastanza ostico da riprodurre. 
Sul tetto vi è una decal unica, il cui film forma
due ampie anse abbastanza antiestetiche, che
danno un curioso effetto-mutanda. L'antenna
non era presente ma vi era comunque il foro di
inserimento, simulato nella decal stessa. Non
sarebbe stato meglio utilizzare una piccola fotoincisione?


Per gli autoventilanti si veda la didascalia ad una
delle foto in apertura di articolo. Molto curati
i piccoli dettagli in corrispondenza col finestrino
laterale. 
Diciamo che la tonalità mi sembra giusta. In quella gara, Bob Wollek, AJ Foyt e Derek Bell si classificarono al terzo posto, un ottimo risultato per una vettura che iniziava a mostrare i segni del tempo. 
Il rollbar è del colore corretto è ha tutte le barre,
incluse le due trasversali, tranne una (vedi più sotto).
Ben riuscito l'effetto dei rivetti del lunotto posteriore. 
La scritta obliqua "Marlin Imports" sul lato destro
non appare in tutte le foto, ma Spark l'ha messa. 


La carrozzeria ricordava quella della 935/78 Moby Dick del 1978 ma era stata modificata in tanti dettagli. La coda, rispetto alle uscite degli anni precedenti, era stata definitivamente tagliata e l'ala posteriore si trovava così a sbalzo. Questo modello, in serie limitata a 500 esemplari numerati, fu annunciato da Spark nella prima metà di maggio 2020. I tempi di realizzazione sono stati dunque abbastanza brevi rispetto ad altri modelli. 
Il posteriore mostra elementi abbastanza inediti, che
indicano evidentemente che Spark era in possesso
di foto poco conosciute. 
Non sono stati trascurati i tiranti anteriori e la lama
alla base del cofano. 

L'ala posteriore, che in origine era biplano, è stata riprodotta
in pezzo unico. Corrette le paratie in fotoincisione,
stondate verso l'anteriore e angolose verso il posteriore. 
In ogni caso Spark è sempre piuttosto rapida nel far uscire una referenza, una volta che ne dà comunicazione ufficiale attraverso Minimax. Come è fatalmente accaduto con modelli recenti, Spark si inoltra con un modello come questo su un campo minato, fatto da una parte di collezionisti competenti, ai limiti della monomania, dall'altro di realizzazioni artigianali che hanno puntato tutto sull'esclusività della realizzazione. Il risultato? 
Ancora una veduta sul rollbar. Sul modello Spark
la gabbia è molto ben realizzata ma manca la
traversa fra gli elementi laterali, quella
in corrispondenza della fascia sul parabrezza. Strano,
e peraltro non mi pare che la vettura ne fosse sprovvista. 

Nessuno ne esce veramente vincitore, possiamo anticiparlo. Come spesso succede, l'ideale potrebbe essere un mix fra questo Spark e - giusto per citarne uno - il modello Madyero, che presentato nel 2017, ha raccolto parecchi consensi e diverse soddisfazioni al suo creatore le ha tolte. Anzi, se volete dare un'occhiata al Madyero, vi indico alcuni articoli di questo stesso blog dove se n'è parlato - credo - con dovizia di particolari: https://grandiepiccoleauto.blogspot.com/search?q=Madyero+sebring+1984 . A questo link trovate sufficiente documentazione in merito. Lo Spark, da parte sua, fa lo Spark: ottima verniciatura, livello di montaggio adeguato (anche se qualche piccolo "inguacchio" non manca, ma è roba da poco, per fortuna), molti piccoli dettagli. Quanto alle linee, il discorso si ripete immutato da decenni: la 935/L sfugge ad un giudizio definitivo essendo il risultato di varie ibridazioni. Da qualsiasi prospettiva la si osservi, c'è sempre qualcosa di insolito, o che non si era notato prima. 
Ho delle perplessità sulla linea del rollbar, che a mio
parere "scende" troppo presto, mentre nella vettura
reale esso sembra seguire più da vicino i montanti del tetto. 
La conseguenza, sono modelli che possono presentare delle differenze anche marcate fra di loro. Personalmente, ad esempio, "vedo" la linea anteriore più rastremata di quanto non abbiano fatto Spark e gli artigiani. 
Fra i programmi di Spark anche la versione del 1985
che fu ridipinta in bianco, con i loghi Swap Shop
in arancione fluorescente. 

Per il resto, come ho detto, non avremo mai la possibilità di un confronto univoco. Per non appesantire eccessivamente l'articolo preferisco commentare le varie caratteristiche del modello con delle didascalie dettagliate foto per foto. Se sarà necessario, tornerò sull'argomento in un secondo thread, anche in relazione all'interesse che avrà potuto suscitare nei lettori. 

11 commenti:

  1. Le ruote di Madyero sono spettacolari
    A.M.

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    1. Sì, sono molto belle, e so di collezionisti che han fatto parecchi trapianti sugli Spark. Io non l'ho mai fatto, mi piacerebbe farlo per vedere l'effetto che fa! Oppure nel dubbio mi tengo il Madyero!

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  2. Scusa David, il link del Madyero non mi manda da nessuna parte...rimane sullo Spark...è un problema mio?

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    1. Marco, il link comprende nella ricerca anche l'ultimo articolo, perché contiene le parole chiave Sebring e Madyero. Scorri la pagina perché più sotto te li mostra tutti.

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  3. Ci vorrebbe la faccina rossa...è un problema mio, ma di testa, non di computer...scusate!

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  4. Rivisto il Madyero. Concordo con voi sulle ruote, sono spettacolari, però Spark qualcosa di più poteva farlo, non sono al livello del resto e le ruote sono un elemento di forte impatto visivo in questo genere di modelli.

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    1. Purtroppo Spark non ha mai aggiornato gli autoventilanti conici, che sono gli stessi da sempre. Sarebbe appunto l'ora di far qualcosa cone hanno fatto peraltro su quelli delle Porsche Gr.C.

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    2. Finché sono scuri tira via, ma quando sono bianchi l'effetto non è dei migliori.

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  5. In Spark direi che c'è una ricerca del coup de theatre continua, dettagli sorprendenti e nascosti che, però, si contrappongono a topiche mostruose.
    È una finestra in cui un buon modello artigianale, pulito ed equilibrato, può sicuramente giocare le sue carte.
    Senza la pretesa di vincere la partita, perché è follia, ma di crearsi un proprio mercato, quello si.
    A.M.

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    1. Non è un caso se diversi artigiani hanno trovato il loro modus vivendi con piccole serie che puntano sulla correttezza di montaggio e sull'accurata ricerca storica, lasciando a Spark i grandi numeri (grandi per modo di dire visto che parliamo di 500 esemplari per articolo). Spark fa 2500 o 3000 esemplari con alcuni modelli molto popolari come la vincente di Le Mans anno per anno.

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  6. Un saluto a tutti, la presentazione di questo modello la vedo solo oggi, cosa posso dire, sembra ben fatto, Spark ci stupisce, con modelli di qualità, altri meno, ha solo piccole imprecisioni, da una foto in mio possesso, vista dall'alto, l'alettone, ha la parte finale ha freccia, anche il mio ha delle imprecisioni, l'interno è grigio metallizzato, così sembra dalle foto.
    Questo modello mi ha impegnato molto nella realizzazione, per trovare la documentazione dell'interno, ho ritardato due anni la sua uscita, per fare il cruscotto giusto, per onestà verso i collezionisti.
    Le ruote, si le ruote, la classe non è acqua, dicevano al biliardo.
    Madyero

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