L'Auberge des Hunaudières com'è oggi. La veranda vetrata è stata fatta aggiungere nel 2006 da Eliane Chevreuil (foto David Tarallo) |
Christophe Gaascht, giornalista belga, è uno dei decani della 24 Ore di Le Mans, nonostante sia ancora relativamente giovane. Esperto di storia automobilistica del Belgio (ricordiamo varie sue opere su Spa, sul Team VDS, sull'APAL o sull'Equipe Nationale Belge), vanta una conoscenza approfondita della 24 Ore, dove non manca mai da almeno una trentina d'anni. A volte gli incontri sono casuali. Ci eravamo ritrovati nella sua casa in Belgio in occasione della 24 Ore del Nuerburging 2003. Cena a base di formaggi e varie specialità locali, alla presenza di una serie di persone che poi avrebbero dato vita a iniziative di grande spessore, come Udo Klinkel e Jan Hettler, ai quali si deve l'opera definitiva sulla storia della 1000km del Nuerburgring, edita qualche anno fa da Delius Klasing. Era presente anche il fotografo André Van Bever, ormai scomparso, che aveva portato degli eccezionali album di diapositive a colori degli anni cinquanta e sessanta. Una serata fantastica, di quelle dove tante culture automobilistiche (tedesca, francese, belga, italiana, britannica) s'incrociano e inevitabilmente ti arricchiscono. Gaascht ha continuato con le sue ricerche su temi più o meno celebri.
L'ultimo suo sforzo è un delizioso libretto sulla storia dell'Auberge des Hunaudières, lo storico ristorante-albergo situato ai bordi della pista lungo la route de Tours, che nel corso della 24 Ore di Le Mans diventa il famosissimo rettifilo. La storia è legata a doppio filo con quella della famiglia Génissel, che acquistò lo stabile a fine anni '20 per farlo diventare un luogo irrinunciabile per gli addetti ai lavori e per i semplici appassionati. Erano celebri le frequentazioni dei vari Fangio, Behra, Trintignant, Ickx o Pescarolo; vi si festeggiavano i vincitori la sera della domenica, mentre fiumi di Moet & Chandon scorrevano sui tavoli, davanti agli occhi compiacenti di Jean-Marie Dubois, responsabile delle relazioni pubbliche del grande produttore di champagne. Nel 2007 l'Auberge è stato acquistato dai coniugi Trotté e prosegue la sua secolare storia. Un'avenue Maurice Génissel (il proprietario, nato nel 1917 e deceduto nel 2007) è stata inaugurata il 12 giugno 2018 nel villaggio di Ruaudin, nei pressi di Le Mans.
Christophe A. Gaascht, L'Auberge des Hunaudières. Histoire d'un établissement mythique / The history of a legendary hostelry, B.Deliège Editions, Vottem 2019, pp.68, cartonato, € 25,00. Edizione bilingue francese/inglese.
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