16 novembre 2020

Game & Watch: versione commemorativa in occasione del 35° anniversario del primo Super Mario Bros

I lettori del blog si chiederanno: cosa c'entra con i modelli? Niente. O quasi niente. Se ripercorro sul filo della memoria i miei anni ottanta, fra elementari e medie, le ore di quelle giornate che sembrano lunghissime erano scandite dal Walkman WMII della Sony, dal Subbuteo e dai Game & Watch della Nintendo. Il primo che ebbi, nell'estate del 1982, fu Chef, uno dei più divertenti, secondo me. Erano ancora le versioni a un solo schermo, ovviamente in bianco e nero. Ne seguirono poi altri, magari sempre più sofisticati ma non necessariamente più appassionanti. Fra i miei preferiti in assoluto, anche Mario's Cement Factory (quanto divertimento in quell'estate del 1983 passata a Firenze insieme a due kit SRC, la Ferrari 312PB Brands Hatch 71 e la Lotus 72D), Donkey Kong, Oil Panic o Manhole. Nomi che ancora oggi mi ricordano l'odore dell'Autan e della grande stanza della casa di campagna di alcuni miei amici dove si svolgevano interminabili tornei di ping pong o - appunto - di Subbuteo. 

Il gioco elettronico della Nintendo, anche se tendeva a farci isolare più del dovuto (e c'era già chi metteva in evidenza i possibili rischi di queste deriva - ed eravamo agli inizi degli anni ottanta!) stimolava i riflessi e la capacità di concentrazione. Era una sfida con se stessi dove l'unico responsabile dell'errore era il giocatore stesso. La lettura di AutoModelli, la rivista di Mario Barteletti, accompagnava le pause fra una partita e l'altra, in quelle tranquille estati in cui l'unica preoccupazione erano i compiti per le vacanze. Una generazione, questa, che ancora non ha ricevuto lo statuto di vecchia, ma non preoccupatevi, è solo questione di qualche anno. E come tutti i vecchi che si rispettino, anche questa generazione X (quella dei nati fra il 1965 e il 1980, tanto per stabilire qualche convenzionale limite temporale) sarà oggetto delle furbe operazioni nostalgia dei grandi produttori. E in occasione del 35° anniversario dell'uscita del primo Super Mario Bros, la Nintendo ha pensato bene di far uscire un Game & Watch delle stesse forme e dimensioni di quelli a schermo semplice degli anni ottanta, con due giochi a colori e un terzo - in bianco e nero - che ricorda Ball, ma stavolta con protagonista Mario. 

Qualche aggiornamento tecnologico c'è: il tasto di spegnimento laterale e la presa di ricarica USB al posto delle batterie. In edizione limitata, è uscito lo scorso 13 novembre. Produzione non più giapponese ma cinese, ma questo non era neanche il caso di ricordarlo. E comunque, come avete visto, qualcosa con i modelli c'entra. Chissà se un giorno Spark non avvierà una clamorosa operazione nostalgia dando vita a una serie che ricorderà John Day e Mikansue montati? Come dite? Uno scenario da incubo stile peperoni la sera? Troppo tardi, avrebbe dovuto farlo dieci anni fa. 

Un paio di anni fa il nuovo addetto alle vendite di Brooklin mi disse che tutto era stato opportunamente ridimensionato perché i collezionisti che acquistavano i loro modelli avevano ormai quasi tutti settant'anni e passa. Che effetto pensare che i prossimi saremo noi. 

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