04 giugno 2019

Rassegna stampa: DTCA, The Journal, issue no.73 (April 2019)

Ci sono due tipi di collezionismo di modelli d'antiquariato (anzi, in realtà ce ne sono più di due ma in questo caso semplifichiamo): il primo è quello di chi raccatta tutto senza criterio, accumulando in modo seriale rottami o poco ci manca, curandosi minimamente della storia e dei perché di ciò che ammassa di giorno in giorno; il secondo, indubbiamente più raffinato, è il collezionismo di chi cerca di documentarsi non solo sull'esistenza dei singoli pezzi, ma anche sulla loro provenienza e sull'evoluzione in quanto prodotto industriale. Insomma, siamo vicini a criteri storico-filologici.

In Italia siamo molto indietro. Inglesi e francesi ci danno la paga; basterebbe leggere il blog dell'Autojaune oppure abbonarsi al Journal del Dinky Toys Collectors' Association, che come nostri lettori sapranno, ha un bollettino trimestrale oltremodo interessante. Questa volta si parla per lo più di... Dinky che non sono Dinky. Insomma, delle copie, che non sono quelle moderne (e autorizzate) di Atlas ma imitazioni molto più antiche, risalenti agli anni in cui la Dinky era perfettamente in vita. A parte i modelli dati in concessione (basti pensare alle produzioni sudafricane, pregiatissime, e ai Nicky Toys fatti in India), esistevano modelli più o meno ispirati alla gamma inglese o francese. Nel Journal numero 73 si parla di queste produzioni che includono anche alcuni dei primissimi Politoys militari in plastica, copiati pari pari (o strettamente imparentati) con i Dinky. Fra gli altri argomenti di interesse, citiamo il ritrovamento di un disegno tecnico della Princess 2200HL Saloon (di cui si conoscono anche dei pre-serie in colori e allestimenti diversi dallo standard, firmato David Picthall. L'autore dell'articolo su questo disegno, John Beugels, ha intervistato lo stesso Picthall, ormai una persona di una certa età, grazie all'aiuto di suo figlio Bob. Ne è venuto fuori uno spaccato dei metodi di lavoro tecnico alla Dinky negli anni settanta (la Princess appartiene all'ultima produzione).


Ultimo argomento che vi segnalo, il ritrovamento un secondo esemplare - dopo diverso tempo - di un Bedford van bicolore bianco-azzurro con scritta Monks & Crane. Il colore azzurro sembra essere lo stesso del Bedford Ovaltine, catalogo 481. Per ora di questo van promozionale si sa poco e nulla, ma è una prova ulteriore che su questi modelli antichi c'è ancora tantissimo da scoprire. Per tornare al tema iniziale, è ovvio che la mia può sembrare una visione elitaria ed "esclusiva" del collezionismo. In parte lo è. Del resto il blog non è destinato a rispecchiare le opinioni della massa. Che peraltro non è neanche detto che faccia sempre le migliori scelte, no? Documentatevi, informatevi, cercate, ricercate. Sarà tutto molto più divertente.

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