Il lavoro "vero" chiama ed eccomi al Salone di Ginevra, dopo un anno di assenza. Oggi pomeriggio, passato il centro accrediti, ho potuto dare un'occhiata in anteprima a ciò che offriva l'edizione 2013. Ovviamente la crisi dell'auto si respira anche qui, ma solo la presenza della McLaren P1 (mi scuserano i vari estremisti apologeti montanisti) vale il viaggio.
Modellisticamente, il Salone offre qualche spunto di interesse, ma si tratta per lo più di negozi ed espositori già visti a Rétromobile, ma ne riparleremo.
A proposito, proprio modellisticamente, il panorama attuale meriterebbe qualche commento in più. Nel nostro stagno delle rane si stanno producendo modificazioni e fenomeni indubbiamente destinati a cambiare il panorama a medio termine.
Stay tuned.
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David permettimi... macchè McLadren P1?!?!?!
RispondiEliminaL'hai vista la Ferrari? Anzi... LaFerrari?
Sì, Riccardo l'ho vista. Ma non mi è sembrata nulla di speciale, più che altro la solita fuffa travestita da avanguardia tecnologica. A parte l'idiozia del nome. Se poi ci aggiungiamo la tradizionale simpatia del modo di gestire i rapporti con la stampa, il quadro diventa come al solito idilliaco. Queste giornate non fanno che aumentare il mio scetticismo nei confronti della baracca dell'equino nero che se fosse per me potrebbe benissimo finire in un piatto di lasagne Findus.
RispondiEliminaChe male al cuore queste parole David sigh...
RispondiEliminaSul nome concordo con te, non mi piace. E' difficile anche da pronunciare "Tizio ha comprato la LaFerrari" mah...
La vettura invece... bellissima! L'ispirazione l'hanno presa dalla Ferrari P4/5 e dall'Ascari (il prototipo mai realizzato se non in scala 1/5 o 1/8 nel 2005 per "New Concept of The Myth").
Dal video mi sembra una bella presentazione con tutti i fotografi e giornalisti ad immortalare l'Evento... il telo rosso...
p.s.: lasagne Findus? non mi pare esistano; almeno dove lavoro io non ci sono AHAHHA
Lasagne surgelate! Puah ...
RispondiEliminaSe ti sente Flaco con "Equino Nero" sono guai!
Tu che giri, vorrei tanto sapere quali sono i fenomeni e le modificazioni che cambieranno il panorama nello stagno.
Lo chiedo senza malizia.
Come un pensionato (fra poco) che osserva una ruspa fare uno scavo.
Caro Paolo, dici bene che girando si possono intuire gli scenari che cambiano. In fondo sono sempre cambiati continuamente e certi saloni contribuiscono a farsi un'idea abbastanza precisa di ciò che ci aspetta. Ginevra è importante perché è quello che apre la stagione. Restando al discorso della Ferrari, mi pare che a Maranello stiano sempre più concentrandosi sulla politica del "prendi i soldi e scappa": vetture esclusive in serie limitatissima, prese e vendute al solito manipolo di collezionisti. A volte sono operazioni fatte con pezzi che restavano a disposizione, intorno ai quali si costruisce una vettura "esclusiva". Guardando lo stand della Ferrari non potevo fare a meno di pensare alla Porsche, che a poche decine di metri da lì, presentava la sua GT3 o altre vetture, quelle sì, figlie di una politica aziendale magari meno aggressiva ma - non posso fare a meno di dirlo - più seria e sicura a lungo termine.
EliminaSentito, sentito...
RispondiEliminano, infatti non sono d'accordo anche svestendo, faticosamente, i panni del tifoso.
Rimanendo solo all'auto, al ferro, e' gia' da tempo che la supremazia tecnologica si e' trasferita a Maranello, per ammissione di chiunque abbia, competentemente, provato le vetture, almeno dalla 360-430 in poi.
Questa e' semplicemente due spanne sopra al conosciuto e all'applicato, per materiali, progetto ed efficacia.
Che poi chi la comprera' non sia in grado di sfruttarla se non in minima parte e' un discorso completamente diverso.
La Porsche e' ammirevole per tanti versi ma non fa niente di paragonabile, se vuole si confronti con Dennis.
Il nome e' pietoso, concordo, ma conta come il due di picche.
In realtà io non ho detto che "chi gira può intuire gli scenari" ... nel mio messaggio facevo una semplice domanda. E non vedo la risposta.
RispondiEliminaOvviamente mi riferivo all'automodellismo e non a Maranello.
Con la rossa mi pare tu abbia una sincera antipatia; che capisco ma non condivido.
E senza svestire i panni del tifoso, perchè non lo sono.
Ho sempre cercare di guardare verso i sacri cancelli, pur con fatica, super partes.
Il discorso è complicatello ma non me la sento di redarguire Maranello perchè sa produrre una vettura di altissimo livello tecnologico in 500 esemplati tutti stra-venduti.
Non ci vendo nulla di poco lungimirante.
Saresti così cortese da spiegarmi il perchè consideri queste operazioni poco lungimiranti (con "pezzi che restavano a disposizione"?) e quali sono gli scenari 1/43 futuri che sei riuscito a intuire?
If you wish...
Io direi che per quanto riguarda le auto vere sia il caso di finirla qui. Voglio che questo resti un blog di modellismo e non desidero riaprire certe diatribe squallide che si vedono altrove.
EliminaQuanto agli scenari futuri dell'1:43 sono ovviamente mie impressioni che troveranno posto in prossimi commenti, senza dimenticare la loro assoluta soggettività.
Non ho alcuna intenzione di accendere alcuna diatriba.
RispondiEliminaD'altra canto siamo nel thread dedicato al Salone di Ginevra; dove non espongono barbabietole.
Semplicemente desideravo esprimere la mia opinione in relazione a critiche, spesso meritate ma altrettanto spesso niente affatto, nei confronti (che lo si apprezzi oppure no) di una delle poche aziende in attivo in questo paese.
Ritengo sia corretto dire che, da queste parti, mai come adesso non si perdona chi ha avuto e ha successo.
Nonostante Montezuma.
Da esterno ma ancora interessato attendo i tuoi prossimi commenti assolutamente soggettivi.